Speciale – Gears of War 2 (Xbox 360)

di • 29 settembre 2008 • SpecialeCommenti (0)466

Milano, 16 Settembre 2008 – Volendo usare un linguaggio matematico (cosa che odio, ma che in questo caso può esserci utile), possiamo dire che Marcus Fenix sta a Xbox 360 come Master Chief sta alla prima Xbox. In tempi non sospetti, nessuno avrebbe mai detto che il vecchio uomo mascherato di Bungie potesse essere sopraffatto da un altro eroe nel suo ruolo di beniamino e simbolo indiscusso della console Microsoft. Tuttavia, a conti fatti, era inevitabile che ciò accadesse: personaggio più carismatico ed espressivo il nostro Marcus (non per niente ha una faccia, che a questo scopo aiuta, e non poco).

Passaggio di testimone

Gears of War come Halo per la prima Xbox, dunque. Ma non tutto di Marcus è il merito del suo successo. Un successo che il Product Manager di Xbox Italia, Andrea Giolito, ha tenuto a sottolineare, in modo simpatico, in apertura della conferenza stampa milanese dedicata a Gears of War 2, alla quale ha partecipato nientepopodimeno che Cliff Bleszinski, Lead Designer (nonché insostituibile PR, aggiungiamo noi) di Epic Games.

[img alt='Foto di rito con Cliff Bleszinski']/immagini/Eventi/category1856/picture86734.aspx[/img]

"Alzi la mano chi di voi ha una Xbox 360," dice Andrea. Ovviamente, trattandosi di un evento Microsoft, potete immaginare il risultato del "sondaggio". Poi, sorridente, continua: "Bene, ora alzi la mano chi ha giocato al primo Gears." Una standing ovation, come prevedibile, che sottolinea l’incredibile attach-rate fatto registrare dal prodotto.

[img alt='Impatto grafico devastante' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1744/picture82354.aspx[/img]

Humanity faces extinction…

Chiusa questa breve parentesi di presentazione, non ce ne rendiamo quasi conto che la parola passa al caro CliffyB, un po’ provato dal press tour Europeo, nonostante il suo possente (e immancabile) bicipite in vista non lo dia a pensare. Nel suo inconfondibile American-English, Cliff inizia a introdurci al gioco facendoci notare che il livello di difficoltà "casual" sarà questa volta più semplice rispetto allo stesso del primo episodio, sottolineando una volontà, comprensibile, di aprirsi verso un pubblico più vasto.
Poi si passa subito alla roba tosta: l’evoluzione dell’Unreal Engine 3 permetterà una simulazione della fisica dei liquidi più realistica, ma soprattutto di gestire delle vere e proprie "orde" di locuste. Avendo giocato il primo livello (e non lo diciamo per farvi morire d’invidia… sia chiaro) possiamo darvene conferma.

[img alt='Maria Santiago, moglie di Dom']/immagini/Giochi/category1744/picture81344.aspx[/img]

Il titolo, quindi, promette di essere ancor più epico e spettacolare del precedente, complice anche una storia (e questa, sulla carta, è un’ottima notizia) più consistente e dalle sfumature, se vogliamo, più sentimentali ed emotive. Da ciò deriva, forse, la maggiore durata del titolo, di cui tuttavia sconosciamo la precisa entità, nonostante i nostri ripetuti tentativi di estorcere qualche preziosa informazione in merito a un più che mai abbottonato CliffyB. "Sarà più lungo," punto. Queste le uniche parole del Lead Designer. Sappiamo però che il gioco sarà ambientato sei mesi dopo le vicende del primo Gears, e sappiamo anche (possibile spoiler, attenzione!) che Dom sarà impegnato nella ricerca della sua amata moglie Maria, dispersa dopo l’E-Day.
Non vogliamo anticiparvi nient’altro sulla trama, ma vi basti sapere che le Locuste sono tornate, più agguerrite e minacciose di prima, distruggendo intere città e prendendo d’assalto anche l’ultima roccaforte umana, Jacinto. "Presto non avremo nient’altro da difendere, e ciò significa che abbiamo una sola opzione: attaccare."

Il ritorno dei vermoni

Se per quanto riguarda le promesse di una trama più profonda possiamo solo sperare in bene, secche conferme arrivano, sui fronti game-play e grafica, dalla dimostrazione di un livello inedito giocato da Cliff durante la conferenza (prima) e dalla nostra esperienza pad alla mano (poi).
In un’ambientazione sotterranea, cupa, viscida e dalle tonalità verdognole, Marcus Fenix, controllato dalle mani esperte di CliffyB, si fa strada insieme a Dom scoprendo l’esistenza di un’altra forma di vita sotterranea, oltre alle Locuste, che si dimostrerà subito molto utile piuttosto che minacciosa. Si tratta del RockWorm (letteralmente "Verme Roccia"), un enorme millepiedi duro come la roccia, appunto. Come tutte le enormi creature, il duro vermone ha un debole per qualcosa, in questo caso un frutto appeso a delle penzolanti radici fuoriuscenti dal soffitto della caverna. Sparandogli, questi piomberà sul terreno, attirando la creatura fuori dalla sua tana. Ecco quindi che Marcus e i suoi compagni potranno sfruttarlo come un vero e proprio riparo mobile durante gli scontri a fuoco. Questa, come la possibilità di prendere le Locuste per il collo e usarle come scudo "umano", è una delle novità introdotte sul fronte game-play grazie alle quali Epic prova a mettere sul piatto qualche diversivo al solito "spara-avanza-spara".
A proposito di diversivi e novità, le parole dello sviluppatore riguardo alla presenza di ambientazioni invernali ci fanno ben sperare anche per una maggiore varietà "scenica", mentre la possibilità di prendere il controllo di veicoli e l’introduzione degli scontri con la motosega, in cui il giocatore sarà chiamato a un infuriato e secco button-mash di due secondi, completa questo già ricco quadro.

[img alt='Sarà una battaglia molto dura' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1744/picture81340.aspx[/img]

Locuste su Xbox LIVE

Prima di passare ai commenti sul lato tecnico, merita attenzione il reparto online, anch’esso soggetto all’introduzione di alcune novità. Su tutte, spicca quella inserita in ambito co-op, dove i due giocatori, contemporaneamente impegnati nella campagna in singolo, potranno entrare e uscire dall’azione in qualsiasi momento e scegliere ognuno il proprio livello di difficoltà. Molti, a questo punto, si chiederanno in che modo questa "discrepanza" sarà gestita in termini di intelligenza artificiale nemica: semplicemente, quest’ultima non sarà coinvolta nella determinazione della difficoltà, bensì sarà il giocatore ad essere più o meno resistente ai colpi che gli verranno inflitti a seconda del livello scelto.

[img alt='Una delle mappe multiplayer, con tanto di clima invernale']/immagini/Giochi/category1744/picture81630.aspx[/img]

Se la co-op durante la campagna resterà limitata (giustamente) a soli due giocatori, lo stesso non può dirsi della novità assoluta, la modalità Horde, dove fino a cinque giocatori potranno affrontare questa sfida per certi versi molto old-school: orde di locuste arriveranno a scaglioni e tenteranno di far fuori i cinque player, il cui obiettivo sarà quello di resistere il più possibile a quest’impetuoso assalto, accrescendo progressivamente il punteggio.
Nelle più classiche modalità online, le novità sono invece rappresentate da nuove mappe (alcune di queste davvero spettacolari) e armi, e da un nuovo party system. Quest’ultimo permetterà ai giocatori di formare dei team e mantenerli di partita in partita, evitando di dover riformare la squadra alla fine di ogni match. Ciliegina sulla torta, un nuovo e migliorato sistema di matchmaking basato sulla tecnologia TrueSkill.

Ancora una volta, però, niente supporto ai clan: triste conferma data da Cliff Bleszinski "ai nostri microfoni".

Marcus Fenix allo specchio

Finite le chiacchiere, e non prima di una veloce visita al classico buffet offerto da Microsoft (peraltro ottimo, come al solito), si passa all’azione, pad alla mano, con il primo atto della campagna single-player.

[img alt='La squadra Delta fronteggia le Locuste a bordo dei Derek']/immagini/Giochi/category1744/picture78698.aspx[/img]

Un livello che i più curiosi tra voi avranno già visto in svariati video ufficiali diffusi da Epic Games. La squadra Delta parte all’attacco delle Locuste armata di due enormi carri armati, i Derek, affrontando orde di nemici in un’ambientazione vasta e incredibilmente dettagliata. In questo (spettacolare) scenario, abbiamo potuto constatare come il sistema di controllo sia rimasto pressoché invariato, fatta eccezione per quel paio di novità cui si accennava nel precedente paragrafo, ma risulti allo stesso tempo più "naturale": i movimenti di Marcus sono più fluidi, la risposta ai comandi è migliore e più reattiva.
Ottimo il feeling degli ormai famosi scontri con la motosega, impeccabili e d’effetto le animazioni delle "finish-moves": in entrambi i casi l’azione non ha mai perso ritmo e fluidità, e le Locuste andavano giù che era un vero piacere.
Il tempo a disposizione per la prova su strada è stato, purtroppo, molto poco, ma non abbiamo potuto fare a meno di notare i miglioramenti grafici. Un orizzonte visivo incredibilmente vasto lasciava spazio a effetti di illuminazione che andavano a colpire tutti i personaggi presenti a schermo. Personaggi ancor più dettagliati che in passato: le armature dei nostri amici sono molto più definite, così come gli stessi visi. L’impressione è che, sotto il profilo grafico, il gioco sia stato migliorato di un buon 20-30%. Non poco, considerando che il primo Gears of War è tuttora uno dei giochi visivamente più impressionanti della corrente generazione videoludica.

[img alt='Uno scorcio del livello che abbiamo testato' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1744/picture81301.aspx[/img]

Dunque?

Se, in tutta sincerità, Gears of War 2 non era ancora stato in grado di rapire appieno la nostra attenzione, a causa forse di una campagna di marketing finora molto più debole rispetto a quella messa in atto per il prequel, nonché per il sano scetticismo con cui abbiamo affrontato questi mesi di attesa, dobbiamo ammettere che, dopo questo incontro ravvicinato, la voglia di tornare ad affettare carne di Locusta è tornata più forte che mai. Quasi irresistibile, a tal punto da costringerci a rigiocare, per l’ennesima volta, il primo episodio.
Cosa faremo il 7 novembre? Quello che dovreste fare anche voi: debellare, una volta per tutte, quelle dannate Locuste.

Galleria immagini Gears of War 2

Galleria fotografica conferenza stampa

Commenta l’articolo sul nostro Forum

Potrebbe interessarti anche...