Oh, eccoci finalmente. Quanto è passato dall’annuncio ufficiale? Due anni? Sì, più o meno. Quanta attesa, quante domande, quanto hype. Ma quello che conta davvero è che finalmente domani è il giorno che tanto stavamo aspettando: domani è il 17 settembre. Domani esce Grand Theft Auto V.
Dopo un week-end pieno zeppo di vane e ridicole richieste di rottura del day one (sì, ci ho provato anche io), fatto di minuti, se non ore, intere ad osservare gli streaming dei pochi fortunati che l’hanno acquistato in anticipo e condito di maledizioni ai pirati, domani potremo finalmente fiondarci nei negozi o affacciarci nervosi alla finestra in attesa del solito, annoiato corriere. Chissà se il corriere lo sa, che esce GTA V. Penso di sì dai, insomma lo avete fatto un giro nei centri commerciali in questi giorni? Ho visto ragazzini eccitati davanti ai cartonati, gente interessata ai ciclici spot di quella catena che tanto odiate e gli ultimi sprovveduti appassionati alla ricerca della Collector’s in prevendita.
A proposito, perché non ricapitoliamo cosa troveremo domani nei negozi? Grand Theft Auto V sarà disponibile in tre versioni. La più costosa prenderà il nome di Collector’s Edition e conterrà: il cappello rapper-style con il logo di Los Santos, una borsetta di sicurezza con chiave griffata, dei DLC esclusivi, una custodia steelbook e la mappa ultra-dettagliata del gioco. Poi c’è la Special Edition, la via di mezzo arricchita solamente da alcuni dei DLC esclusivi, la custodia steelbook e la mappa che è comunque ultra-dettagliata come quella dell’edizione “regina”. Infine c’è la classica e semplicissima Standard Edition che la mappa ce l’ha comunque, ma con meno fronzoli, ed è adattissima per chi vuole giocare e si accontenta dello sbrilluccicante cinque romano e del logo rialzato.
Al day one arriverà anche sul PlayStation Network via digital delivery, ma noi siamo su XboxWay e quella è un’altra storia. Però pensateci un attimo: ok, costa 70 “dollari” uguale, però vuoi mettere che inizi a scaricarlo qualche giorno prima e lo trovi pronto a mezzanotte del 17, lì ad aspettarti manco fosse la più figa e accondiscente delle ragazze che hai avuto. Che poi un altro modo per averlo alle 00:00 in punto ci sarebbe, però si tratta di fare la fila dalle dieci ad uno di quei midnight opening con gadget in regalo. E anche questa potrebbe essere un’idea per portarselo a casa, questo benedetto GTA V.
Chiacchiere a parte, ormai ci siamo: tra meno di ventiquattro ore potremo mettere le nostre manacce su quello che si presenta come il titolo della generazione o per lo meno quello più atteso. E’ impossibile restare indifferenti di fronte alla produzione Rockstar Games. Sarà si il videogame più commerciale e conosciuto sulla terra – tanto da farci chiedere se ha veramente bisogno di una campagna marketing/pubblicitaria -, ma è anche quello che, a differenza degli altri titoli più blasonati e sulla bocca di tutti, si distingue per l’elevatissima quantità e qualità dei contenuti. GTA è in grado di trasportarti in un mondo, rapirti e farti comprendere gli usi, i costumi e la cultura di una città che è si riprodotta con quella marcata e pungente ironia, ma che è allo stesso tempo reale, viva, sporca.
Ho sempre amato le esperienze Rockstar, non ne faccio un segreto. Sono quelle che più hanno segnato e arricchito il mio immaginario da consumatore di intrattentimento, figlio dell’industria culturale moderna. Mai dimenticherò i primi giri in vespa per Vice City che da dodicenne mi fecero vivere gli anni ’80. Mai dimenticherò il western di Red Dead Redemption che mi ha fatto vivere i fasti del cinema di Clint Eastwood e compagnia pad alla mano. Mai dimenticherò l’azione impossibile in qualsiasi altro medium di Max Payne 3. Ed è per questo che attendo così ansiosamente GTA V, alla stregua di un qualsiasi altro capolavoro del cinema, della letteratura o della televisione. Perché Rockstar Games – e bollatemi pure come scontato e banale dopo questa affermazione – è una delle poche software house che tiene in piedi la mia voglia di giocare appassionatamente e con criterio.
Ed è per questo che auguro buon GTA V a tutti.