Defiance

Defiance riapre la strada degli MMO

di • 9 aprile 2013 • RecensioneCommenti (0)1617

La definizione di MMO è stata paradossalmente un tabù per Xbox 360. “Paradossalmente” perché quelle di Microsoft sono console per antonomasia orientate al gioco in multiplayer e pertanto questo matrimonio s’aveva da fare già tanti anni or sono.

“Tabù”, inoltre, non è il termine più preciso per descrivere la situazione di stallo che si era creata tra la piattaforma di Redmond e i titoli massive: scarsa profitti, queste sono le parole più adatte alla circostanza; semplicemente non conveniva a nessuno, editori e detentore delle royalty per la pubblicazione (il colosso americano), lanciare un genere poco seguito da un’utenza che fondamentalmente non era pronta, e chissà se lo è ora, ad esperienze persistenti o sempre connesse.

Cos’è cambiato così tanto, allora, da permettere a Defiance di approdare su Xbox 360 e Xbox Live? Cominciamo dal business model, una denominazione che i Pcisti hanno ormai assimilato: free-to-play piuttosto che basato sull’antiquata logica del canone mensile. Il passaggio alla gratuità del multiplayer ha consentito ai produttori di fare un’offerta molto più allettante ai poveri utenti, prima costretti a pagare non solo per un abbonamento a Live ma anche per uno dei rari MMORPG avvistati sul servizio online – non credo ci sia molto oltre Final Fantasy XI e non è certo un caso.

La formula del massive multiplayer online first-person shooter realizzato da Trion Worlds vince già in partenza: prezzo (relativamente) budget e nessun fastidioso preambolo all’infuori della creazione di un profilo. Pronti via, si gioca subito, senza i vecchi e spesso insormontabili ostacoli della carta di credito, del conto corrente bancario e di tutte queste sciocchezze di cui il web 2.0 è finalmente riuscito a liberarsi negli ultimi anni – qualcosa che sparirà definitivamente anche su console con la prossima generazione “social” di videogiochi.

Ed è pure questo che rende appetitoso Defiance – veniamo al secondo punto. Il titolo che prendiamo oggi in analisi è un antipasto di quello che ci riserverà la next-gen: esperienze persistenti, sempre connesse, in cui il mondo di gioco potrà fare a meno di noi ma ci farà sentire parte di un insieme più grande quando ci ritorneremo. Se è questa la socialità prevista da Sony per PS4 e probabilmente da Microsoft per la nuova Xbox, io ci sto; se, cioè, potrò continuare a giocare in single-player ma notare, calato in un contesto perfettamente funzionale, la presenza degli altri… per me è ok già come funziona, perfetto da questo punto di vista, nello sparatutto online di Trion Worlds.

Con il susseguirsi degli eventi è possibile procurarsi mezzi sempre più performanti

Trattasi di uno dei pro congeniti al genere: la possibilità di lasciare il gioco e vederlo mutato al proprio ritorno (ingrediente che aveva affascinato il Molyneux di Fable II, con cui condivide diverse peculiarità da RPG, la progressione di skill e personaggio), come quella di partecipare in maniera più o meno volontaria a raid per abbattere questo o quel boss particolarmente ostico. Cooperazione costante, persistenza in un mondo sterminato e aperto… sapori cui faremmo bene ad abituarci perché, lasciate da parte per un momento le criticità dell’always on, sanno di futuro.

Un genere, quello degli MMO, costellato anche da tanti contro, cui Defiance, nella sua struttura fondamentalmente da massive multiplayer online classico, non si sottrae. Ad esempio, l’interazione con gli ambienti è ridotta al minimo indispensabile – qualche barile esplosivo piazzato qua e là -, mentre l’intelligenza artificiale, per quanto si raffini in termini di potenza col proseguire dell’avventura, è tutt’altro che convincente sia nei nemici, sia negli amici. E il comparto grafico non farà mai gridare al miracolo pure per ovviare alle problematiche di un lag in sostanza non riscontrato.

Sullo skill tree ho optato per l'invisibilità, per muovermi con silenziosità alle spalle del nemico

Se aspettavate il gioco per l’idea, affascinante, della sua interazione con l’omonima serie TV di SyFy, potreste restare scottati dalla mancanza di una programmazione ufficiale per il territorio italiano. Lo show inizierà il 16 aprile, tra appena una settimana, nel Regno Unito e nell’Europa continentale ma sul nostro paese la copertura non è ancora prevista – peccato.

Peccato soprattutto perché, se consideriamo una presentazione non proprio eccelsa nel titolo videoludico (altra magagna dovuta all’appartenenza fino in fondo agli MMO), questa collaborazione avrebbe giocato notevolmente e riempito di senso quello che sembra un autentico progetto multimediale. Senza, insomma, c’è il rischio di ritrovarsi persino un prodotto monco dalla prospettiva della narrazione.

Vale la pena, allora, di lanciarsi nell’avventura un po’ folle di Defiance? Se, utenti della sola Xbox 360, siete stanchi della minestra riscaldata da otto lunghi anni o volete un assaggio delle potenzialità dell’always on, sì: la produzione di Trion Worlds potrebbe sorprendentemente fare al caso vostro. Se invece arrivate dal mondo dei PC, in virtù della classicità del nuovo lavoro dai creatori di Rift, potrete attendere un calo di prezzo o tralasciare completamente questa uscita.


Sviluppato e pubblicato da Trion Worlds, Defiance è disponibile per PC, PS3 e Xbox 360 dal 2 aprile

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