Speciale – Come funziona Kinect? (Xbox 360)

di • 21 giugno 2010 • SpecialeCommenti (0)1589

Che non fosse magia era evidente. Da sempre, ma soprattutto a seguito delle dimostrazioni sul palco della conferenza Microsoft all’E3 di Los Angeles, che in più di un’occasione, lo ammettiamo, hanno lasciato spazio a diverse perplessità.

Su una cosa, però, non abbiamo dubbi: Kinect, Project Natal per gli amici, è comunque una tecnologia molto affascinante e dalle enormi potenzialità. Non possiamo negarlo. Ma cosa c’è dietro? E soprattutto, chi? I ragazzi del famoso blog americano Joystiq provano ad approfondire il "dietro le quinte" della nuova periferica Microsoft, parlando proprio con chi questa tecnologia l’ha ideata.

[img alt='Kinect per Xbox 360. Ormai lo conosciamo bene, da fuori.']/immagini/Articoli/category1505/picture112278.aspx[/img]

All’Electronic Entertainment Expo 2010, mentre tutti erano rapiti da tigrotti virtuali e gommoni sull’orlo del precipizio (per la cronaca: Kinectimals e Kinect Adventures), Joystiq ha avuto la possibilità di parlare con alcuni esponenti di PrimeSense, l’azienda che ha concesso in licenza a Microsoft la tecnologia alla base di Kinect. Mettiamo subito i puntini sulle i: Microsoft ha comunque svolto un lavoro enorme su Project Natal. PrimeSense, di fatto, ha "soltanto" sviluppato la tecnologia a livello hardware, mentre tutti i software che attualmente la sfruttano (giochi, navigazione dei menù e, come vedremo, anche tutto il resto) sono frutto degli studi di casa Redmond.

Ma vediamo come funziona. "Prima di Kinect", dice Mike Schramm di Joystiq.com, "la maggior parte dei sistemi di controllo basati sui gesti si affidavano al metodo cosiddetto "time-of-fight"". Con questo metodo, dei raggi infrarossi vengono lanciati dal dispositivo e al loro ritorno forniscono alla periferica le informazioni necessarie per calcolare le fattezze dell’ambiente circostante.
La tecnologia di Kinect, invece, riesce a codificare le informazioni che le servono nel momento stesso in cui la luce viaggia, analizzando le deformazioni incontrate nel suo percorso.

[img alt='Kinect ci vede così. Inquietante.' align='center' width='400']/immagini/Articoli/category1505/picture112393.aspx[/img]

Quello che ne deriva è una vera e propria renderizzazione 3D dell’ambiente in tempo reale, molto più precisa che in passato. Le eventuali persone presenti – e questo è il punto più interessante – vengono poi rilevate attraverso un chip, piazzato proprio all’interno della videocamera, che va alla ricerca di qualsiasi cosa sembri di natura umana e ne calcola i relativi movimenti (possibili e non). Questo aspetto è uno di quelli sviluppati dal team Xbox e senza il quale la tecnologia creata da PrimeSense sarebbe un hardware piuttosto sterile. Un po’ come i primi computer che, senza un linguaggio di programmazione (forse è un paragone un po’ azzardato, ma rende l’idea) erano semplicemente un ammasso di luci lampeggianti. D’altra parte si è sempre detto che per una buona percentuale, il funzionamento di Project Natal è gestito a livello software.

Kinect, conclude l’articolo di Joystiq, è in grado di rilevare un numero infinito di persone. Beh, sì, almeno tutte quelle che riescono a entrare nell’area inquadrata. Ma ovviamente c’è un problema: la periferica può analizzarne approfonditamente solo due per volta, a causa di comprensibili limiti nella potenza di calcolo. Questo si traduce, chiaramente, in un limite per l’utilizzo in multigiocatore del sistema, che giocoforza sarà limitato a due soli player. I video e le dimostrazioni cui abbiamo finora assistito, non a caso, non mostrano mai più di due giocatori alle prese con Kinect. Perplessi? Anche noi.

PrimeSense non si è sbilanciata, invece, in merito a quella che è forse la caratteristica di Kinect meno entusiasmante, ovvero quella che costringerebbe i giocatori a restare in piedi perché i loro gesti possano essere riprodotti sullo schermo. Dal nostro punto di vista, sembrerebbe piuttosto trattarsi di un limite software e nutriamo quindi buone speranze affinché Microsoft possa colmare questa apparentemente piccola lacuna prima dell’arrivo di Kinect nei negozi, fissato per il prossimo novembre. È la stessa Microsoft, d’altronde, a rassicurarci in merito: contattata da IGN, la compagnia americana ha chiarito, definitivamente, che potremo usare la periferica comodamente seduti sul divano. Sia lodato il divano, dunque.

Sergio Giannone
Caporedattore, XboxWay.com

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