Recensione – Fight Night Champion (Xbox 360)

di • 8 aprile 2011 • RecensioneCommenti (0)1114

Un tempo si diceva che narrare storie in un videogioco era superfluo (ok, qualcuno lo pensa ancora oggi) e per questo la storia aveva un ruolo di secondo piano. Nella scaletta delle cose da fare durante la produzione, veniva dopo tutto il resto. Sempre. Figurarsi, poi, nelle simulazioni sportive: qualcosa di impensabile. Negli anni, però, qualcosa è cambiato. Che io mi ricordi, il primo gioco sportivo a tentare un approccio di tipo narrativo – in sostituzione alla più classica modalità per singolo giocatore – fu Racing Evoluzione, titolo di casa Milestone (made in Italy, quindi). Lo ricordo come fosse ieri, perché per la prima volta mi appassionai davvero a un gioco di corse, portai a termine la storia (la "Carriera") quasi tutta d’un fiato. Ero io quel pilota che doveva arrivare al successo, e la cosa mi dava tanta adrenalina. Soltanto dopo, infatti, mi dedicai al resto, alle sfide con gli amici, ai record su pista, alle gare "usa e getta".

[img alt='Il pugile da battere nella modalità Champion è Ivan Drako. Cioè, è lui, dai!']/immagini/Articoli/category1505/picture114329.aspx[/img]

Perdonate la lunga introduzione, ma era necessaria, perché il nuovo Fight Night Champion mi ha fatto (ri)provare le stesse, identiche emozioni. Una simulazione di boxe si adatta bene a questo tipo di soluzione e in casa EA l’hanno capito, così hanno puntato tutto sulla modalità "Champion" che, guarda caso, fa anche da sottotitolo al prodotto, interrompendo una serie numerica arrivata l’anno scorso al quarto capitolo e che negli anni ha fatto del gioco Electronic Arts il miglior picchiaduro realistico disponibile sul mercato.

Questa quinta iterazione non è da meno, e ovviamente conferma tutto ciò che s’era visto nei due episodi già usciti su console HD: grafica pazzesca e fotorealistica (ricordate il terzo episodio al lancio delle nuove console? Beh, ancora meglio), audio semplicemente strepitoso (fatta eccezione per la telecronaca, ogni tanto ripetitiva, ma chi se ne frega), vasta scelta di combattenti (classici e attuali, ci sono anche Muhammad Alì e Mike Tyson) e sistema di controllo accessibile ma appagante, allo stesso tempo. Ecco, le abbiamo dette tutte. Ma dove Fight Night Champion eccelle è proprio nel mettere assieme tutto questo ben di Dio e a proporlo immediatamente (nel vero senso del termine) al giocatore attraverso la suddetta modalità "narrata". Ancor prima che compaia il consueto menù principale, vestirete i panni di André Bishop. Con lui, inizierete a seguire una trama di eventi che vi porterà, dopo una serie di incontri, a diventare il nuovo campione mondiale dei pesi massimi, passando attraverso scene filmate dal gusto cinematografico (i richiami a Rocky sono più che evidenti, il trainer di Bishop è identico al vecchietto che diceva "devi mangiare fulmini e cagare saette", un mito) e un soggiorno al fresco della prigione, da dove tutto – tra l’altro – avrà inizio: e poi via di flashback.

Paradosso: la storia in sé non è il punto forte della modalità (definirla scontata è dir poco). Ma il focus di tutto (per fortuna) sono gli incontri, influenzati – in modo piuttosto marcato – dall’andamento delle vicende narrate. Il risultato è davvero appagante, perché ogni incontro sarà un nuovo tassello della storia e sarete voi a viverlo in prima persona, a condurre le azioni del pugile sul ring per raggiungere gli obiettivi fissati di volta in volta, e ad adottare uno stile di combattimento diverso a seconda dell’avversario da fronteggiare. Tutto ciò, oltre a divertirvi parecchio, vi darà le basi per affrontare "da soli" il resto del gioco, dalla classica Carriera – dove potrete creare il vostro pugile personalizzato tramite il solito, fantastico editor (con tanto di possibilità di modificarne le skills e di effettuare allenamenti in palestra) – alle sfide online. Imparerete in fretta, tra l’altro, perché il sistema di controllo è ancor più accessibile rispetto a quello del predecessore: ad ogni angolazione della levetta destra corrisponde adesso una diversa tipologia di colpo.

Facciamola breve: è il gioco di boxe definitivo. Almeno per questa generazione.

 

                                                                                

9

/10

 

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