Anteprima – Bioshock (Xbox 360)

di • 28 giugno 2006 • AnteprimaCommenti (0)403

Titolo: Bioshock
Genere: Sci-Fi First Person Shooter
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Irrational Games
Publisher: Take Two Interactive
Data di uscita: 2007

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Un disastro aereo, l’utopistica costruzione di una società perfetta, una città subacquea che cela inquietanti esperimenti genetici, una bambina che ama giocare con i cadaveri e con siringhe macchiate di una sostanza misteriosa… e molto altro ancora.
Il nuovo lavoro della Irrational Games rappresenta, con le sue numerose citazioni, prima ancora che un semplice videogame, un contributo ad anni e anni di letteratura, cinema e videogames.

Molti di voi sicuramente avranno già sentito parlare dei ragazzi dell’Irrational Games, sviluppatori di Bioshock, ad altri invece risulteranno dei perfetti sconosciuti.
Dietro al nome Irrational Games, si celano le menti che hanno realizzato un pezzo di storia videoludica, la saga System Shock. Usciti nel lontano 1994 e 1999, i due capitoli di questa saga, tanto osannata da critica e pubblico, rappresentano non solo un pezzo di storia videoludica, ma anche il primo vero tentativo di fondere la tipica impostazione di un FPS con tutti gli elementi tipici di un GDR.
Bioshock, non da meno, riprende questa impostazione tanto cara ai fans del vecchio System Shock e la aggiorna all’epoca attuale, creando il connubio definitivo tra GDR ed FPS.
Ma andiamo a vedere ancor più da vicino cosa rende questo gioco uno dei titoli più attesi dallo staff di XboxWay, e non solo…

Questione di stile…

Definito dalla maggioranza della critica internazionale come il miglior gioco dell’E3 2006, Bioshock, oltre che per i suoi indiscussi meriti sotto un punto di vista prettamente tecnico, ha brillato soprattutto grazie alla sua sorprendente qualità stilistica/artistica. Dalle ambientazioni alla trama, fino ad arrivare agli scenari principali del gioco, tutto risulta essere praticamente perfetto e particolarmente ispirato.
Il metodo narrativo scelto da Irrational Games, inoltre, sembra quanto di più intrigante si sia mai visto in un videogame.

[img alt='Una misteriosa bambina, armata di una siringa, estrae da un cadavere una altrettanto misteriosa sostanza...']/immagini/Giochi/category1306/picture12266.aspx[/img]
Cosi come Valve nella saga di Half Life, anche questi geniali sviluppatori di Boston hanno deciso di affidare la comprensione della trama completamente al videogiocatore.
Bioshock non ci porrà davanti a lunghe seguenze filmate, spetterà solamente al giocatore parlare con i vari abitanti della città di Rapture per comprendere fino in fondo cosa stia succedendo.
I primi minuti di gioco mostrati allo scorso E3, ci regalano alcune delle sequenze più ispirate e cruente che si siano mai viste in un videogame, sequenze che difficilmente non rimarranno impresse nella nostra mente. In particolar modo, menzione d’onore va alla scena in cui una bambina trafigge con una siringa alcuni cadaveri, allo scopo di estrarre da essi una misteriosa sostanza.

…oltre che di tecnica

Sul versate tecnico, il gioco si presenta ottimo. Il motore grafico di Bioshock è basato su una versione ampiamente rimaneggiata dell’Unreal Engine 2.5 (il motore grafico utilizzato da Tribes Vengeance), tanto rimaneggiata da riuscire a stare al passo anche con il suo osannato successore, l’Unreal Engine 3.
Il gioco è ambientato quasi completamente in una città subacquea di nome Rapture, città che ricorda molto da vicino la metropoli riprodotta dal regista tedesco Fritz Lang nei lontani anni ’20 del novecento, nel suo film Metropolis. Le analogie tra la città di Rapture e la metropoli di Lang, non si limitano solamente ad alcuni edifici presenti all’interno del gioco e sfociano in vere e proprie citazioni, osservando, ad esempio, le varie pubblicità affisse sui muri della città di Rapture, una delle quali presenta numerose analogie con la locandina del film firmato Lang.

[img alt='Stupendi gli effetti di luci e ombre in tempo reale...']/immagini/Giochi/category1306/picture11760.aspx[/img]
Proprio la maestosa città che fa da ambientazione principale e l’elemento dell’ "acqua", risultano essere i veri protagonisti del gioco stesso, nonché gli elementi portanti del nuovo (capo)lavoro di Irrational Games.
A causa della sua particolare ambientazione, molto del lavoro tecnico è stato focalizzato inoltre sugli effetti di luce. Effetti che risultano essere strabilianti e particolarmente realistici. Potremmo addirittura sbilanciarci nel dire che sono quanto di meglio si sia visto in un FPS dai tempi dell’illuminazione real-time di Doom 3.

Una trama fantastica

Come già accennato qualche riga più su, particolare attenzione è stata rivolta dai ragazzi della Irrational Games all’elemento narrativo.
Gli eventi portanti di Bioshock hanno inizio con la caduta di un aereo nel bel mezzo dell’oceano. Il nostro personaggio, unico superstite di questa sciagura, troverà rifugio in una misteriosa botola che emerge dal centro dell’oceano.

[img alt='La città di Rapture sembra essere abbastanza inquietante: chissà quante sorprese ci riserverà...']/immagini/Giochi/category1306/picture11755.aspx[/img]
Tale botola ci condurrà nel cuore della città di Rapture, metropoli subacquea che un tempo avrebbe dovuto rappresentare il centro dell’economia mondiale e il punto di inizio della civiltà perfetta. Obiettivo che gli scienziati di Rapture intendevano raggiungere tramite l’utilizzo di una misteriosa sostanza di nome "adam", una simil droga che avrebbe dovuto migliorare geneticamente il genere umano. Questa sostanza ha invece innescato l’effetto contrario, portando gli abitanti di Rapture alle soglie della pazzia, e alla completa dipendenza da questa misteriosa droga.

I presupposti per una trama tanto intrigante quanto bella ci sono tutti. I ragazzi della Irrational Games sembrano aver fatto tesoro di anni e anni di letteratura, cinema e videogames nella realizzazione del loro prodotto.
Non è difficile, infatti, trovare in Bioshock numerose citazioni sia prese dal campo dei telefilm (Lost), da quello dei videogames (Half Life), e anche e soprattutto dal mondo del cinema d’epoca, dal quale i programmatori si sono ispirati nella ricostruzione di una città che vuole si sembrare una città futuristica, ma vista dagli occhi di un abitante dei primi del novecento (e qui torna in campo "Metropolis" di Lang).

In conclusione

Concludendo, Bioshock eccelle nello stile, nella trama, nella realizzazione tecnica e nelle ambientazioni. A un comparto grafico e ad una trama di prim’ordine, va poi ad aggiungersi anche un impostazione che sembra davvero la sintesi perfetta tra FPS e GDR (ancor più che in System Shock o in Deus Ex).
Viste queste premesse… dite che vale la pena aspettarlo? Lo staff di XboxWay sta già aspettando con ansia il 2007…

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