Tomb Raider

Tomb Raider e l’istinto di sopravvivenza

di • 14 gennaio 2013 • RecensioneCommenti (0)2731

A distanza di più di due anni dal suo annuncio, il nuovo gioco di Tomb Raider si appresta a fare il suo debutto per presentarci finalmente la nuova Lara Croft. Crystal Dynamics, sviluppatore responsabile di questo brand, ha da sempre espresso la sua intenzione di voler dedicare a Tomb Raider qualcosa del tutto nuovo: nasce così l’idea di un reboot della serie, un gioco che avrebbe raccontato la storia di Lara Croft a partire dalle sue origini.

Una scelta audace, ma che è riuscita a dirigere tutte le attenzioni dei fan della bella archeologa inglese su questo nuovo progetto, che porterà finalmente una bella ventata di aria fresca a una serie ormai data per persa. Vedremo una Lara Croft più giovane e inesperta di quella a cui siamo abituati, ma, soprattutto, vedremo una Lara più umana. 

Sopravvissuta a un terribile naufragio, Lara si ritroverà su un’isola sconosciuta, ricca di insidie che metteranno a dura prova la giovane avventuriera che in questa storia avrà 21 anni (personalmente non le abbiamo chiesto l’età, sarebbe maleducazione). Ma l’isola è solo apparentemente deserta, rivelando la presenza di altri sopravvissuti, con intenzioni tutt’altro che pacifiche. A questi bisogna aggiungere gli sciacalli presenti sull’isola, le creature selvagge che popolano la giungla e le tribù locali, a cui non vanno molto a genio i visitatori.

Sull’isola, Lara verrà temprata fisicamente e psicologicamente dai temibili ostacoli che incontrerà, accendendo in lei quel necessario istinto di sopravvivenza che spingerà la ragazza a compiere azioni finora mai neanche immaginate, tra cui uccidere.

Eppure all'agenzia di viaggi parlavano di un'isola deserta...

I produttori rivelano sin da subito la loro volontà nel dare al nuovo Tomb Raider un’impostazione più drammatica del solito, concentrandosi in particolare sul lato recitativo. A prestare le proprie movenze e voce alla nuova Lara Croft è l’attrice inglese Camilla Luddington, che è riuscita a superare le accurate selezioni di Crystal Dynamics. Da quanto visto finora nei trailer e nei video di The Final Hours, la Luddington sembra essere stata un’ottima scelta, facendo valere le proprie doti recitative e mettendo in mostra una sorprendente capacità di immedesimazione. Non sappiamo ancora se da tutto ciò verrà fuori una Lara Croft più carismatica dell’eroina che ha reso famosa questa serie, in tal caso non potremo fare altro che incoronarne il successo.

Il gioco si configura come un vero e proprio survival, a partire dalle battute iniziali. Lara, dopo essersi risvegliata sull’isola, partirà alla ricerca di acqua e cibo, quest’ultimo che potrà procurarsi solo con la caccia. Trovato per caso un arco (e con “per caso” intendiamo “sottratto a un cadavere appeso a un albero”), la nostra protagonista si avventurerà nei meandri dell’isola, cacciando la selvaggina locale e sperando di non diventare lei stessa preda di spietate belve fameliche.

Non siamo ancora sicuri sull’evoluzione che subirà questa componente all’interno del gioco, ma abbiamo qualche certezza in più sulle meccaniche action/adventure. Avanzando nel gioco sottrarremo agli sciacalli le prime armi da fuoco che ci torneranno utili nelle fasi più movimentate. Le coperture sono parte fondamentale di ogni sparatutto e qui sembrano fare bene il loro lavoro. La telecamera dinamica si adatterà ogni volta alle diverse situazioni in cui ci troveremo, con inquadrature movimentate durante i combattimenti ravvicinati e ampliamenti del campo visivo nelle esplorazioni degli scenari.

Proprio l’esplorazione giocherà un ruolo di primaria importanza in Tomb Raider, come del resto è stato per i suoi prequel. Per raggiungere specifici obiettivi, Lara sarà costretta spesso e volentieri a compiere percorsi alternativi, scalando nelle zone sviluppate verticalmente e incamminandosi in grotte e sentieri. Tuttavia la nostra bella eroina non potrà arrampicarsi dappertutto, di conseguenza dovremo trovare la collocazione dei punti ai quali potersi aggrappare. Se da un lato questa decisione limiterà la natura platform che da sempre ha contraddistinto i giochi della serie, tali limitazioni daranno al gioco un’impronta più realistica e adatta alle scelte adottate per il nuovo gameplay.

Perchè non ci sono ponti in queste dannate rovine!?

Il gioco include inoltre un sistema di esperienza che procederà a pari passo con la trama. Compiendo ogni sorta di azione, dal cacciare un cervo all’eliminare un’intera squadra di sciacalli, otterremo punti esperienza, di cui potremo servirci per permettere a Lara di acquisire nuove skill e per potenziare il nostro inventario, migliorando ad esempio la faretra per equipaggiare un maggior numero di frecce o perfezionando la fedele piccozza.

Finora abbiamo analizzato gran parte degli aspetti di Tomb Raider, che affronterà così nuovi generi introducendo un gameplay innovativo e fuori dagli schemi tradizionali. Tuttavia abbiamo tralasciato una novità recentemente annunciata da Square Enix e Crystal Dynamics: il multiplayer.

Un annuncio decisamente inaspettato che ha destato non poche preoccupazioni presso la comunità dei fan di Lara Croft. La modalità multigiocatore includerà due tipologie di partite: l’immancabile Deathmatch a squadre e Rescue. La prima è la classica partita senza esclusioni di colpi, in cui le due squadre si daranno battaglia finchè non sarà raggiunto il limite di uccisioni stabilito. La seconda è una sorta di “cerca e distruggi”, in cui la prima squadra rappresenta i sopravvissuti e la seconda gli sciacalli, che si contenderanno le risorse sparse nella mappa.

Come ogni modalità multiplayer non mancherà una vasta selezione di personaggi giocabili, tra i quali non figurerà Lara, e mappe di varia dimensione che nasconderanno nascondigli, trappole e quant’altro. Anche qui troveremo le stesse fasi platform della modalità singleplayer e i medesimi equipaggiamenti, tra cui l’onnipresente arco da tiro.

Il nuovo comparto multiplayer di Tomb Raider darà sicuramente al titolo un maggiore livello di rigiocabilità, offrendo un bonus a una modalità a giocatore singolo che sembra offrire molto più di quello che pensavamo. Ovviamente, bisogna vedere questa aggiunta con la speranza che non abbia ricadute sulla modalità principale, soprattutto in termini di longevità. Speriamo inoltre di non rimanere delusi dal coraggioso cammino intrapreso dai ragazzi di Crystal Dynamics, per il ritorno di una delle personalità più carismatiche dell’universo videoludico, quella della fantastica Lara Croft.


Sviluppato da Crystal Dynamics e pubblicato da Square Enix, Tomb Raider sarà disponibile dal 5 Marzo 2013, per PC, PS3 e Xbox 360.

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