Titolo: Crackdown
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Real Time Worlds
Publisher: Microsoft
Data di uscita: Q4 2006
Per curiosità ho inserito in Google la parola "Crackdown" è ho dato l’ordine "traduci"; in italiano significa (sempre che abbia tradotto correttamente…) "Provvedimento severo".
"Cominciamo bene", ho pensato…
Eh si… cominciamo bene!
Anche se il più delle volte questa frase è utilizzata in ambito negativo, non va fatto per il caso diCrackdown. Questo "Provvedimento severo" sarà sviluppato da una certa casa chiamata Real Time Worldsdove lavora David "GTA" Jones. Il padre del più discusso gioco degli ultimi anni ha deciso di rimanere nel genere, ma passando all’altra sponda… chiariamo: è passato della parte delle forze dell’ordine lasciando il crimine organizzato. Crackdown, infatti, metterà in mano al giocatore una città, Pacific City, dove le gang criminali controllano praticamente tutto. Se arrivate in città con intenti criminali siete fregati: c’è sovraffollamento! Se invece decidete di schierarvi dalla parte della giustizia, con Crackdown agirete nel braccio armato, e che braccio!
Dopo inutili tentativi, nel corso degli anni la polizia si è resa conto di essere inferiore alle gang sotto tutti i punti di vista, così ha chiesto aiuto ad un governo che ha creato "l’Agenzia". Questa organizzazione, grazie al fatto di lavorare dalla parte giusta, agisce come una secchiata d’acqua su un cumulo di sale: spazza via tutto riducendolo al nulla. Con metodi poco ortodossi, e potremmo dire ancora meno onorevoli, l’Agenzia si è incaricata di ripulire completamente la città applicando il detto: "Il fine giustifica i mezzi"; e anche qua ci troviamo a dire… che mezzi!
Utilizzando agenti clonati e potenziati, il braccio armato della giustizia punta direttamente ai vertici delle piramidi criminali; rendendosi conto che ogni scagnozzo può essere sostituito pressoché subito, Agenzia ha deciso di arrivare il prima possibile ai boss per far crollare la gang attaccata. Tutto questo sarà fatto in nome dell’Agenzia… ma da chi? Da noi, ovviamente!
Quando il gioco si fa duro…
Il nostro alter ego virtuale sarà uno di questi cloni usciti dei campi d’addestramento dell’Agenzia. A vederlo in faccia si direbbe uno assai violento e pronto a smazzuolare alla prima occasione, caso vuole che sia proprio così… o quasi.
Per distruggere le tre gang ed eliminare tutti e ventuno i "sotto-boss", sarà utile un minimo di spirito strategico. Innanzitutto, va detto che tutte le missioni saranno accessibili dall’inizio, tecnicamente potremo andare direttamente dal boss dei boss e tentare di fargli le terga a strisce; ma essendo, almeno all’inizio, delle mezze cartucce in confronto a lui, è più probabile che si verifichi l’opposto risultato. Sarà quindi utile allenarsi e potenziare le proprie capacità: come? In qualunqe modo si voglia! Se volessimo creare un personaggio in grado di competere con Superman, basterà dedicarsi a sollevare oggetti o a compiere altri atti di forza pura, ed esso mostrerà in tempo reale i propri progressi. Una volta che i bicipiti saranno grandi a sufficienza (anche questo dipende dalla volontà del giocatore) potremo lanciarci verso la distruzione delle gang in maniera decisa e brutale, con attacchi di pura forza e senza fermarci, diventeremo un Panzer praticamente! Ma questo non emargina minimamente i pensatori o gli appassionati degli scontri a fuoco. Infatti, chi non ha voglia di sollevare furgoncini con una mano, ma preferisce sparare più veloce di Lucky Luke e della sua ombra messi insieme, basta che si diletti nel tiro al bersaglio il più frequentemente possibile, non importa quale sia il bersaglio designato.
Ovviamente, non mancheranno i giocatori "tattici" che preferiranno un approccio più silenzioso e subdolo come, ad esempio, interrompere l’afflusso di soldi e armi alle gang. Nel caso venga adottata questa tattica, i risultati sarebbero visibili poco dopo, con una netta diminuzione della potenza di fuoco da parte dei criminali appartenenti alle gang; ovviamente, se oltre a questa trovata strategica il giocatore è in grado di sparare con abilità, sarà un bel "festino". Tale meccanismo di potenziamento sarà applicato anche alle varie abilità secondarie come la guida. Infatti, per attraversare la città, si potranno usare le macchine "gentilmente prese in prestito"; tuttavia, solo dopo molte sessioni di guida saremo in grado di tagliare le curve con precisione chirurgica, cosa che porterà il giocatore a guidare il più spesso possibile, anche con i mezzi forniti dall’Agenzia (cha spaziano dai razzi a quattro ruote ai SUV adatti a sfondare di tutto).
Avremo, inoltre, la possibilità di osservare i comportamenti della gang e agire di conseguenza: la gang, che anziché usare armi usa degli armadi a quattro ante dal pugno facile, sarà infatti inerme ad un esperto cecchino che scardina tali pezzi d’arredamento da sopra un tetto. Insomma, la libertà non sarà solo nel poter girare liberamente, ma anche nel poter agire, cosa che manderà in brodo di giuggiole moltissimi appassionati del genere e non solo.
… i duri cominciano a collaborare!
Una novità non indifferente, per questo genere di giochi, sta nella possibilità di cooperare in Live. Infatti, in Crackdown potremo giocare con un amico in Live, facilitandoci a vicenda la vita (oltre che allungandocela). Possiamo supporre che, non avendo lo schermo diviso, potremmo anche, in teoria, andare ognuno per i fatti suoi, cosa che renderebbe il gioco estremamente interessante e divertente, ma tale supposizione non è ancora stata confermata e forse non lo sarà mai.
Fumetti nel mirino
Solo una persona come David Jones, responsabile della creazione di GTA e proprietario di una Lamborghini viola, poteva creare un gioco dalla grafica "fumettosa" nonostante le potenzialità offerte dalla next-gen. Bisogna dire che, anche se sembra fumettosa, riesce comunque a dare perfettamente l’impressione di un ambiente a tre dimensioni. In effetti, ripensandoci, chiamare fumettosa la grafica di Crackdown sarebbe semplicistico. Ciò non accadrebbe, invece, se la definissimo "sgargiante"; Crackdown, dalle immagini e dai filmati a nostra disposizione, appare un mondo colorato e vario, dove ogni quartiere ha il suo stile (che ovviamente, in un certo senso, coinciderà con quello della gang presente).
Commento Finale
Anche se qualcuno considererà questo gioco una valida alternativa per ingannare l’attesa di GTA IV, va detto cheCrackdown, il cui arrivo sugli scaffali è previsto per il prossimo autunno, è molto diverso dal giocoRockstar e anche molto più intrigante sotto certi aspetti. Una miriade di possibilità annunciate, una grafica che incuriosisce e la consapevolezza che giocare a GTA: San Andreas non allevierà l’attesa, rendono il nuovo lavoro di Jones e della Real Time Worlds molto atteso, sicuri del fatto che saranno botte da orbi… in nome della legge ovviamente!
Commenta l’articolo nel nostro Forum