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Castlevania Lords of Shadow 2 è il sequel diretto del gioco che ha riportato in auge il franchise.

Annunciato con un trailer in computer grafica prima dell’E3 2012, ha da subito riscosso l’interesse di tutta la platea di fan che desideravano un seguito delle avventure di Gabriel Belmont, gli stessi che sono stati accontentati dai ragazzi di Mercury Steam.

Il titolo made in Konami comincerà dove il primo capitolo è terminato, con il conte Dracula affacciato dal suo castello che vede marciare verso di lui i membri della Fratellanza con l’intento di porre fine al suo regno del terrore, e si dipanerà lungo una storia che vedrà la chiusura di questa trilogia tutta spagnola.

Dai video pubblicati fino a questo momento dagli sviluppatori è possibile intravedere quali sono le novità introdotte in questa nuova iterazione, cominciando dalla modifica alla gestione della visuale e finendo con la maggiore personalizzazione del personaggio.

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Il ritorno di Dracula

Cominciamo a parlare dell’inquadratura, che è passata dall’essere ancorata alle spalle del giocatore a diventare dinamica, con tutte le conseguenze che porta dietro, come per esempio la necessità di riscrivere gran parte del codice, una dimostrazione di quanto gli sviluppatori tengano a migliorare e ascoltare i feedback dei giocatori.

L’introduzione di un’inquadratura non più statica pone necessariamente dei problemi legati alla caratterizzazione degli ambienti di gioco, problemi che sono stati superati egregiamente dai developer con una perfetta fusione di diversi stili architettonici presenti nella Modern City che vanno dal barocco allo steampunk passando per il digitale. Anche se il fatto di aver progettato il gioco per le console di scorsa generazione porta dietro con se diversi problematiche, una su tutte la mancanza di textures ben definite, aspetto sul quale si può però sorvolare visto il complessivo livello di dettaglio raggiunto.

Inoltre, l’ambientazione è diventata parte integrante del gameplay. È possibile infatti assistere ad un cambiamento morfologico dell’area di gioco, come già visto in God of War. Particolare è la situazione in cui un angelo con un arco viene utilizzato per rompere dei sigilli altrimenti inespugnabili, un avvenimento che da un tocco di sale all’avventura.

La trama, un aspetto fondamentale per una produzione dall’alto tasso di epicità, in questo secondo capitolo è stata curata con maggiore attenzione, rendendo il gioco maggiormente comprensibile e dando quel tocco in più che serve per definirlo come un must have. A differenza del primo capitolo, sono state introdotte anche delle missioni secondarie che servono a spezzare la monotonia che dopo un po’ subentra inesorabilmente, soprattutto nel genere Hack & Slash, e che migliorano le statistiche di base di Gabriel dandoci qualche spiraglio di speranza in più nella lotta contro i boss di fine livello, che, esattamente come in passato, sono molto ben curati e soprattutto ostici da affrontare.

Una parte del lavoro dei ragazzi di Mercury Steam che non ci ha particolarmente convinto è la fase platform, ancora molto acerba, almeno da quanto abbiamo potuto constatare nei primi video che vedevano l’esponente della famiglia Belmont trasformarsi in nebbia o prendere possesso di un topo per raggiungere una zona specifica del livello; magari con il dipanarsi della storia diventeranno più curate, ma questo è un dettaglio su cui magari ci soffermeremo in fase di recensione.

Passiamo al gameplay, che, come visto in noti esponenti del genere – chi ha nominato Devil May Cry? -, premiano l’abilità del giocatore nel tenere alto il combo counter ricompensandolo con una maggiore quantità di sangue, necessario al nostro alter ego per potenziare il proprio arsenale.

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È possibile notare che, a differenza del primo capitolo in cui erano presenti due poteri (uno della luce ed uno del caos), in questo sequel vengono rimpiazzati da due armi che permettono a Gabriel di sopraffare i nemici: gli artigli del caos, chepermettono al nostro eroe di penetrare le armature dei nemici più resistenti, e la spada del vuoto, grazie alla quale saremo in grado di recuperare energie preziose: C’è da dire che l’utilizzo di queste armi sarà appannaggio dei gamer più abili, in quanto si mostreranno al nostro alter ego solo dopo aver riempito le apposite barre. L’introduzione di queste due armi  porta con se un rinnovato Master System, o sistema di progressione delle abilità, che costringe il giocatore a specializzarsi in una o nell’altra tipologia di attacchi.

Passando ai personaggi, possiamo sicuramente affermare che sono ben caratterizzati e che, oltre ai vari boss e personaggi principali, anche i PNG hanno il loro perché, rendendoli utili per il dipanarsi delle missioni secondarie.

In conclusione

Alla luce di tutte queste informazioni, l’hype per questo action è abbastanza alto e le basi per un successo ci sono tutte. Vedremo tra un paio di settimane se Mercury Steam sarà stata in grado di mantenere le promesse e soprattutto se riuscirà non farci rimpiangere il supporto di Kojima, che come sappiamo è impegnato nello sviluppo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.

L’uscita di Castlevania Lords of Shadow 2 è prevista per il 28 Febbraio su Xbox 360, PlayStation 3 e PC.

Commenti A te la parola, boxaro... Ehm, lettore, pardon.
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