Titolo: The Darkness
Genere: Action / Adventure
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Starbreeze Studios
Publisher: 2K Games
Data di uscita: 2006

Galleria Immagini

 

Prima Perfect Dark Zero, poi Alone in The Dark e ora The Darkness. Sono tempi bui per la console Microsoft… tanto meglio!

Le tenebre non cantano… uccidono

Bisogna dire che le immagini ed i precedenti fumettistici di questo videogioco mettono parecchio in soggezione e attirano gli amanti degli horror e degli FPS. Infatti il carisma c’è tutto, eccome!

Prima di essere videogioco, The Darkness è un fumetto ideato da Garth Ennis e disegnato da Marc Silvestri, che si è addirittura meritato il titolo come miglior fumetto nel 1997.
Come nel fumetto, anche nel videogioco sarà narrata la storia di Jacky Estacado, un killer mafioso molto abile nel suo lavoro e molto contento di ciò che è. Arrivato all’età di ventun anni, Jacky riceve un’amara sorpresa: le tenebre. Al suo ventunesimo compleanno, infatti, scopre di avere dei poteri particolari direttamente legati al buio, che lo rendono, per così dire, “particolare”. Così, Estacado diventa anche Darkness, un’essere posseduto dal buio in grado di utilizzare l’energia oscura esistente sul mondo già da prima della comparsa dell’uomo. Viene quasi subito contattato dalla Confraternita delle Tenebre, che lo addestra e gli insegna ad utilizzare i suoi immensi poteri; Jacky, però, si rende conto di una cosa: i suoi poteri risultano molto utili durante l’orario di lavoro. In questo modo riesce a convivere con i suoi poteri (e tentacoli annessi che gli spuntano dal corpo) ottenendo in cambio un grandissimo potere potenzialmente omicida, che lo rende letale al massimo. Tutto sembra filar via liscio come l’olio se non fosse per la legge degli opposti… : si attraggono.
Così Darkness viene a sapere dell’esistenza di Angelus, un essere con poteri simili ai suoi, ma che lavora per il bene e che quindi lo sta cercando per porre fine alla sua opera blasfema e pericolosa.

Al comando delle tenebre

Il videogioco vero e proprio inizia dal punto in cui Darkness si rende conto di essere braccato, iniziando la sua fuga che si trasformerà in una vera carneficina a spese delle entità del bene, che si vedranno preda delle sue abilità da sicario e demone.
Sviluppato dalla Starbreeze, conosciuta per l’ottimo The Chronicles of Riddik, The Darkness unisce diversi generi e inserisce alcune novità interessanti. Per quanto riguarda la commistione dei generi, The Darkness prende un po’ dagli stealth, basandosi molto sull’utilizzo a proprio vantaggio di luci ed ombre, e sulla libertà derivante dai giochi di ruolo. Ovviamente non saremo liberi come in Oblivion o Final Fantasy ma nemmeno vincolati ad un unico percorso come Doom III o Quake IV. Sopra ogni sfumatura della giocabilità si staglia l’anima da FPS dovuta anche alla visuale in prima persona.
Per quanto riguarda il mondo in cui gireremo durante la storia, si tratta di un mondo diverso perché visto con gli occhi di un demone; durante gli scontri o le perlustrazioni, il nostro personaggio non vedrà le cose in maniera superficiale, ma potrà contare sulla sua vista da demone che gli permetterà di distinguere le persone normali da quelle possedute, facilitandogli il compito di assorbire la loro “essenza” per ricaricare i poteri oscuri.
Nel momento dell’azione bisognerà coordinare la mira, i poteri ed il cervello. Questi tre elementi saranno infatti l’unico supporto contro un nemico in netta superiorità numerica. Ovviamente, essendo un demone, si avrà qualche piccolo vantaggio rispetto alla SWAT, ma ciò non permetterà al giocatore di comportarsi da “divinità” e spuntare in mezzo ai nemici seminando morte e chaos. Quando sbucheremo da un vicolo e ci renderemo conto che la piazza davanti a noi è gremita di forze dell’ordine, si apriranno varie possibilità: potremo agire in maniera silenziosa ed eliminare più nemici possibile prima di dar voce agli uzi in mano. Oppure potremo sbucare dal vicolo sparando con i mitragliatori e impalando gli agenti più vicini con i nostri tentacoli; o, ancora, potremo far apparire un buco nero che risucchierà i malcapitati chi sa dove, permettendo alle teste demoniache che ci spuntano dalla schiena di finire il lavoro con i superstiti… insomma, anche in combattimento la liberà d’azione non verrà meno.

Altra particolarità del gioco: i Darklings. Grazie ai nostri poteri oscuri, attaccando una persona saremo in grado di estrarre da essa l’essenza per la creazione dei Darklings, piccoli esseri demoniaci che avranno abilità differenti in base alla persona d’origine. Alcuni saranno in grado di agire come perfetti sicari, mentre altri saranno dei demoni da “sfondamento”, tutto sta nell’assorbirli e gestirli nella maniera più opportuna.

La creazione del buio

Grazie alle immagini disponibili possiamo renderci conto delle enormi potenzialità grafiche di questo gioco. Infatti si può notare un realismo sorprendente che, unito ad una buona scenografia e ad una storia carismatica, rendono questo titolo molto “next-gen” sotto tanti aspetti.
Per avere un metro di paragone, basti pensare che questa grafica supporterà un piccolo mondo dove noi saremo in grado di parlare con le persone presenti per scoprire se sono possedute o semplicemente per ricavarne informazioni utili ai fini di gioco. Certamente non sarà esteso come Oblivion, ma, per essere un FPS, il rapporto libertà/grafica, con cui ormai sono visti molti giochi a giocabilità aperta, è ottimo; insomma, tra trucchi grafici di ultima generazione (spicca prepotentemente il normal-mapping) e calcolo in tempo reale di luci ed ombre in maniera straordinaria, The Darkness si presenta come un gioco completamente next-gen, anche se, ovviamente, essendo ancora ad un anno dalla sua pubblicazione, manca di quel senso di completezza proprio dei giochi mostrati alla famosa fiera losangeliana (E3).

Commento Finale

Fino a pochi giorni fa si sapeva molto poco di questo gioco, tanto che in alcuni periodi era facile dimenticarsene; ora, grazie all’E3, la data d’uscita di The Darkness inizia a mostrarsi in maniera più completa e grazie alle sue potenzialità non c’è da dubitare che, in breve tempo, saremo tutti impazienti di mettere le mani su questo titolo.

Commenta l’articolo nel nostro Forum

Potrebbe interessarti anche...