Secondo quanto dichiarato da Michael Reed, producer in quel di Crytek, ai microfoni di Siliconera, la demo di Ryse: Son of Rome mostrata all’E3 2013 era una versione molto semplificata del gioco che non corrisponderà al risultato finale:
“Nel gioco finale vedrete diversi livelli di difficoltà: da quello facile a quello incubo. Molti degli elementi previsti non erano presenti nella demo dell’E3 perché non erano pronti. Aggiungerli avrebbe reso il gioco terribile, anche se il risultato ottenuto ha semplificato tremendamente il gioco; inoltre, non abbiamo spiegato adeguatamente i combattimenti”.
Insomma, gli sviluppatori sono convinti della bontà del loro prodotto, riusciranno a convincerci con i prossimi appuntamenti con il pubblico? L’imminente Gamescom di Colonia dovrebbe essere uno dei banchi di prova adatti.
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