thief 2014 2

Cantava Antonello Venditti in una celebre canzone “in questo mondo di ladri, in questo mondo di eroi”, ma cosa potrebbe  succedere se le due figure dovessero coincidere? Avremmo un eroe capace di celarsi nell’ombra ed uccidere il nemico alle spalle dileguandosi nel buio della notte.

La saga di Garrett inizia nel lontano 1998 ad opera dei Looking Glass Studios che, precursori dei tempi, avevano creato un sapiente mix tra il genere adventure e quello stealth. Il primo titolo della serie, Thief: The dark Project, inseriva in un titolo in prima persona una forte componente stealth, tratto che ha contraddistinto i futuri capitoli che vedevano come protagonista Garrett.

In Thief: Deadly Shadow, reboot della serie, in uscita dieci anni dopo l’ultimo episodio, ritroviamo tutte le componenti che hanno decretato il successo di questa saga arrivata ormai alla sua quarta iterazione.

Con Thief, gli sviluppatori di Eidos Montreal, sull’onda del successo ottenuto con Deus Ex, hanno optato per un soft reboot della serie, andando ad attualizzare quelli che erano gli aspetti cardine dei primi tre capitoli; stiamo parlando della capacità di Garrett di nascondersi nell’ombra, della facilità nello scassinare e nelle sue doti di parkour. La storia di dipana lungo un percorso che vede il giovane Garrett affrontare varie sfide per riuscire a far cadere il regno del tiranno Barone, con l’ausilio della popolazione oppressa dal suo pugno di ferro.

Come è possibile notare dai video rilasciati fino ad ora, gli ambienti presentati hanno quel quid che ricorda tanto le storie su Jack The Ripper o gli Slum londinesi di fine ‘800; una Londra Vittoriana nella quale luoghi in cui la sporcizia ed il degrado la fanno da padrone; ed è proprio in questi luoghi che la spiccata componente verticale degli edifici enfatizza le doti da parkour del nostro alter-ego, che richiamano elementi già visti in Mirror’s Edge.

Le prime cose che saltano all’occhio durante la visualizzazione dei video di gameplay rilasciati fino ad ora, sono la presenza costante delle mani a schermo e la presenza di un interfaccia grafica ridotta ai minimi termini.

Cominciamo ad affrontare il discorso sulle mani, che in un titolo in prima persona nel quale non abbiamo percezione del nostro corpo, a detta degli sviluppatori, sono un elemento fondamentale, perché ci aiuteranno a mantenerci in equilibrio, o potranno essere poggiate sulle pareti per permettere a Garrett di affacciarsi senza farsi notare. Altro elemento cardine su cui i ragazzi di Eidos si sono voluti concentrare è il sonoro, che riproduce fedelmente ogni rumore prodotto dal nostro ladro o dall’ambiente ad esso circostante, creando un immersione totale nell’ambiente di gioco; avremo quindi situazioni in cui il passaggio su una tegola di legno produce uno scricchiolio che allerta le guardie, oppure il lancio di una bottiglia lontano dalla zona pattugliata da una guardia produca in esso una sensazione di curiosità che lo porterà a controllare rendendo l’azione dinamica ed a tratti varia.

Per quanto riguarda l’interfaccia grafica, si è optato per una riduzione ad un elemento essenziale e minimalista, avremo nell’angolo a destra due barre disposte a semicirconferenze concentriche, rappresentanti vita e focus, al cui interno è presente una sfera, che ci indica quando il nostro eroe-ladro sarà visibile e quando sarà perfettamente nascosto nel buio.

Un elemento di novità introdotto in Thief: Deadly Shadows è l’abilità chiamata focus, che permette a Garrett di focalizzare su quelli che sono gli elementi più importanti nell’area di gioco, in stile con quanto già visto con lo sguardo dell’aquila di Altair nella saga degli assassini; questa abilità a detta degli sviluppatori ci tornerà utile in varie occasioni, potremo trovarci in una sala in cui è nascosto un tesoro e grazie a questa nuova abilità riuscire a trovarlo in fretta, o magari come succede in Batman, potrebbero esserci dei congegni da attivare a distanza che possono essere individuati più facilmente con questo focus; insomma gli utilizzi sono i più vari, e tutto sta nell’abilità dei ragazzi di Eidos riuscire a inserirli in modo proficuo alla storia.

Un cenno di merito va alle missioni secondarie che, pur non garantendo la profondità della missione principale contribuiscono alla longevità dell’avventura – dovrebbe assestarsi intorno alle 9 ore; nel corso di una missione di queste missioni, abbiamo potute vedere Garrett intento a cercare un manufatto in un bordello, luogo frequentato dai potenti della città, e incontrare una vittima designata ad inizio missione. Tutte le missioni della storia e non potranno essere giocate con due tipi di approcci completamente differenti. Esattamente come visto in Deus Ex, avremo la possibilità di completare l’intera storia senza mietere neanche una vittima, aspetto che incuriosirà i giocatori più esperti dato l’elevato tasso di difficoltà dell’impresa, o avere un approccio “alla Rambo”, cosa che comunque non consigliamo.

Abbiamo finora potuto constatare come le armi presenti non siano molte, ma quelle presenti sono molto ben caratterizzate; un manganello, utile negli scontri corpo a corpo con le guardie; un rampino utile nella fasi di arrampicata ed infine al famoso arco, che accompagna Garrett dall’inizio della sua avventura, e grazie al quale è possibile sfruttare a proprio vantaggio l’ambiente circostante. Avremo infatti in dotazione diversi tipi di frecce al nostro arco, che vanno dalle classiche, utili per uccidere i nemici, a quelle con la punta d’acqua, utili per spegnere le fiamme e creare situazioni di oscurità.

L’Unreal Engine 3, motore grafico che ha accompagnato il successo di molti titoli, dona un aspetto molto realistico agli ambienti, rendendoli quasi vivi e le movenze dei personaggi molto simili a quelle che nella realtà potrebbero avere, complice anche la potenza di calcolo delle nuove console e delle nuove schede video.

Possiamo quindi affermare che il titolo ha stuzzicato la nostra curiosità sin dal suo annuncio, e che i video rilasciati fino ad ora hanno contribuito ad aumentare la voglia di provarlo con mano; l’unica problema che ci siamo posti è se sarà in grado di rivaleggiare con il suo contendente diretto, quel titolo rilasciato un anno fa da ragazzi di Bethesda che va sotto al nome di Dishonored.

L’embargo per le recensioni scade oggi e sembra che il potenziale per fare una bella figura almeno di fronte alla stampa ci sia tutto, il resto è avvolto nell’ombra. Thief sarà disponibile il 28 Febbraio sulle piattaforme Xbox 360, PS3, PS4 Xbox One e PC.

Commenti A te la parola, boxaro... Ehm, lettore, pardon.