Sono stati degli anni interessanti per Strike Suit Zero: Director’s Cut e per il loro team di sviluppo Born Ready Games. Un collettivo di sviluppatori veterani dell’industria videoludica, Born Ready Studio fece il colpo grosso quando la loro campagna Kickstarter fu finanziata in medo in un mese, permettendo loro di entrare a passo fiero nell’industria. La release di Strike Suit Zero fu accolta da pubblico e critica con eccitazione, rendendo chiaro al team che non solo c’era mercato per i giochi di combattimenti aerei, ma che era un genere su cui valeva la pena investire tempo e denaro.
Con questo in mente, Born Ready Studio fece una scelta coraggiosa: prendere il denaro guadagnato dalle vendite di Strike Suit Zero su PC e reinvestirle nello sviluppo della versione definitiva del gioco. È da questa decisione che Strike Suit Zero: Director’s Cut è venuto alla luce. Da quel giorno fatidico, il team ha lavorato sodo per migliorare il gioco in molti modi, non ultimo il porting per Xbox One come parte delle release del programma ID@Xbox.
Per i meno informati, ecco un sunto della storia: nell’anno 2299 l’umanità ha creato colonie in numerosi pianeti. Naturalmente, non ci vuole molto prima che le colonie si ribellino e la Terra ne perda il controllo. Nei panni di un membro delle Nazioni Unite della Terra, il compito del giocatore è quello di gettarsi in battaglia nello spazio usando le Strike Suit, un nuovo tipo di navicella spaziale che permette al pilota di trasformarsi in una letale armatura corazzata.
Abbiamo avuto la possibilità di mettere la mani su Strike Suit Zero: Director’s Cut per Xbox One al recente evento ID@Xbox durante la GDC ed è stato subito chiaro come il lavoro di Born Ready Studio sia stato incredibile per rendere l’esperienza definitiva di Strike Suit Zero. La cosa che ci ha colpito da subito è quanto il gioco sia assolutamente bello da vedere, grazie alle texture e agli effetti di luce aggiornati che fanno il loro lavoro per rendere una messa a schermo notevole. In aggiunta ad un rifacimento del look della versione originale, la “Director’s Cut” includerà anche la missione “Heroes of the Fleet”, così come le Strike Suit Marauder e Raptor.
Mentre ci sono molti orpelli decorativi aggiunti alla versione Xbox One del gioco, la cosa più importante da sottolineare riguardo Strike Suit Zero Director’s Cut è il fatto che è genuinamente divertente. È passato del tempo da quando abbiamo giocato un gioco di combattimenti spaziali che fosse invitante per i giocatori casual e contemporaneamente sia profondo per i giocatori più hardcore, ma è esattamente questo ciò che il gioco offre. Quando abbiamo iniziato a giocare la prima volta, ci è voluto un po’ per capire dove andare e cosa fare, ma non ci è voluto molto per iniziare ad abbattere le prime navicelle nemiche e fare sfaceli sulle masse di nemici.
Per noi, la parte più interessante di Strike Zero Suit: Director’s Cut è il modo in cui aiuta a dare un senso appropriato di appartenenza al giocatore all’interno del gioco. Più che sentire che l’intera battaglia sia stata affrontata con il giocatore come protagonista, è stata l’immensa rissa spaziale a manifestarsi intorno a noi mentre eravamo impegnati a risolvere i nostri specifici obbiettivi. In molti casi, provare a fare cose che non dovremmo fare porterà alla morte, cosa che abbiamo scoperto sulla nostra pelle in più di un’occasione.
Come abbiamo menzionato precedentemente, Strike Suit Zero: Director’s Cut sarà uno dei primi giochi di ID@Xbox ad essere disponibili, perciò potete star sicuri che vi daremo ulteriori aggiornamenti sul gioco a ridosso della sua data di uscita.
Articolo tradotto da Xbox Wire