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Perché il CEO Yoichi Wada ha lasciato Square Enix?

di • 26 marzo 2013 • Videogames, inc.Commenti (0)783

Dopo Electronic Arts e John Riccitiello, anche Square Enix e Yoichi Wada pagano il loro dazio alla crisi finanziaria e creativa dell’industria videoludica: il CEO della compagnia giapponese si è dimesso questa mattina, a seguito delle “perdite straordinarie” annunciate per la chiusura dell’anno fiscale fissata al 31 marzo.

Finanza e creatività, ne abbiamo già discusso, vanno a braccetto al giorno d’oggi e soprattutto nel campo dei videogiochi. Questa “collaborazione” ha però stentato a decollare in casa Square Enix, dove non si è saputo leggere il cambiamento – eccezion fatta per una brillante apertura all’Occidente con l’acquisizione di Eidos – di un mondo che ti chiede almeno un blockbuster, inteso in termini di vendite, all’anno. Il publisher ha proseguito la sua passeggiata sulla testarda (anche apprezzabile se ben gestita) strada del “quando è pronto”, esordendo tardissimo con un Final Fantasy XIII sottotono e affannandosi negli ultimi tempi con dei seguiti pasticciati.

È chiaro che, al di là dell’ovvia svolta multipiattaforma, la Square prettamente nipponica ha fallito sotto ogni punto di vista in questo ciclo di console, tentando di cambiare pagina già un annetto fa e puntando la next-gen con il Luminous Engine; riproposto, quest’ultimo, pari pari al PlayStation Meeting 2013 in cui tutti, ma proprio tutti, avevano invece portato delle tech demo inedite se non dei titoli belli e pronti. Un altro errore cui non si è potuto riparare nemmeno con un “all’E3 2013 annunceremo un nuovo Final Fantasy”, probabilmente Versus XIII evolutosi in Final Fantasy XV, a chiusura di un altro capitolo fallimentare quale l’ambiziosa Fabula Nova.

Anche in Occidente, però, le scelte non sono state tra le più oculate. Penso ad un Hitman: Absolution arrivato troppo tardi, praticamente al termine della generazione dopo un Blood Money cross-gen che l’aveva inaugurata, e seguito che più in sordina non si poteva dalla riedizione in HD della prima trilogia. Da questo punto di vista, almeno, c’è da ben sperare: Eidos Montreal, lo stesso team di Deus Ex: Human Revolution e Thief, potrebbe presto occuparsi anche della prossima avventura dell’Agente 47.

L'impressione è che Square Enix faccia fatica a sfruttare il suo stesso potenziale

Il principale candidato alla successione di Wada, l’uomo che sul palco dell’E3 2008 presentò il primo Final Fantasy su Xbox, è il fidato Yosuke Matsuda: una scelta di continuità che chissà non venga percorsa anche da Electronic Arts. A lui, in caso di elezione, l’augurio e l’incarico di tornare a fare bene con il grande potenziale di Square Enix.

Con una strategia meno schizofrenica per Final Fantasy e l’avvicinamento alla mentalità di Rockstar Games piuttosto che a quella di Ubisoft, il futuro potrebbe ancora essere radioso.

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