Tra i “pochi” titoli annunciati per Xbox 360 durante la conferenza E3 di Microsoft sono presenti due giochi molto interessanti: uno è totalmente nuovo e si tratta dell’interessante Max: The Curse of the Brotherhood, l’altro è una nostra cara e “vecchia” conoscenza, il tostissimo Dark Souls II.

Partiamo dal primo, sviluppato dal team Press Play, che ha creato una nuova esperienza in cui vestiremo i panni di Max, un ragazzino che parte alla ricerca del fratellino scomparso. A prima vista, The Curse of the Brotherhood pare un platform che ripropone le classiche meccaniche del genere, ma proponendo un design più “cartoonesco” e formule gameplay innovative.

Dark Souls II invece è il solito RPG nudo e crudo che conosciamo, o meglio, che abbiamo conosciuto con i suoi prequel: Demon’s Souls prima, come esclusiva PS3, e Dark Souls, sequel spirituale e multipiattaforma del gioco di ruolo più difficile mai proposto durante questa generazione agli sgoccioli. Ancora più impegnativo, ancora più ricco e coinvolgente, con Dark Souls II torneremo a cacciare anime, ma soprattutto torneremo a morire. E morire. E morire.

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