Recensione – Shellshock 2: Blood Trails (Xbox 360)

di • 9 marzo 2009 • RecensioneCommenti (0)865

Titolo: Shellshock 2: Blood Trails
Genere: Sparatutto
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Rebellion
Publisher: Eidos
Data di uscita:13 Febbraio 2009

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Ci dispiace sempre un po’ dover criticare duramente il lavoro di un team di sviluppo, ma quello che Rebellion propone con ShellShock 2: Blood Trails è veramente da censura, e non tanto per i contenuti del gioco.
Seguito del primo Shellshock realizzato da Guerrilla, questo prodotto vi farà vivere in prima persona la dura esperienza della guerra vietnamita, condita di tutti gli orrori narrati, si dice, dai marines tornati da quell’inferno. Protagonista della storia, nonché vostro alter-ego, è il soldato Nate che è chiamato a investigare sulla misteriosa scomparsa di un gruppo di marines e soprattutto su quel che sembrerebbe un terribile virus che manifesta, negli infetti (tra cui suo fratello), strani attacchi di follia che li trasforma in esseri molto simili a zombie.

[img alt='Una scena che si ripeterà spesso.']/immagini/Giochi/category1873/picture95196.aspx[/img]

Quando l’orrore è puramente videoludico

Shellshock 2 non innova. E non ci prova nemmeno. La struttura è praticamente quella classica per uno sparatutto in prima persona con qualche piccola aggiunta riscontrabile in scontri corpo a corpo gestiti da "Quick-Time Events", dove per avere la meglio bisognerà eseguire una determinata sequenza di pulsanti. Purtroppo, però, è tutto inutile. I vani tentativi di proporre un’esperienza gratificante vengono distrutti da un’insufficienza generale veramente imbarazzante per un prodotto del 2009. In primis, il gioco è colpito da un oceano di bug che, francamente, è difficile spiegarsi come siano potuti arrivare sani e salvi fino alla build finale. Inoltre, tutto quello che compone i dieci (cortissimi) livelli dell’avventura principale non solo suona di vecchio, ma soprattutto di vecchio fatto male.

[img alt='Uno dei momenti più... ehm... concitati del gioco']/immagini/Giochi/category1873/picture95194.aspx[/img]

Gli scontri a fuoco con i nemici sono quanto di più noioso e frustrante si possa immaginare. A parte la mancanza di una funzione di salto per il nostro personaggio, le sparatoie sono gestite tramite un pessimo sistema di respawn dei nemici che, molte volte, appariranno quasi dal nulla e in numero persino considerevole, lasciandovi praticamente stupefatti. Tuttavia, dopo la prima morte il puzzle dell’orrore realizzato da Rebellion prende forma. I nemici seguono, infatti, sempre gli stessi identici comportamenti. In tutta l’avventura non è mai successo che cambiassero tattica. L’ulteriore tassello che va a comporre l’opera è appunto rappresentato da un’intelligenza artificiale ai minimi storici: i "viet" riescono a uccidervi solo tramite sporchi trucchetti ideati dagli sviluppatori per rendere dura la vita al videogiocatore. Trucchi che, in effetti, riescono nel loro intento. Shellshock 2 è talmente frustante che passa la voglia di portarlo al termine.

Veder sbucare i nemici dal terreno o da quelle "fottute pareti" (cit.) toglie il gusto della sfida. Anche perchè i vostri compagni hanno una vita della durata media di cinquanta secondi. Si lasciano uccidere più che facilmente e, onestamente, non si riesce a capire a cosa mirino: esulterete dalla gioia quando uno di loro riuscirà a buttar giù un vietcong. Episodio piuttosto raro.

[img alt='Se volevano risollevare le sorti del titolo con la sua presenza, beh... non ci sono riusciti.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1873/picture95195.aspx[/img]

Aggiungete, a tutto ciò, una trama con spunti interessanti ma distrutta subito nelle prime due missioni. I dialoghi, oltre a essere scontati e banali, sembra utilizzino la volgarità al posto della punteggiatura. Ma a parte questo, non c’è un colpo di scena. La trama non decolla. Rimane ferma sulla pista e pure senza benzina, e lascia al giocatore un’assoluta indifferenza sul come potrebbero concludersi le vicende. Al massimo potrebbe essere interessante scoprire che fine farà il vostro alter-ego. Ma neanche tanto. Vi dovesse far pena, allora sì.

E il comparto tecnico? Sarebbe quasi improponibile sulla vecchia Xbox. Non aggiungiamo altro.

Valutazione Generale

Presentazione: 3
Copertina orrenda e menu scialbi.

Grafica: 3
Il tutto sembra appartenere alla scorsa generazione. E ci avrebbe inorridito anche lì.

Sonoro: 4
Troppo semplici gli effetti sonori. Sembrerà più di sparare al poligono di tiro che in Vietnam.

Giocabilità: 4
IA scarsissima e gameplay troppo classico. Frustrante.

Longevità: 3.5
I dieci livelli che compongono l’avventura durano pochissimo. La mancanza totale del multiplayer è un ulteriore peso negativo.

Multiplayer: n.d.
Appunto. Uno sparatutto nel 2009 che non sfrutti le potenzialità di Xbox Live lascia pensare.

Voto Complessivo: 3

Difficile spiegarsi come Rebellion sia potuta incappare in un tale orrore. Shellshock 2 è semplicemente un gioco da evitare a tutti i costi.

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