Finalmente è accaduto, almeno per chi lo attendeva da tempo: Ubisoft ha svelato – seppur parzialmente – il nuovo capitolo della serie Assassin’s Creed, che porterà il nome di Black Flag. Perché dico “almeno per chi lo attendeva”? Semplice, perché appena ho saputo dell’annuncio ho immediatamente alzato gli occhi al cielo e pensato “eccone un altro”.
La notizia era stata preceduta dalla diffusione su Internet di alcuni materiali riservati al marketing del titolo e visto l’artwork della copertina non è affatto rischioso a questo punto supporre che i rumor siano stati confermati e che la trama sarà incentrata sui pirati. Veniamo però al protagonista: pare proprio che il personaggio da interpretare sarà Edward Kenway, padre di Haytham Kenway, ovvero il primo personaggio giocabile di Assassin’s Creed III.
Edward viene descritto all’interno dei report pubblicati come un corsaro, assassino e – occasionalmente – anche un pirata. La storia sarà principalmente ambientata nei Caraibi ed i giocatori potranno viaggiare tra varie isole tra cui Giamaica, Cuba e le Bahamas. I dettagli, attualmente, sono ancora molto limitati ma l’idea di salpare sui mari e di trovarsi a viaggiare all’interno di nuovi scenari e paesaggi è sicuramente allettante, vista la voglia di provare qualcosa di nuovo.
È innegabile infatti che la serie di Assassin’s Creed sia amata da molti e che altrettanti aspettavano di poter mettere le mani su un nuovo capitolo, ma c’è da chiedersi cosa le stia accadendo. Non so voi, ma ho sempre più l’impressione che le software house cerchino di sfruttare un prodotto quanto più possibile, senza realmente innovarlo, fino allo stremo.
Probabilmente Assassin’s Creed IV: Black Flag sbancherà i botteghino solamente per il fatto di portare lo stesso nome dei titoli precedenti. Leggevo giusto un articolo di Paolo che mi ha fatto riflettere: ma Assassin’s Creed è il nuovo Pro Evolution Soccer? Chi apprezzi un minimo i giochi di calcio avrà sicuramente assistito all’ascesa di FIFA 13 a discapito di PES, ma perché questo? Konami contava troppo sul marchio e sull’idea che chiunque avrebbe acquistato il titolo – e ogni sua versione, anno dopo anno – a prescindere dai contenuti che, inesorabilmente, rimanevano pressoché invariati.
Ora pare che Ubisoft stia facendo la stessa cosa, ma i rischi sono alti e non mi è chiaro se anche loro se ne rendano conto. PES rimane uno dei giochi di calcio più amati e venduti, ma il suo successo non è affatto paragonabile a quello ottenuto su PS2, quando di alternative ce n’erano veramente poche. Lo stesso vale per Assassin’s Creed: cosa accadrà quando di innovazione ce ne sarà poca – o forse pochissima? I giocatori lo capiranno e rimarranno delusi, con ricadute sicuramente poco positive.
A questo punto forse sorge il dubbio che sarebbe stato meglio mettere la serie da parte per un po’ di tempo – anche solo un anno – per lavorare su qualcosa che potesse rinnovare, e innovare, il gameplay. Ormai le meccaniche del gameplay sono più o meno chiare a tutti, non sarebbe meglio introdurre qualcosa di sconosciuto? Probabilmente sì, e credo che molti siano d’accordo con me. Per mantenere alta la fama di una serie – amata poi quando lo è Assassin’s Creed – non è necessario che venga rilasciato un capitolo ogni anno, ma che proprio ogni capitolo sia qualcosa di cui parlare e dire: “cavolo, ma hai visto che hanno fatto? Bellissimo!“.
La sorpresa è davvero l’elemento carente, non c’è più nulla – o quasi – di cui essere stupiti. Basta guardare uno dei titoli precedenti e si può intuire con molta facilità tutte le meccaniche disponibili… non so per voi, ma dal mio punto di vista questo è un po’ una delusione.
Un esempio di ciò che è stato fatto di buono è la modalità multiplayer, introdotta per la prima volta su Brotherhood, e portata avanti con Revelations e Assassin’s Creed III. Molti risultavano inizialmente scettici sull’impatto che l’introduzione della componente multiplayer avrebbe avuto sulla serie, ma a questo punto è lecito definirla una mossa del tutto vincente, una “sorpresa” ben riuscita.
Se non altro, comunque, giocare ad Assassin’s Creed significa anche esplorare varie parti del mondo all’interno di periodi storici differenti ed anche con il nuovo capitolo Ubisoft ha confermato questo trend. Questo permette non solo di fare in modo che il gameplay vari, ma anche che gli scenari, uniti alla trama, riescano a coinvolgere il giocatore e a creare una sorta di empatia con i personaggi che incontrerà durante l’avventura.
Per quanto ne sappiamo ora sembra che Assassin’s Creed IV: Black Flag sia ancora in fase di test e che il rilascio avverrà non solo sulle attuali console, ma è possibile infatti che Ubisoft decida di portare il titolo anche sulle console di nuova generazione, ovvero PS4, Xbox 720 e Wii U. Ormai manca molto poco all’annuncio ufficiale – che verrà accompagnato il 4 marzo dal rilascio di un primo trailer che potrà dare ai fan un’idea di cosa potranno sperimentare in seguito all’arrivo sul mercato.
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