Recensione – Mindjack (Xbox 360)

di • 19 febbraio 2011 • RecensioneCommenti (0)898


Titolo: Mindjack
Genere: Sparatutto in terza persona
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Feel Plus
Publisher: Square Enix
Data di uscita: 21 gennaio 2011

Ho sempre distinto tra videogiochi e giochi. I primi possono talvolta tradire la funzione ludica in favore di altri aspetti che, come il comparto grafico, non contribuiscono a fornire un maggior divertimento, non sono ludus nel vero senso della parola. I secondi, invece, rispettano nel più profondo significato del termine ciò che realmente significa "divertimento"; perciò un gioco può non godere di visuali straordinarie o di musiche d’autore, ma di sicuro non verrà meno nella fase più goduriosa del prodotto.

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Quando gioco e videogioco diventano sinonimi, si assiste alla simbiosi più magica che l’industria possa mettere in scena. Non è il caso di Mindjack, purtroppo un titolo che raggiunge una stiracchiatissima sufficienza nei suoi concetti basilari ma che, passata la prima mezz’ora, si rivela semplicemente l’antitesi del mio incipit.

La trama, accennata nelle prime battute e sparata in medias res, non fa quanto nelle sue possibilità per lasciare che il giocatore si immedesimi in personaggi poco approfonditi e dal doppiaggio tutt’altro che convincente (solo in inglese, tra l’altro); questi regalano pochissime emozioni e, d’altronde, non hanno troppo da emozionarsi – le vicende di Mindjack, è questo il vero problema, sono incredibilmente lineari. Avete presente Final Fantasy XIII? Ecco, se sottrarrete l’atmosfera e l’epicità dell’unica, reale serie Square Enix, vi ritroverete con la produzione stentata e targata Feel Plus. Ossia un’avventura, chiamiamola così, che vi spingerà da A a B senza trasmettervi la benché minima emozione; un videogioco, insomma. Qualcosa di graficamente accettabile – nemmeno fino in fondo, causa frame-rate talvolta ballerino e aliasing a manetta, di ludicamente ben accessoriato (non manca un sistema di copertura appena decente e l’inventiva dell’hackeraggio mentale) ma, in definitiva, poco divertente. Pur introducendo elementi di gioco interessanti, quali il mindjacking di altri personaggi o persino di civili e la possibilità di entrare e uscire liberamente dalla co-op, il titolo manca dunque delle basi cui facevamo prima riferimento.

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Cercando una chiusura, senza volermi dilungare troppo sui superflui aspetti tecnici, posso ritenermi dispiaciuto per Feel Plus: una software house alla ricerca di trampolini di lancio non può uscirsene con titoli di questa portata. Titoli che, lo ripeto, non hanno nulla di particolarmente malvagio, ma nemmeno nulla di particolarmente positivo; e gli elementi che li compongono, anzi, sono in prevalenza della prima categoria. Ragion per cui, Mindjack è bocciato senza remora nella speranza che i tentativi, finora velleitari a dire il vero, di una Square Enix alla caccia del colpaccio a basso costo in Europa risultino più efficaci nel prossimo futuro.

                                                                               

4.5

/10

 

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