Recensione – Late Review: Singularity (Xbox 360)

di • 14 agosto 2010 • RecensioneCommenti (0)1021


Titolo: Singularity
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Raven Software
Publisher: Activision
Data di uscita: 25 Giugno 2010

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Sabato 14 Agosto: C’è chi osa troppo, rischiando di prendersi una brutta delusione ai "botteghini"; c’è chi, come Raven Software, scopiazza dai migliori della classe per finire il compitino. Senza lode, quella degli acquirenti, né infamia, quella dei recensori. Singularity sta nel mezzo, infatti, è decisamente democristiano, si presta con tranquillità agli usi – non troppo duraturi – che l’utente vuol farne. Peccato perché alcuni concorrenti, con trame e spunti ben peggiori, hanno ottenuto risultati di gran lunga superiori. Sarebbe utile correggere la rotta… Sempre che Activision voglia ancora scommettere sulla singolarità pluralista.


Le cospirazioni vanno e andranno sempre di moda. Romanzi, film e, non ultimi, videogiochi le hanno "sfruttate" per costruire trame più o meno credibili, lasciando poi all’utente il (talvolta ingrato) compito di giudicarle. Ed è l’eterna rivalità tra Stati Uniti e Russia ad aver spadroneggiato per molti anni nel settore dell’intrattenimento su base storica, forse perché la Guerra Fredda, nella sua incompiutezza, ha lasciato tantissimi interrogativi nelle generazioni ad essa successive; più della Seconda Guerra Mondiale, in effetti, che nell’ambito ludico è solitamente rappresentata come puro scontro campale piuttosto che luogo di intrighi e vicende ispirate.

Tra gli sviluppatori che con maggiore fantasia hanno saputo interpretare i tragici avvenimenti di cui sopra compare senza alcun dubbio Raven Software, autrice del discreto Wolfenstein e di Singularity; è questo il prodotto, nei negozi dal 25 Giugno per Xbox 360, PC e PS3, del quale ci apprestiamo a parlarvi. I servizi segreti americani hanno rilevato uno sciame di radiazioni provenienti dall’atollo di Katorga-12, un tempo usato, senza che nessun libro di Storia ne faccia menzione, per gli esperimenti sovietici sul potentissimo E-99; una sostanza, questa, ben più produttiva dell’uranio che avrebbe garantito la vittoria all’URSS nella corsa agli armamenti. Incurante dell’alta volatilità del nuovo elemento, Stalin investì molte risorse su di lui, fino all’incidente che causò la chiusura forzata dei laboratori sull’isola: l’esistenza degli scienziati e del loro lavoro fu completamente cancellata dal KGB. Il giocatore viene messo nei panni di Nate Renko, membro della squadra speciale che il governo a stelle e strisce ha deciso di inviare sul luogo: lo aspettano incredibili verità, mutanti e soldati avversi che porteranno alla scoperta di un dispositivo per il controllo del tempo con cui cambiare il corso degli eventi – non quello del prodotto, ahinoi – a suo vantaggio.

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Per quanto banale, la trama del titolo Activision sa affascinare, forte dell’atmosfera da mondo perduto e delle stesse meccaniche esplorate in Bioshock: Katorga-12 ha molto di Rapture, a partire dai marchingegni anni ’50 disseminati per la mappa di gioco e finendo con la personalizzazione dell’armamentario che, giocoforza, riporta alla mente il capolavoro 2K. Peccato perché, ispirandosi a molte produzioni concorrenti, tra cui Metro 2033 o Resistance ("artisticamente"), Singularity si impone agli occhi dell’utente più come scatolone di cliché ludici che come prima IP originale di Raven a dieci anni dall’uscita di Soldier of Fortune. Se un ricordo vi resterà dell’isola sovietica, dunque, sarà quello di (non troppo) sporadici bug e di una pessima calibrazione della difficoltà: ci è capitato di cadere più volte nelle texture delle ambientazioni, che venivano regolarmente riempite di soldati spediti per annientarci, e di sentirci impotenti di fronte a dozzine di nemici riversati in una manciata di metri quadri; non che c’abbia mai spaventato la sfida degli FPS, ma forse era il caso di lavorarci meglio e spalmarla in momenti successivi alle prime cinque-sei ore.

Senza allontanarci troppo dal terreno del comparto tecnico, passiamo ora al giudizio della grafica che l’Unreal Engine 3 è stato capace di sprigionare per le avventure di Nate Renko. L’abbiamo ricordato in precedenza, il design delle armi e dei livelli è a dir poco antiquato, segno che la softco. di Madison fa davvero fatica non solo a innovare, ma persino ad immettersi sui binari della nuova generazione. Il tentativo di trarre "ispirazione" dai maggiori concorrenti restituisce un titolo completo in ogni suo aspetto, dallo sviluppo dell’equipaggiamento al combattimento (quasi) melee, ma assolutamente privo di mordente sotto il profilo visivo: ne conseguono molti elementi delle location generati a infime risoluzioni, nemici – dall’intelligenza pressoché imbattibile, in certe situazioni – identici l’uno all’altro e una sensazione immanente di già visto che, volendo escludere il più o meno gustoso incipit, vi perseguiterà lungo gli scenari.

In parole povere, Singularity appartiene al passato, e forse anche Raven Software: difficile ipotizzare un sequel, o semplicemente un futuro migliore, a meno che non ci siano grosse rivoluzioni (grossi budget) in partenza da Activision.

Valutazione generale

Presentazione: 7.5
Menù tra S.T.A.L.K.E.R. e Metro 2033, chiaramente ispirati al modello di produzione sovietico che, era ora, inizia a influenzare le software house occidentali. Buoni i filmati "d’epoca".

Gameplay: 7
FPS senza pretese, Singularity inizia la sua impennata con l’utilizzo del TMD; un’impennata che, tuttavia, non modifica eccessivamente la giocabilità, anzi; in qualche caso, l’uso del tempo sembrerà una forzatura.

Grafica: 7
Unreal Engine 3. Senza lode né infamia. L’ambientazione sa di già visto ma è comunque gradevole.

Sonoro: 6.5
Tutto nella media, nessun particolare pare emergere dal comparto audio. Persino la colonna sonora sta molto sulle sue.

Longevità: 6.5
Abbastanza breve e non troppo intenso. Fortuna che c’è Xbox Live, penserete: sarà vero?

Multiplayer: 7.5
Piuttosto profondo, con la possibilità di partecipare delle sorti di due fazioni opposte… Il problema sta nella quantità di giocatori disponibili.

Voto complessivo: 7

Solitamente, gli esperimenti – così li chiamiamo, i titoli in uscita a Giugno – sono caratterizzati da un maggiore coraggio. Quello che è mancato, nonostante una trama dal buon avvio, a Singularity.


Introduzione a cura di Paolo Sirio.

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