Titolo: Call of Duty 4: Modern Warfare
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Infinity Ward
Publisher: Activision
Data di uscita: Autunno 2007
Dopo tre episodi di indiscutibile successo, la serie di Call of Duty si rinnova, abbandonando le campagne militari della Seconda Guerra Mondiale per catapultarci ai giorni nostri.
Il precedente episodio sviluppato da Treyarch, è stato, nonostante l’ottimo comparto tecnico, affetto da qualche bug e forzatura del gameplay e quindi il meno apprezzato della serie; ecco dunque che, tornato tra le mani dei ragazzi Infinity Ward (autori dei primi due capitoli della serie), Call of Duty 4: Modern Warfare si appresta a stupire il pubblico con la sua bellezza.
[img alt='Le ambientazioni sono radicalmente diverse rispetto a quelle dei precedenti episodi']/immagini/Giochi/category1610/picture53407.aspx[/img]
Guerra Moderna
La trama che sta dietro a Call of Duty 4 è ancora avvolta nel mistero, l’unica cosa che sappiamo è che nelle vesti di un Marine americano e di un membro della S.A.S (Special Air Service – n.d.r.) Britannica (anche in questo nuovo capitolo della serie passeremo da un personaggio all’altro), dovremo svolgere missioni negli scenari più caldi (in senso bellico, non climatico) e pericolosi del pianeta, passando per la Russia e il Medio Oriente, per sventare una minaccia a livello mondiale portata da un gruppo pseudo terrorista capitanato da quattro individui che si fanno chiamare i Four Horsemen.
A quanto pare nulla di particolarmente innovativo, speriamo almeno in una solida trama e qualche bel colpo di scena, cosa che non può mancare, visto il deciso taglio cinematografico del prodotto.
La presentazione cui abbiamo assistito in occasione dell’evento promosso da Activision Italia, infatti, ci ha mostrato un livello completo del gioco che ha stupito tutti i convenuti grazie alla spettacolarità delle scene, ambientate su di una nave in mezzo all’oceano con tanto di onde in tempesta che si abbattono sul ponte e sulle fiancate.
[img alt='Come sempre gli effetti particellari sono assolutamente spettacolari e realistici']/immagini/Giochi/category1610/picture53406.aspx[/img]
Abbiamo quindi seguito l’avvicinamento della squadra all’obiettivo tramite un Blackhawk (elicottero multiruolo in servizio presso numerosi eserciti, tra cui quello USA – n.d.r.), la loro discesa, tramite le corde, sul ponte della nave in pieno mare in tempesta, tra container e il fuoco nemico.
Li abbiamo visti procedere per gli ambienti perfettamente realizzati del natante, infiltrarsi sotto coperta tra raffiche di armi automatiche e recuperare dei documenti nemici, fino a quando una detonazione suggerisce il momento in cui è meglio abbandonare la nave.
Strepitoso il momento in cui comincia a imbarcare acqua dalle falle, che si riversa in cascate sul protagonista e i suoi compagni, e quando prende a rollare sul fianco ed inabissarsi: a video vediamo le paratie assumere un’angolazione al limite dell’equilibrio e la fuga diviene concitata.
Un gameplay rinnovato?
Call of Duty 4: Modern Warefare mette a disposizione del giocatore un arsenale di oltre settanta armi moderne, fedeli riproduzioni delle controparti reali: la cura maniacale con cui sono state realizzate le armi è la stessa adottata nel riprodurre le armi del secondo conflitto mondiale nei precedenti capitoli della serie. Avremo quindi vari fucili d’assalto, mine claymore, fucili di precisione per gli amanti del "cecchinaggio", mitragliatori in abbondanza e tutta una serie di armi automatiche e accessori per la guerra moderna tra cui: puntatori laser, visori notturni, ghillie suit (tute mimetiche particolarmente ingombranti, ricoperte di vegetazione, utilizzate soprattutto dai tiratori scelti).
Il gioco promette una immersione totale in un conflitto dei giorni nostri, affiancando alla squadra in azione strumenti bellici all’avanguardia come il supporto satellitare, l’appoggio aereo, la possibilità di comandare una squadriglia di elicotteri e designarne gli obiettivi da colpire.
[img alt='Una tempesta rende più difficili le operazioni di ricerca per questi due soldati']/immagini/Giochi/category1610/picture53405.aspx[/img]
Una grande quantità di novità, quindi, per la serie di Call of Duty, ma da quello che abbiamo potuto vedere, grattando sotto la patina dorata e scintillante di una nuova ambientazione storica e di un rinnovato armamento ricco di gadget, il gameplay rimane sostanzialmente immutato, non apportando nulla di innovativo al genere degli sparatutto in prima persona.
In tutta onestà, ci è sembrato di vedere l’assalto iniziale del precedente capitolo trasportato ai giorni nostri e con una grafica migliorata.
Speriamo vivamente che l’apporto del satellite e dei vari mezzi militari, di cui non abbiamo potuto vedere nulla, introduca veramente un nuovo modo di giocare e non sia meramente accessorio a uno stile di gioco sempre uguale a sé stesso.
La guerra si combatte in rete
Sebbene non sia stato possibile ammirare la modalità multiplayer, le informazioni che ci sono state date fanno ben sperare.
Innanzitutto l’affermazione che il comparto multigiocatore affondi le sue radici in Call of Duty 2 non può che farci piacere, ma sono le dichiarazioni della possibilità di personalizzare la propria classe del giocatore (oltre a quelle canoniche reimpostate) e stuzzicarci l’appetito.
Contenuti aggiuntivi sbloccabili, classifiche e ranking completano il tutto.
Attendiamo maggiori informazioni o direttamente la release del gioco per poter avere un quadro più completo.
[img alt='Il livello di dettaglio grafico è stupefacente']/immagini/Giochi/category1610/picture53403.aspx[/img]
Come al cinema
Se la giocabilità non si è mostrata particolarmente innovativa, il comparto tecnico, invece, è qualcosa di strabiliante.
Graficamente il titolo raggiunge livelli di realismo e di cura difficilmente riscontrabili in altri giochi. Le texture sono particolareggiate e ricche di dettagli, così come i modelli poligonali che compongono le scheletro del gioco, al punto da poter vedere la trama del tessuto delle uniformi.
Il fumo, volumetrico e "tangibile", e gli effetti particellari in genere sono forse i migliori mai visti finora; le luci dinamiche in tempo reale, con effetti di rim-lighting e self-shadowing dei personaggi, sono allo stato dell’arte, così come la fisica, che dona un ulteriore tocco di realismo.
Grafica da urlo e cut-scene dall’ottima regia però non sono, da soli, sufficienti a restituire un’immersiva esperienza di gioco dal taglio cinematografico: c’è bisogno di un comparto sonoro di tutto rispetto. E in questo Call of Duty 4 di certo non defìcita.
La colonna sonora è come sempre epica ed evocativa, i suoni ambientali ottimamente realizzati (il battere della pioggia ed il fragore delle onde erano da pelle d’oca!) e gli effetti quali spari, detonazioni e il rombo delle pale degli elicotteri, fanno la loro parte senza mostrare insicurezze, così come il parlato, fatto di grida, incitamenti e ordini via radio, che completa ottimamente il tutto.
Non è possibile, infine, esprimere un giudizio esaustivo sulla IA del gioco, anche se, da quello che abbiamo visto, sembra attestarsi su buoni livelli, con alleati convincenti nella loro parte e nemici attivi, che cercano riparo e si adattano alla situazione contingente.
Conclusione
Call of Duty 4: Modern Warfare ha lasciato su tutti i presenti un’ottima impressione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto tecnico e il coinvolgimento che riesce a creare, grazie ai numerosi effetti cinematografici.
Sperando in una giocabilità leggermente più innovativa rispetto a quella mostrata finora, e in un comparto multiplayer degno di questo nome, aspettiamo con ansia di conoscere l’effettiva data di uscita del gioco, per lanciarci, nuovamente, a combattere terroristi per la salvezza del mondo.