Il day one è sempre un giorno magico. Che siano giochi o console, poco importa: è l’attesa del piacere il piacere stesso, per usare citazioni colte di personaggi che non conosciamo e forse è meglio non conoscere.
Domani sarà il giorno di Xbox One. Ognuno lo vivrà nel modo che più gli aggraderà: c’è chi farà la ‘follia’ di aspettare la mezzanotte in coda al GameStop locale, chi si precipiterà di mattina in negozio sperando di trovare (quella che sarà) la propria console anche senza prenotazione e chi, come me, ha effettuato il pre-order nel lontano settembre per accaparrarsi FIFA 14 e Forza Motosport 5 (grazie Mediaworld, giusto per la par condicio).
Diteci nei commenti quale delle tre strade avete scelto o, perché no, se avete puntato su un’altra opzione.
In ogni caso, ciascun ‘day one’ – inteso proprio nell’accezione del modo in cui lo si vive – ha la sua, stessa e anzi identica, dignità. Capirete tuttavia che, chiamandoci XboxWay e trattando principalmente di un marchio Microsoft, determinati D1 hanno una valenza simbolica più importante rispetto ad altri. Senza girarci intorno, siamo tutti cresciuti nel mito di Bill Gates da queste parti (non che Steve Jobs sia il primo fesso passato per la rete, non ce ne vogliano i fan di Apple) e quando sentiamo pronunciare il suo nome, per una qualunque ragione, il nostro radar inizia a fare le bizze. Drizziamo subito le orecchie.
Ed è per questo motivo che, leggendo il resoconto dell’ultima assemblea con gli azionisti del colosso di Redmond – l’ultima, in senso stretto, di Steve Ballmer nel ruolo di CEO -, abbiamo colto una battuta del leggendario fondatore di Microsoft. Una battuta per così dire, perché di tutto si tratta fuorché di uno scherzo, che comunque rivela il modo in cui passerà la (speriamo fantastica) giornata di domani quest’uomo in camicia e maglioncino, conoscendolo, azzurri.
Sentite allora qual è stato il primo pensiero di Bill Gates sul giorno del lancio di Xbox One:
“Ho detto ai miei bambini che il giorno successivo dovranno essere a scuola, quindi anche se in passato io e Paul (Allen, il co-fondatore di Microsoft, ndR) sgattaiolavamo fuori dopo mezzanotte per usare i computer, non voglio vedere succeddere cose del genere. Per questo i miei figli dormiranno quella notte”.
Semplice, vero? Se avete seguito questo personaggio, saprete che non dovevate aspettarvi troppo di più. Ed è nell’insegna di questa stessa semplicità che vi auguriamo un day one fantastico: con tanti amici, tanti giochi e tanto divertimento. Noi ci risentiamo domani, titoli e pad alla mano, con un occhio alla rete per seguire i vostri commenti ma finalmente su Xbox One.