Anteprima – "Hands On": Call of Duty 3 (Xbox 360)

di • 13 ottobre 2006 • AnteprimaCommenti (0)468

Titolo: Call of Duty 3
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Treyarch
Publisher: Activision
Data di uscita: Autunno 2006

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Con un titolo come Call of Duty non si può sbagliare: comprarlo significa già divertimento garantito per ore sia in single sia in multi-player. Fatta questa premessa, cosa pensereste se vi dicessimo che Call of Duty 3 va, per alcuni versi, anche oltre le nostre (vostre) aspettative?

Ecco, va oltre…

La presentazione

La città di St. German-sur-Sèves è una cittadina situata su una collinetta vicino al fiume Sèves e i suoi numerosi affluenti, da cui deriva il soprannome "L’Isola". Circondata su due lati da paludi melmose, create dai tedeschi che distrussero anche tutti i ponti permanenti lungo il fiume, L’Isola possiede un enorme valore strategico nel Conflitto, perché posizionata su una delle strade più importanti per il movimento delle truppe.

Molti sono i tentativi fatti dai soldati americani per scacciare i tedeschi e conquistare la città; nella battaglia che avrai modo di giocare, i combattimenti infuriano da tre giorni, ed ancora le truppe americane sono tenute a distanza dal fuoco tedesco.

[img alt='Gli edifici sono splendidamente ricostruiti']/immagini/Giochi/category1399/picture15071.aspx[/img]

Questi sono gli antefatti del livello di gioco che Activision ci ha mostrato durante la presentazione, e dopo una brevissima cut-scene, eccoci immersi fino al collo in una battaglia che non ha nulla da invidiare alla scena iniziale di "Salvate il Soldato Ryan".Trascurando per un attimo il comparto tecnico, che vi descriveremo tra poco, è importante soffermarsi sul pathos che il gioco riesce a trasmettere sin dai primi minuti di gioco: se Call of Duty 2 poteva essere ritenuto in piccolo capolavoro di coinvolgimento, Call of Duty 3 supera, e di gran lunga, il suo predecessore.

Mentre il rappresentante di Activision USA giocava attirando su di sé l’invidia della platea, abbiamo avuto modo di apprezzare i tempi di un gioco che fa seguire azioni frenetiche a momenti di pausa in cui la tensione si può tagliare a fette. Questa caratteristica è probabilmente quella che più ci ha colpito del titolo: quando si parla di next-generation spesso si sottintende l’uso dell’ultimo ritrovato della tecnica d’illuminazione degli ambienti, ma Call of Duty 3 ci insegnerà che un gioco next-gen è un titolo in cui, all’avvistamento del nemico, la nostra prima reazione sarà quella di buttarci a terra dal divano.

[img alt='Quei soldati lassù ci hanno colti decisamente di sorpresa!']/immagini/Giochi/category1399/picture15072.aspx[/img]

Da questo punto di vista, quindi, Call of Duty 3 sembra unire un "trasporto" mai visto prima con quella ripidissima curva d’apprendimento che ha fatto, in parte, la fortuna dei suoi precedenti episodi. Anche se vi è la possibilità di scegliere la difficoltà del gioco, le meccaniche sono tali da rendere la morte del nostro personaggio mai causale e sempre "accettabile".

Durante la demo è stato, inoltre, possibile ammirare i tanto agognati e pubblicizzati percorsi alternativi del titolo: un paio di volte ci è capitato di apparire alle spalle degli avversari. Notizia buona per noi giocatori… non altrettanto per loro (i nemici!).

La prova su strada: Single-Player

Terzo ed ultimo in ordine di presentazione, Call of Duty 3 è stato anche l’ultimo dei tre giochi che abbiamo provato all’evento: la scelta non è stata casuale, dato che da questo gioco ci aspettavamo grandi cose e avrebbe potuto eclissare gli altri.

Comunque, dopo breve Call of Duty 3 è stato tutto nostro sia in single-player sia in multi-player e possiamo dire che la precauzione che abbiamo preso è servita tutta!

[img alt='In Call of Duty 3 si potranno anche guidare dei veicoli']/immagini/Giochi/category1399/picture15073.aspx[/img]

Graficamente il titolo è un paio di passi avanti rispetto al suo predecessore: questo, ci è stato spiegato, è dovuto essenzialmente al fatto che, mentre CoD2 era un’ottima traduzione per Xbox 360 di un titolo pensato per PC, CoD3 è stato sviluppato specificatamente per le console di nuova generazione, prendendo come riferimento le grandi potenzialità della Xbox 360. Quindi, se elmetti lucenti e motion capture possono dirsi oramai standard, non ci si può non stupire di fronte ad un compagno infangato, ad una divisa bagnata, alla pioggia che zampilla su uno specchio d’acqua e all’erba che oscilla di fronte alle raffiche di vento.

Affrontando un argomento alla volta, vale la pena sottolineare che l’iper-realismo dei personaggi presenti nel gioco è dovuto a una nuova tecnica di acquisizione 3D delle texture: tecnologia sviluppata da Treyarch, ma che Activision ha supportato e che ha ora comprato. Ecco che, quindi, sarà possibile ammirare le cuciture delle uniformi, retine sugli elmetti e zaini che, finalmente, sembreranno avere una consistenza grafica…oltre che fisica. Il peso nello zaino avrà, infatti, ripercussioni sulla nostra velocità e sulle tracce che lasceremo al nostro passaggio: durante il nostro girovagare siamo rimasti stupiti di vedere i fili d’erba che, oltre ad avere una propria consistenza, si piegavano sotto il nostro peso rimanendo schiacciate! Sebbene ci riesce difficile pensare ad un vantaggio reale del poter seguire queste "tracce" a cause di un game-play che poco si adatta a questa azione "stealth", il particolare descritto è importante per capire l’attenzione che gli sviluppatori hanno dedicato al gioco.

[img alt='Bellissimi gli effetti particellari. Ancor meglio rispetto al precedente capitolo']/immagini/Giochi/category1399/picture15074.aspx[/img]

Esattamente come successo durante la presentazione, il titolo riesce a farci incollare alla sedia e, cosa ancor più importante, il paio di volte in cui ci è capitato di morire, ricominciare il livello non ci è pesato anche grazie ai diversi percorsi alternativi che permettono di vivere sensazioni sempre nuove. Naturalmente, questo non deve trarre in inganno: CoD 3 non è un titolo "sand-box" e non tutte le strade sono percorribili, però il livello che abbiamo provato (L’Isola) era ottimamente disegnato e questi limiti non sono pesati, anzi, erano d’aiuto per non perdere il "filo del discorso".

In generale, tutto è così realistico che ogni piccola mancanza ci sembra la classica trave nell’occhio: i personaggi caduti che non si muovono se colpiti e l’acqua delle pozzanghere che non schizza quando la calpestiamo sono praticamente gli unici veri limiti di un titolo che per il resto non delude: chissà se gli sviluppatori faranno in tempo a correggerli. Per il resto, Call of Duty 3 presenta una fisica di primissimo livello con tanto di proiettili che rimbalzano sugli oggetti di metallo e coperture bucate che, invece di ripararci, ci lasceranno in balia delle mitragliatrici tedesche.

La prova su strada: Multi-Player

Come se la modalità single-player non fosse già abbastanza, Activision ha preparato per noi anche quattro postazioni, con tanto di televisori HD, in cui era possibile cimentarsi in un piccolo death-match a 4 su un’unica mappa.

Senza lasciarvi nel dubbio per troppo tempo, ecco qui di seguito la caratteristica più negativa e quella più positiva della modalità che corrispondono rispettivamente ad una grafica meno "pompata" e ad un numero massimo di contendenti che si attesta a… udite, udite… 24 giocatori contemporaneamente!

[img alt='Uno screenshot della modalità multiplayer di CoD3']/immagini/Giochi/category1399/picture19306.aspx[/img]

Prima della sfida è stato possibile scegliere in che fazione schierarsi (Alleanza o Asse) e quale tipo di soldato usare (Fuciliere, Medico, Supporto, Assalto leggero, Assalto Pesante o Granatiere), ognuno con statistiche, abilità ed armi diverse. La mappa si è fin da subito rivelata anche troppo grande per "solo" quattro persone anche considerando i numerosi nascondigli presenti, ma questo non può essere certo un demerito visto che su Xbox LIVE avremo altre 20 persone a farci compagnia.

Come dicevamo, la grafica ne esce leggermente ridimensionata rispetto alla versione single-player, ma nulla che non fosse in preventivo passando da off-line ad on-line: l’unico vero peccato è aver dovuto rinunciare ai tanto realistici fili d’erba per tornare a delle più semplici e leggere texture. Detto questo, dimenticatevi all’istante ogni rimpianto perché il multi-player è così pieno di particolari e di possibilità che questi piccoli "downgrade" grafici si noteranno appena.

[img alt='Il multiplayer in split-screen']/immagini/Giochi/category1399/picture19301.aspx[/img]

Un’interfaccia molto semplice, funzionale e identica a quella del single-player (molto simile all’HUD di CoD 2) fa da cornice alle nostre azioni e ci lascia libero quanto più campo visivo possibile, cosa mai così importante come nel multi-player di CoD 3: individuare un bersaglio per primi, anche solo per una frazione di secondo, significa, nella maggior parte dei casi, avere la meglio sugli avversari.

Ed ecco che, dopo 30 minuti di death-match (abilmente perso), ci avviamo alle…

…Conclusioni

Call of Duty 3 è l’erede di quello che è stato il gioco più venduto per Xbox 360, probabilmente il miglior FPS dell’anno ed il campione di ogni statistica multi-player di Xbox LIVE. Un’eredità pesante che però non fa paura a un gioco che, visto per la prima volta, rapisce letteralmente tutti i nostri sensi e sembra immergerci nell’azione come neanche il suo predecessore ha saputo fare.

Chicche come un’Intelligenza Artificiale che permette ai nemici di spararci contro anche da caduti (nel caso avessimo colpito loro solo le gambe), 24 giocatori in multi-player e situazioni in cui i nostri compagni ci salvano, trasportandoci al sicuro, dopo essere stati colpiti da una granata, fanno da cornice a un gioco che promette di correggere verso l’alto il livello raggiunto dagli FPS di nuova generazione.

In definitiva, se c’è un gioco promettente nel vicino futuro video-ludico, questo si chiama: Call of Duty 3!

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Si ringrazia Activision per la collaborazione.

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