Recensione – Lips: I love the 80′s (Xbox 360)

di • 1 giugno 2010 • RecensioneCommenti (0)970


Titolo: Lips: I love the 80′s
Genere: Rhythm game
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: iNiS Entertainment
Publisher: Microsoft Game Studios
Data di uscita: 02 Aprile 2010

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Ricordate con nostalgia gli anni ’80? Siete convinti che la televisione abbia ucciso il mito della radio? Proprio voi, dunque, sarete felici del lancio di Lips: I love the 80′s.

Senza lode né infamia, il prodotto vi metterà immediatamente avanti i 40 brani selezionabili per la performance, lasciandovi completa libertà ed evitando una modalità carriera posta a semplice giustificazione delle vostre doti canore, come avviene in altri titoli del genere. Questa omissione  consente sin da subito di inquadrare il gioco, tanto che sarà possibile divertirsi al massimo solo in presenza di amici che supportino il vostro "concerto fatto in casa". L’anima da party game è quindi evidente e viene potenziata anche dalla presenza di brani senza tempo, scelti fra i più famosi dell’epoca, in modo da permettere anche ai più grandi di avvicinarsi ad un genere ultimamente così inflazionato. David Bowie, Pat Benatar e The Police sono solo alcuni dei nomi illustri che avrete la possibilità di emulare e siamo convinti che, almeno per carisma, questo excursus musicale sia riuscito meglio degli altri, probabilmente anche grazie al valore aggiunto dalle tracce stesse.

[img alt='Un tuffo nel passato.']/immagini/Giochi/category1972/picture112148.aspx[/img]

Se non tutti i mali vengono per nuocere, anche questo ennesimo prodotto della serie commette l’errore di trascinarsi i problemi dei fratelli maggiori, proponendo una generale assenza di varietà che ben presto relegherà il titolo a semplice passatempo da parentela durante le feste natalizie. Come accennato sopra, l’assenza di una campagna principale è un fattore positivo che giova all’immediatezza del divertimento ma, dopo alcune partite, tenderà ad appesantire, a farvi sentire la mancanza di un qualcosa che dia un validi motivi per mettere alla prova le vostre corde vocali. A questo punto entrano in campo le modalità alternative che, poche di numero e prive di reale sostanza, non riescono a mescolare le carte in tavola strappandovi giusto un sorriso per via del loro accattivante aspetto da mini-game. Evitare di far esplodere una bomba o permettere a due innamorati di baciarsi può essere divertente per una buona mezz’ora di gioco, ma diventerà assolutamente irrilevante, ai fini dell’esperienza, immediatamente dopo.

Per godere appieno dell’offerta di Lips: I love the 80′s bisogna chiedersi cosa si cerca davvero da un prodotto del genere. La nicchia musicale aperta da iNiS può essere in parte ampliata grazie al Marketplace, e dunque abbiamo la possibilità di considerare questa ennesima iterazione del brand come un buon trampolino di lancio per i più grandicelli che, dopo un revival del loro periodo di vita preferito, potranno comprare brani un po’ più recenti per variare autonomamente la playlist. Se invece non avete intenzione di spendere ulteriori risorse nel download di tracce alternative, dovete considerare l’ipotesi di prendere il gioco solo per le vostre rimpatriate fra amici, dato che la natura del titolo richiede una buona conoscenza della finestra temporale proposta, e un’ottima pronuncia dell’inglese, anche perché in lista non sono incluse tracce italiane, contrariamente a quanto avveniva in passato. Qualora decideste di tentare la sorte in solitaria, sappiate che Lips è dotato anche di modalità cooperative online che tentano di sostituire le presenze fisiche dei vostri amici, così da espandere le possibilità di intrattenimento. Se in lista avete compagni desiderosi di mettere alla prova il vostro retaggio da rockstar, allora vale la pena cimentarsi in questa "avventura"; continuiamo però a consigliarvi una congrega di amici che rida ad ogni vostro errore, così da vivere in prima persona determinate emozioni.

[img alt='Gli anni 80 in musica.']/immagini/Giochi/category1972/picture112147.aspx[/img]

Snocciolate le fasi più interessanti di questo party game Microsoft, evitiamo volutamente di soffermarci a lungo sull’aspetto tecnico, dato che non possiamo parlare di un vero motore grafico che gestisca le situazioni di gioco. Lips ha un’interfaccia, rigorosamente a tema, accattivante e ben disegnata; le uniche sequenze grafiche in tre dimensioni si ritrovano nel video musicale "improvvisato" dalla CPU, il quale propone un serie di scene ad alto contenuto psichedelico, proprio per richiamare il classico look dei tempi d’oro di Grease. Come l’intera produzione, pure questa sezione visiva risulta gradevole alla vista, pur risultando ripetitiva e poco ispirata se analizzata da un punto di vista quantitativo.

In via definitiva, possiamo considerare Lips: I love the 80′s non solo un discreto prodotto destinato agli utenti nostalgici più "navigati", ma anche un buon punto di partenza per chi decidesse di avvicinarsi al genere, senza crearsi problemi per l’eventuale spesa di ulteriori risorse per l’acquisto di nuovi tracce, magari più moderne, così da variare l’offerta e spezzare l’ inevitabile ripetitività che sopraggiungerà dopo alcuni giorni. Dato l’attuale panorama del genere, Lips resta l’unica opzione per chi volesse evitare il più complesso Guitar Hero, svantaggiato dai costosi strumenti e dal nutrito numero di amici richiesti per godere appieno dell’opera.

Valutazione generale

Presentazione: 7
La playlist trasmette tutta l’essenza del clima anni ’80 mentre i menù necessiterebbero di una cura maggiore.

Gameplay: 7
La formula base del brand riesce a reggere ai colpi del tempo ma cade sotto il peso della nicchia in cui si colloca. Le modalità alternative non riescono a variare l’offerta e l’unica soluzione resta l’acquisto di ulteriori brani sul marketplace.

Grafica: 6.5
Lo stile anni 80 è immediatamente riconoscibile ma le uniche scene in 3D sono quelle presenti nei video musicali improvvisati dalla CPU. La scelta di utilizzare i video delle canzoni originali, durante la partita, contribuisce a rendere anonima l’esperienza.

Sonoro: 8.5
Dai Police ai Buggles ogni brano evoca un gran numero di emozioni indimenticabili. Il comparto audio di Lips è, ovviamente, la parte più riuscita e brillante del prodotto; chi non apprezza la musica di quel periodo?

Longevità: 6.5
La sola modalità carriera stanca velocemente e garantirà un gran numero di ore di divertimento solo in compagnia di un gruppo di amici. Le brevi modalità secondarie e la leaderboard xbox live contribuiscono in minima parte a risolvere il problema.

Multiplayer: 7.5
La modalità Versus e la cooperativa multiplayer costituiscono la spina dorsale del titolo che garantisce un’ottima dose di intrattenimento se condiviso con i propri amici.

Voto complessivo: 6.5

Lips: I love the 80′s è un prodotto di nicchia, destinato ai veri amanti degli anni d’oro della disco music. Se riuscite a soprassedere alle varie mancanze del prodotto, potrete allora godere di un ottimo trampolino di lancio per il mondo dei rhythm game.

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