Anteprima – Mass Effect (Xbox 360)

di • 9 gennaio 2006 • AnteprimaCommenti (0)479

Titolo: Mass Effect
Genere: RPG
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: BioWare
Publisher: N.C
Data di uscita: 2006

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BG, NWN, SW:KOTOR, JE…per coloro che se lo chiedessero, no, non mi si è rotta la tastiera nel tentativo di battere il mio record a Pac-Man: ho semplicemente usato acronimi per 4 "piccoli" giochi: Baldur’s Gate, Neverwinter Nights, Star Wars: Knights Of The Old Republic e Jade Empire. Cosa hanno in comune questi giochi? E’ facile: sono 4 giochi di ruolo, sono 4 capolavori nel loro genere, sono 4 "storie" magnifiche e sono (soprattutto) quattro giochi delle BIOWARE.

Ora, ci si potrebbe domandare: "perché dedicare tutta questa prefazione ad una software house?". Perché elencare 4 ottimi giochi che tutto sommato sono oramai un po’ datati? Perché scrivere così tante volte il numero 4…4…4…4 (notare le 4 ripetizioni)? Beh, perché saranno ben presto 5, anzi 7. Bioware, questa volta, prova veramente a…

…causare un "Effetto di Massa"
Perseverando nell’idea di voler abbandonare lidi sicuri, ma di altrui proprietà (Dungeons&Dragons e Star Wars) in modo da dedicarsi esclusivamente allo sviluppo di proprietà intellettuali proprie, Bioware ha annunciato il suo secondo gioco esclusivo per console (Jade Empire è stato il primo, sempre su Xbox) ambientato in un Universo totalmente originale. Il suo titolo? Mass Effect.

Per prima cosa bisogna sottolineare che, come nel caso di Jade Empire, il gioco sarà una esclusiva di Xbox(360 in questo caso) e, se da un lato questo potrebbe essere visto come una nota negativa dagli attuali possessori di Xbox, bisogna ammettere che, poter contare su un gioco senza compromessi hardware dovuti ad un suo sviluppo anche per l’attuale generazione è (almeno per me) un sollievo, in quanto i programmatori potranno sfruttare al massimo l’architettura multi-core della Xbox 360.

Ma parliamo ora del gioco in sé. Alla Bioware sembrano avere le idee molto chiare su ciò che vogliono ottenere: "l’esperienza definitiva per quanto riguarda la fantascienza". Sebbene questi toni trionfalistici non si addicano molto ad un’azienda che debba ancora finire di sviluppare il suo prodotto (mancano circa 12-18 mesi all’uscita), mi sento di perdonare un’affermazione di questo genere (almeno per ora!) e di prenderne i contenuti. Avremo, quindi, a che fare con un RPG ambientato in un futuro (nel 23° secolo per l’esattezza) in cui l’umanità (…e non solo lei…) è riuscita a creare una A.I. (n.d.r. Intelligenza Artificiale) superiore (…ma perché si cade sempre, ma dico sempre, nello stesso errore?…), talmente superiore da sviluppare una sua società e delle sue abilità peculiari (…e fin qui, tutto bene…), talmente superiore da non poter più sopportare la vista di noi poveri esseri umani (…ecco lo sapevo…) e, naturalmente, così superiore da volersi accollare sulle spalle il dovere/piacere di liberare l’universo dall’umanità intera. Naturalmente la storia e l’universo stesso saranno molto più complicati e sfaccettati di quanto banalizzato nella mia breve descrizione del "concept"; ma il punto centrale rimarrà uno solo: la sfida tra uomo e macchina, tra natura ed artificio.

L’azione avverrà totalmente in tempo reale, in modo da poter permettere l’esistenza di una galassia realmente vivente, una galassia che possa reagire alle decisioni che il giocatore si troverà a prendere durante le missioni. In più di un’intervista, rappresentanti Bioware hanno cercato di creare un collegamento tra quest’estrema reattività dell’ambiente e delle società circostanti, il giocatore ed il titolo del gioco: sebbene un riferimento possa pur esistere, sono più propenso a pensare che "Mass Effect" celi molto più di quello che ci vogliano far pensare.

Il gioco inizierà con noi al comando di un potentissimo vascello militare terrestre ed in particolare al comando di una task-force chiamata a risolvere un problema (creato da un ex-commilitone) su un pianeta. Questo sarà l’inizio di una serie infinita di eventi che ci farà capire che ciò che bolle in pentola è ben più di quello che ci vogliono far credere i nostri "superiori". Nella ricerca della verità sarà possibile esplorare un numero molto vasto di pianeti, alcuni riconducibili alla storia principale, altri totalmente fuori (ma tutti esplorabili e pieni di avventure) ed ancora altri collegati al 2° e 3° capitolo della trilogia; sarà, inotre, possibile (anzi probabilissimo) incontrare diverse razze, alcune più evolute di noi, altre meno, alcune amichevoli, altre no.

Per quanto riguarda la grafica si sa che Bioware ha comprato i diritti dell’Unreal Engine 3.0, e guardando il trailer di "Mass Effect" si può dire (o almeno sperare) che abbiano già capito come usarlo al meglio. Il personaggio principale sarà completamente "editabile" all’inizio del gioco, ma, grazie a texture realistiche e tecniche di motion-capture (attraverso cui, tra l’altro, tutti i personaggi saranno mossi), il risultato finale sarà sempre una persona praticamente reale.

Infine il game-play. I combattimenti si svolgeranno in tempo reale (come tutto il gioco del resto), ma alla Bioware promettono che non si perderà il senso dell’RPG: ci saranno scelte da fare, decisioni da prendere e strategie da adottare anche durante un semplice combattimento (ad esempio sarà meglio attaccare di forza bruta o organizzare una strategia con i nostri uomini?).

Commento Finale
Non si può non essere entusiasti di un titolo come questo. Mass Effect rappresenta il primo capitolo di una trilogia che promette di rivoluzionare la concezione di RPG ambientato nel futuro (neanche tanto lontano): un universo totalmente esplorabile, azione in tempo reale e uso dell’Unreal Engine 3.0. Le uniche mie perplessità? Due: la semplice esistenza delle biotecnologie (che forniranno ai personaggi abilità straordinarie) basteranno a sopperire alla mancanza di spade e magie? I combattimenti in tempo reale saranno degni della parte RPG del gioco (sfruttando magari l’esperienza di Pandemic, nuovo partner di Bioware)? Per ora, l’unica cosa veramente certa è che il giocatore sarà, forse per la prima volta, il vero fautore della propria fortuna.

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