Mortal Kombat: Un arrosto (finalmente) buono da mangiare

di • 17 giugno 2011 • RecensioneCommenti (0)1019

Fuoco, elettricità, ghiaccio, pugni, calci e tanto, tanto sangue. Sono gli elementi alla base della realizzazione ultima dei NetherRealm Studios, ai tempi (per chi – come me – ricorda i gettoni sprecati in sala) Midway, che ha gettato le basi della fortunata e inflazionata saga di Mortal Kombat, arrivata oggi alla sua nona rivisitazione. La prima prodotta ufficialmente dai “fratelli Warner” (Warner Bros.).

Comparso sugli scaffali intorno alla fine di aprile, Mortal Kombat basa le sue fondamenta sul motore Unreal 3 modificato e sfruttato in modo più che degno. L’engine è la solita certezza in quasi tutti i giochi che ne fanno uso, una carta di per se vincente che ha convinto sviluppatori e giocatori spesso schizzinosi ed esosi – rispettivamente – al suo utilizzo e al suo apprezzamento. Mortal Kombat IX ripropone tutti i combattenti che siamo siamo stati abituati a vedere nei precedenti capitoli, promettendo la piena soddisfazione del protagonista davanti al proprio televisore, grazie anche alla possibilità in futuro di scaricare DLC che propongono nuove fatality e nuovi personaggi non introdotti con la nascita del capitolo. Le modalità a vostra disposizione sono quelle “classiche”: potrete organizzare un combattimento rapido o decidere di percorrere la campagna utilizzando buona parte dei personaggi (16 sui 28 disponibili) o ancora di scalare la torre (Skalata, nel gioco, con la K volutamente inserita) degli avversari che vi separano dall’ultimo corpo a corpo con Shao Khan, con difficoltà sempre maggiore.

Tanto per non farsi mancare nulla, i ragazzi di NetherRealm hanno ben pensato di rivisitare e reintrodurre quattro piccole modalità di gioco precedentemente viste, che aiutano a spezzare “la prevedibilità” che un picchiaduro come il loro ci ha abituati a vivere: Test your strenght, Test your luck, Test your sight e Test your might, rispettivamente ideati per testare la vostra resistenza, la fortuna, la forza e i riflessi, in un susseguirsi di scenette horror appositamente montate per fare da sfondo a sfide rapide, che possano divertirvi ma che allo stesso tempo permettano di godere della tanta violenza tornata di moda nel titolo.

Già, a proposito di violenza. Mortal Kombat torna al “suo posto”, con una classificazione PEGI 18+, abbandonata in passato per cercare l’approvazione del popolo più ampio di videogiocatori, quelli occasionali, deludendo però aspettative e rispetto conquistati negli anni nei confronti di chi il picchiaduro lo vive come momento di sfogo/relax tra le mura di casa propria, dove l’unica cosa da distruggere sono le ossa virtuali dell’avversario, offline o online che sia! E parlando di multiplayer, anche Mortal Kombat IX propone la possibilità di sfidare combattenti di tutto il mondo tramite il proprio network di gioco, “travestiti da personaggio del torneo” in un’arena fatta di mosse rapide, fatality (anch’esse rispolverate alla grande) e combo a raggi X, novità di questo capitolo che permette di sfruttare l’energia raccolta sul campo per sferrare un attacco più complesso all’avversario, con un rallentamento dell’animazione che consentirà di spiare cosa stiamo frantumando nel corpo che ci è capitato sotto le mani.

Insomma, di carne al fuoco in questo MK ne trovate davvero tanta, per fortuna – dopo tante speranze andate in fumo – qui c’è decisamente più arrosto buono da mangiare!

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