Recensione – Need for Speed: Shift (Xbox 360)

di • 11 ottobre 2009 • RecensioneCommenti (0)841

Titolo: Need for Speed: Shift
Genere: Corse
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Slightly Mad Studios
Publisher: Electronic Arts
Data di uscita: 17 Settembre 2009

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Partiamo subito con una domanda: un gioco di corse deve necessariamente andarsi a collocare all’interno di una delle due famose categorie, ovvero arcade e simulazione?
Evidentemente nessuno in Electronic Arts si è posto questo interrogativo. Need for Speed: Shift, nuovo arrivato di un franchise storicamente arcade, si presenta infatti come un titolo di stampo simulativo pur mantenendo intatte, o quasi, alcune peculiarità che hanno reso famosa la serie. Il risultato? Un titolo con forti crisi di personalità, che tuttavia riesce a tratti a farsi apprezzare e a regalare momenti di pura adrenalina.

[img alt='La sensazione di velocità, anche con veicoli non particolarmente veloci, è fantastica.']/immagini/Giochi/category1938/picture106964.aspx[/img]

Scoprire come ci riesce è semplice: basta osservare uno dei tanti trailer rilasciati da Electronic Arts negli ultimi mesi. O, meglio, provare la demo disponibile sul Marketplace di Xbox Live. Spettacolarità, realismo accentuato all’inverosimile (quasi un controsenso, ma capirete da soli cosa vogliamo dire), velocità. Questi gli elementi della facciata più brillante del titolo EA. Ma, ormai dovreste saperlo bene, non è tutto oro ciò che luccica. Siete avvisati.

I limiti del prodotto diventano evidenti dopo poche ore di gioco. Passata la foga per l’esaltante inizio, dove si viene catapultati al volante di una BMW per un giro di prova (le cui sorti andranno a decretare automaticamente il vostro stile di guida e il livello di difficoltà della Carriera), inizierete ad aver a che fare con i limiti di un gioco che, pur provandoci in modo evidente, non riesce a staccarsi dalla natura arcade della serie. Con le impostazioni di default, il controllo della vettura risulta poco preciso, a causa di una mal calibrata sensibilità dello sterzo che porterà l’automobile virtuale a comportarsi sempre in modo nervoso. Questo, contrapposto a una ricostruzione dal canto suo piuttosto verosimile delle leggi fisiche, porterà spesso a risultati frustranti. In poche parole: dovrete prenderci la mano. Ma ne varrà la pena?

Se ci riuscirete, sarete in grado di gareggiare a testa alta contro un’IA aggressiva e reattiva, lungi dal seguire il solito (tristemente famoso) binario predeterminato e in grado di sorprendervi, nel bene e nel male. Perché, lo noterete subito, gli avversari saranno agguerriti e senza scrupoli, sia tra di loro, sia quando si troveranno fianco a fianco con la vostra auto; buoni e pacati, invece, quando si allontaneranno, tant’è che non esiteranno a rallentare il passo per permettervi di raggiungerli e ricominciare quindi la battaglia. E’ un aspetto del titolo piuttosto curioso, questo. Un comportamento senz’altro inusuale per un’intelligenza artificiale, che si rende tuttavia necessario per una sana fruizione del titolo, data la sua particolare natura. Perché, diciamolo, uscire fuori strada al primo giro per colpa di un violento spintone del vostro inseguitore (cosa che capiterà molto spesso, per non dire sempre) e non poter recuperare, sarebbe stato a dir poco snervante. D’altro canto, però, è assai più snervante essere scaraventati fuori pista durante l’ultima tornata di una gara di resistenza: in questi casi, pur armandovi di buona volontà (e di tanta pazienza), difficilmente riuscirete a recuperare il passo, nonostante i velati "regalini" dell’IA, che nella fattispecie serviranno a poco.

[img alt='Una situazione tipo in Need for Speed: Shift. Resa ancor più spettacolare dalla bellissima visuale interna.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1938/picture106963.aspx[/img]

Nonostante le assurde circostanze che andranno a crearsi di gara in gara, Need for Speed: Shift sa comunque farsi apprezzare, complice anche una realizzazione grafica pulita e colorata, e a una visuale interna che, senza alcun dubbio, è la migliore mai realizzata. Alla fine, anche il sistema di controllo "poco socievole" cederà, come voi, al fascino del senso di velocità che il gioco è in grado di trasmettere. Roba che Forza Motorsport, in confronto, sembra andare in slow-motion.

La modalità carriera sarà in grado di tenervi occupati per settimane, a patto che vogliate spolparla fino al midollo: non è necessario, infatti, completare tutti gli eventi per procedere lungo i vari step che vi porteranno dritti al Tour Mondiale NFS, la competizione finale dove andrete a sfidare i migliori piloti del mondo. Questo a causa di un sistema di progressione basato su stelle, da collezionare di gara in gara raggiungendo diversi obiettivi, primari o secondari che siano, come far registrare il miglior tempo sul giro, effettuare una gara "pulita" (cosa che risulterà alquanto difficile) e così via. Gli eventi in cui competere, comunque, sono piuttosto limitati. Non tanto nel numero, quanto nella varietà e, soprattutto, nell’originalità: si va dalle gare classiche a quelle a tempo, dalle corse di resistenza alle gare drift (le più difficili!), fino ad arrivare alle battaglie, dove il gioco sceglierà per voi circuito e automobile e vi metterà a confronto con un’altro pilota in una gara testa a testa.

Quest’ultima modalità sarà selezionabile anche online, dove il gioco si è dimostrato molto divertente, sempre che troviate gente disposta a non sfruttare fino in fondo le peculiari caratteristiche di un sistema di rewarding volto a premiare la guida scorretta! I punti e le stelle guadagnati online andranno infatti a sommarsi a quelli collezionati nel single-player.

[img alt='Su una cosa siamo tutti in perfetto accordo: questa macchina è messa proprio male.']/immagini/Giochi/category1938/picture106965.aspx[/img]

Need for Speed: Shift è un gioco che segna un profondo cambiamento per la serie automobilistica di Electronic Arts. Un cambiamento senza dubbio necessario per tirar fuori il franchise dal pericoloso vortice che lo aveva inghiottito, quello della mediocrità, e che servirà – ne siamo certi – come solida base per i prossimi episodi. La strada imboccata è quella giusta, ma non è ancora chiaro quale sia la destinazione finale: arcade o simulazione?
Siamo comunque di fronte a un prodotto ben confezionato che, da amanti della velocità, sarete sicuramente in grado di apprezzare. Ma per qualcosa di più "serio", dovrete rivolgervi altrove. Che la Forza sia con voi: a buon intenditor…

Valutazione Generale

Presentazione: 7
Non certo il massimo dell’originalità: tutto ciò che troverete in Shift è già stato visto altrove. A parte i menu di rara piattezza.

Gameplay: 7.5
Incredibile la sensazione di velocità, particolare e poco convincente il sistema di controllo. Prendersi a sportellate con gli avversari, però, non è mai stato così divertente.

Grafica: 8.5
La visuale interna, non a caso scelta come visuale di default all’inizio della carriera, è la migliore mai realizzata in un racing-game: in una parola, coinvolgente. Per il resto, tutto nella media e decisamente gradevole alla vista.

Sonoro: 9
Vi consigliamo di abbassare il volume, o il rombo di quell’Audi frantumerà i vetri delle finestre.

Longevità: 7.5
Il parco auto è piuttosto limitato, ma la carriera ha parecchio da offrire. Delusione per le ridotte opzioni di tuning e personalizzazione dei veicoli.

Multiplayer: 7
Poche modalità online, ma il lag è totalmente assente. Giocare con piloti reali è sicuramente più interessante che sfidare un’IA bastarda ma generosa.

Voto Complessivo: 7.5

EA è riuscita a recuperare una serie ormai morta e sepolta. Adesso non resta che decidere cosa farle fare "da grande".

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