Titolo: Call of Duty 2: Big Red One
Genere: First Person Shooter
Piattaforma: Xbox
Sviluppatore: Treyarch
Publisher: Activision
Data di uscita: 18 Novembre 2005
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Dopo il successo on-line del primo capitolo su PC e successivamente la tiepida accoglienza su Xbox e PS2, Call of Duty ritorna a far parlare di sé con la sua seconda reincarnazione: Call of Duty 2: Big Red One. Il titolo uscirà prima su console e più avanti su computer, tutti con il pieno supporto per la rete. Perché seppur vero che il primo gioco vantava una solida trama in single-player degna delle più note sceneggiature hollywoodiane, è altrettanto vero che il fulcro dell’azione stava nel tatticismo e nella strategia del multi-player. Ed è lì che a mio parere Call of Duty ha saputo entrare nell’Olimpo degli FPS tattici con la consolidata ambientazione della seconda guerra mondiale. Spieghiamo ora cosa bolle di nuovo in pentola!
Primo sguardo
Premettiamo subito che appena catapultati in trincea ci sembrerà tutto piuttosto familiare, e chi si è dilettato con COD su console o PC ritroverà i comandi e la schermata di gioco pressoché intatti. Pensando anche che lo story-mode è simile alla prima avventura, COD2 ci vuole dare l’idea di essere un’evoluzione del suo predecessore, approfondendo alcuni aspetti come la cooperazione tra i membri del nostro team attraverso una nuova I.A. e nuove animazioni, e grazie a nuove tecniche di copertura ambientale e manovre tattiche (affiancamento, accerchiamento ecc). Ci porterà ad essere al centro dell’azione come parte integrante di un meccanismo perfetto chiamato squadra. Inoltre si avrà la possibilità di udire le reazioni degli alleati agli eventi che si svolgono sul campo, tramite un sistema di comunicazione in tempo reale. Ma senza fare giri di parole, vediamo un po’ cosa ci aspetta nell’avventura singola (anche perché durante l’hands-on, ahimé, del multi-player nulla si è visto, anche se già si preannuncia raffinato per tutti i palati). Come membri della Fighting First "Big Red One", la più eroica e decorata squadra di fanteria dell’esercito americano, vivremo di persona la cruda realtà della guerra attraverso una varietà di missioni terrestri, aeree e marittime, che si dipaneranno, in Europa e in Africa, dalle distese desertiche della Tunisia e della Libia alle fiorenti, ma letali campagne dell’Italia, della Francia, del Belgio e della Germania. E naturalmente non potremmo svolgere il nostro compito senza le nostre inseparabili compagne di gioco, che non sono dame di compagnia, ma accurate e mortali armi per farci rispettare: ce ne saranno più di 36, che saranno francesi, italiane, tedesche e americane: tutte rigorosamente autentiche. Da ciò che ho osservato, mai un gioco ha avuto una così grande intensità cinematica che, oserei dire, ti prende dall’inizio alla fine, come un film di grande impatto. E questo può essere amato e ricercato, ma anche odiato ed osteggiato. Quel che è certo è che, vedere il cielo sconquassato dalle esplosioni, colmo di aerei che duellano e scuotono la terra con le loro bombe, è veramente suggestivo. E come in un film, potrei dirvi che sarete proiettati in ogni tipo di contesto bellico, svelarvi che sarete a comando di qualsiasi tipologia di veicolo per spazzare via le linee nemiche e che vedrete morire i vostri compagni con le pallottole che vi sfioreranno e non li potrete aiutare. Ma lo scoprirete da voi. Posso aggiungere che le città colme di macerie e di cadaveri sono solo la copertina di quello che incontrerete lungo il cammino, un cammino che già a livello intermedio si rivelerà non poco impegnativo, e soprattutto, nelle mappe più complesse, darà del filo da torcere un po’ a tutti. Anche in questo capitolo l’audio ha un ruolo importante e chi disporrà di un sistema 5.1 o più potrà godere degli effetti surround che lo coinvolgeranno totalmente sul campo di battaglia, con i fischi provocati dai proiettili provenienti da ogni direzione e l’effetto stordente delle granate che vi spaeserà per qualche secondo. E, per finire, sottolineo l’ottimo lavoro di doppiaggio svolto da professionisti del settore per rendere questo prodotto curato sotto ogni aspetto.
Impressioni
Parlando di nei ne identifico solo uno (perché questo gioco di difetti eclatanti non ne ha) che non ho voluto citare, cioè la grafica che, per quanto mi riguarda, ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Il primo CoD, quando uscì su PC, era degno di una grafica all’avanguardia e realistica, ma quando uscì su console, come accade di consueto, era ormai superata; oggi, coi nuovi traguardi raggiunti dalle schede video (anche quelle interne alle console), CoD2 si è presentato con una grafica che non si discosta poi di molto, per quantità di poligoni e qualità di texture, dal primo. E già si parla di una versione per computer molto più dettagliata. Questo può essere ovvio poiché PS2 ed Xbox stanno per essere sostituite nel ruolo di prime della classe e i PC sono sempre più potenti, ma ammetto di essermi aspettato qualcosa di più dai programmatori, soprattutto per quanto concerne la versione Xbox. Ma data la grande cura posta negli altri reparti, per un gioco dal taglio così cinematografico, posso garantirvi che Call of Duty 2: Big Red One è pronto per ripetere il successo del suo predecessore e stupirci con tanta azione, tattica e una buona dose di piombo. L’Asse e gli Alleati sono pronti a darsi battaglia ancora una volta. Appuntamento al 18 Novembre 2005, data di uscita del gioco!
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Si ringrazia Activision per la collaborazione