Recensione – MotoGP 09/10 (Xbox 360)

di • 9 aprile 2010 • RecensioneCommenti (0)755


Titolo: MotoGP 09/10
Genere: Racing
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Monumental Games
Publisher: Capcom
Data di uscita: 19 marzo 2010

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A distanza di due anni, abbracciando un nuovo team di sviluppo, Capcom si riaffaccia sul mondo delle corse con risultati paragonabili a un non certo oculato setup dell’assetto di un bolide da pista. Molteplici scelte realizzative e magagne tecniche penalizzano un titolo che, almeno in teoria,  avrebbe dovuto avere il suo perché.

Nonostante una migliore resa grafica rispetto alla precedente incarnazione, il risultato a schermo è ancora lungi da quegli standard visivi ai quali le attuali produzioni corsaiole a quattro ruote hanno ormai abituato le schiere di appassionati di sfide motoristiche virtuali; il senso di velocità percepito è forte ma le texture appaiono nel complesso sfocate e poco dettagliate, specie quelle relative ai modelli poligonali dei piloti.
[img alt='I fenomeni atmosferici influenzeranno, come al solito, le prestazioni delle nostre moto.']/immagini/Giochi/category1960/picture111499.aspx[/img]
Il titolo rimane comunque forte di un’impostazione longeva e variegata della modalità carriera, grazie alla quale il videogiocatore vivrà l’esperienza dell’intero carrozzone a partire dalla categoria più anonima, quella che i commentatori radio-televisivi amano definire "classe cadetta" (125cc), fino a sfondare nel glorioso mondo popolato da gente quale Valentino Rossi e soci. Doveroso evidenziare, per gli amanti della simulazione, che nel passaggio di consegna tra l’italianissima Milestone, responsabile della precedente produzione, e la britannica Monumental Games è proprio la componente simulativa ad essere stata persa di vista. E’ palese come in MotoGp 09/10 sia davvero troppo difficile perdere il controllo del mezzo e finire letteralmente a gambe all’aria, al punto che spesso e volentieri sembrerà di essere di fronte a una rivisitazione in chiave tecnologicamente evoluta del classico coin-op Super HangOn. Come nel vetusto esemplare, per farsi strada tra il nugolo di partecipanti a un gran premio sarà sufficiente giocare di "sportellate" e sfruttare gli avversari sui fianchi come sostegni durante le evoluzioni più impegnative. Non possiamo assolutamente esimerci dall’esprimere gradimento per la scelta di proporre in un unico titolo due intere stagioni del campionato motociclistico: quella dell’anno scorso, inclusa nel supporto ottico del titolo, e quella che vedrà la luce nei prossimi giorni mediante un contenuto scaricabile (gratuito) in cui troveremo, oltre ai soliti aggiornamenti pilota/team, le nuove piste che, per la prima volta quest’anno, saranno incluse nel calendario ufficiale del campionato del mondo Moto GP. Le nostre prove su strada hanno tuttavia sottolineato quanto mal congeniati siano i controlli e la loro "mappatura" sul pad di Xbox 360. Penalizzante la scelta di assegnare un pulsante alla postura "sto rannicchiato dentro al cupolino", fondamentale per guadagnare utilissimi chilometri orari di velocità di punta, ma impossibile da mantenere nel caso in cui si voglia utilizzare il binomio cambio/frizione manuale; fortunatamente, il tutto risulta ovviabile tramite le opportune personalizzazioni.

MotoGp 09/10 mostra ulteriormente il fianco alle critiche sul fronte del comparto sonoro. Salvare quello che può somigliare (con molta fantasia) al rombo di un motore non può far scordare il miscuglio di suoni, tracce audio di stampo pseudo-elettronico e simil punk-rock che siamo stati contretti a sopportare durante l’intera sessione di test: slegate dal contesto, confusionarie e talvolta raccapriccianti. Di non meno effetto il doppiaggio dello speaker che ci ha guidati nei menu e nella varie fasi gioco; non abbiamo la sfacciataggine di pretendere seduto al nostro fianco Guido Meda ma, per favore, Capcom ci conceda almeno la grazia di sopprimere il tipo col microfono delle "macchinette a scontro"!

E’ vero: MotoGP 01/10 ha il merito di catapultare il giocatore nel colorato ottovolante delle corse su pista. Ma la sensazione è quella di essere seduti, più che su un comodo divano, su uno stretto e scomodo seggiolino di una giostrina di quartiere: "Altro giro! Altra corsa! Gettoni alla cassa!".

Valutazione generale

Presentazione: 6
Menu semplici dalle immediate funzionalità guidano l’utente soprattutto verso la personalizzazione dei comandi.

Gameplay: 7
Troppo arcade, ma non è detto sia un difetto. L’importante, però, è avere tra le mani due intere stagioni del campionato del mondo da poter disputare comodamente affondati nel nostro divano preferito.

Grafica: 6
Ottimo l’effetto velocità, scarne le texture dei modelli poligonali dei piloti; tutto il resto è ricoperto da una velo di "sfocatura".

Sonoro: 6
Varie le traccie audio ma i gusti di chi ha proposto la tracklist sono veramente barbari, appena sufficiente quello che dovrebbe assomigliare al rombo di un motore. Lapidate il tizio delle macchinette a scontro!

Longevità: 6
Diventare un famoso rider partendo dalla più infima delle figure di una misconosciuta scuderia 125cc vi terrà impegnati per un bel po’ di tempo.

Multiplayer: 6
Fino a 20 corridori contemporaneamente sullo stesso tracciato, pochissimo lag, pochissimi giocatori…

Voto complessivo: 6

Il saggio disse: "chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa ciò che perde, ma non sa ciò che trova!" La scarsa esperienza degli inglesini di Monumental Games grava come un macigno sul titolo Capcom, affossato dalle troppe leggerezze in fase di sviluppo e da un poco oculato confezionamento degli elementi di contorno. Gli assuefatti di motori troveranno nel titolo un buona occupazione per i momenti più uggiosi della giornata; gli altri cerchino rombanti emozioni in altri prodotti.

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