Nell’Opinione di Judgment parlavo di un Gears of War rinnovato e velocizzato grazie alle modifiche apportate da People Can Fly ma, dati di vendita alla mano, sembra che il pubblico sia sazio e non abbia poi tanta voglia del franchise che ha traghettato Xbox 360 verso il successo. 425.000 copie vendute sul suolo americano nel solo mese di marzo: questi sono i numeri della quarta iterazione della serie targata Epic Games. Sicuramente delle belle cifre, che, però, non sono all’altezza dei due milioni piazzati da Gears of War 3 durante il mese di settembre 2011.
Tanti possono essere i fattori che hanno scatenato il successo contenuto di Judgment – uno su tutti il minor impegno in fase di promozione del prodotto e il basso costo della produzione PCF che, a conti fatti, parte dal codice di base del terzo capitolo – ma, con cognizione di causa e una cinquantina di ore di gioco sulle spalle, posso sbilanciarmi e affermare che anche il pubblico “hardcore”, oltre che l’intera industria videoludica in calo, ha bisogno di qualcosa di nuovo.
Parlo di pubblico “hardcore” perché tutti gli altri videogiocatori pretendono, hanno bisogno e sono abituati alle uscite annuali. Esatto: Gears of War: Judgment è un titolo indirizzato prettamente ai più capaci e lo ha dimostrato definitivamente nelle mezze rivolte sui forum della community ufficiale in occasione del potenziamento “segreto” dei fucili a lunga gittata. Con ciò cosa voglio dire? Voglio dire che i sette anni di questa generazione cominciano a diventare più pesanti del previsto e che anche i fan più accaniti e lo zoccolo duro sono stanchi.
Non conta più la qualità del more of the same, c’è bisogno di innovazione, rivoluzione e cambiamento, in una parola: next-gen. L’entusiasmo gioca a favore anche delle vendite e sono convinto che un Gears of War del genere, anche con pochissime feature in più rispetto a quanto visto in questo caso, avrebbe venduto meglio su una fantomatica nuova Xbox di quanto sta facendo ora. Non che i numeri siano un problema – GOWJ arriverà tranquillamente sopra il milione e sarà un successo indescrivibile per quello che è costato a Microsoft ed Epic Games – ma contano nel successo globale di un marchio e di quello che ha fatto per e con una console.
L’ho già detto e lo sappiamo bene tutti: l’industry è in calo ed è tutto normalissimo, ma se pure i videogiocatori più fedeli iniziano a vacillare è tempo di darsi una mossa. L’atteso e misterioso annuncio della prossima console Microsoft è però alle porte e tra qualche mese questa mia riflessione non sarà altro che un frustrato ricordo di una lunga e passata generazione.
Voi continuate a comprare Judgment, perché vendite e qualità non vanno sempre di pari passo.
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