Recensione – Tomb Raider: Underworld – Beneath The Ashes (Xbox 360)

di • 6 marzo 2009 • RecensioneCommenti (0)777

Titolo: Tomb Raider: Underworld – Beneath The Ashes
Genere: Action/adventure
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Crystal Dynamics
Publisher: Eidos Interactive
Data di uscita: 24 Febbraio 2009
Costo: 800 Microsoft Points

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I contenuti scaricabili stanno ormai diventando una costante del panorama videoludico e, come testimoniano le recenti release, molti sviluppatori hanno deciso di cavalcare l’onda di tale successo. Tra questi vi è ovviamente Crystal Dynamics con la sua ultima fatica, Tomb Raider: Underworld. Nonostante l’ultima avventura di Lara Croft non abbia rappresentato la svolta che molti si aspettavano, la software house californiana è tornata alla carica con Beneath The Ashes, il primo dei due DLC previsti in esclusiva per l’utenza Microsoft. Cosa ci riserva quest’inedita avventura?

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Come molti di voi già sapranno, questa volta Lara non dovrà viaggiare per il mondo in cerca di manufatti, combattendo animali e nemici di ogni genere. No, questa volta l’azione si svolgerà in un posto ben diverso, lontano da quelle che sono le location più caratteristiche della serie e, più generalmente, degli action/adventure: una cantina. A questo punto molti di voi avranno probabilmente alzato gli occhi al cielo, chiedendosi il perché di tutto ciò; beh, se avete appena fatto quanto detto non perdete le speranze perché, fortunatamente, le cose non sono poi così male come sembrano. La magione Croft è ormai ridotta a un cumulo di ceneri, ma lo studio segreto del padre di Lara è ancora ‘agibile’; sfogliando le scartoffie contenute al suo interno, la bella protagonista si trova fra le mani un documento che parla di un mistico manufatto con cui è possibile creare i Thrall, per poi controllarli dopo aver pronunciato una singola parola… ma ovviamente non c’è traccia della parola. Prevedibile, no? Da questo momento in poi ha dunque inizio la ricerca della preziosa reliquia, una ricerca che porterà Lara a esplorare i sotterranei della magione, affrontando diverse insidie.

A differenza del gioco di base, Beneath The Ashes mostra una chiara propensione verso l’esplorazione – esaltando infatti l’importanza del rampino – e la risoluzione di svariati enigmi, rendendo le sporadiche fasi di combattimento un qualcosa di marginale e ‘di contorno’. Nel corso del gioco sarà dunque messa a dura prova la vostra prontezza di riflessi – in situazioni di gioco che ricordano molto le primissime incarnazioni della serie – ma purtroppo non può essere detto lo stesso per la vostra intelligenza nella risoluzione degli enigmi che vi sbarreranno la strada; nel documento del padre di Lara, sono infatti contenuti preziosi consigli per superare, senza troppi sforzi, qualsiasi ostacolo, limitando notevolmente qualunque stimolo. Se è innegabile che questo ‘problema’ possa essere aggirato semplicemente evitando di ricorrere al documento, è altrettanto vero che pochi saranno disposti a sprecare inutilmente il proprio tempo. In fin dei conti sarebbe come dover viaggiare verso una città sconosciuta, decidendo di buttare via la cartina al momento della partenza – perché qualcuno dovrebbe mai fare una cosa del genere? Tralasciando quest’aspetto Beneath The Ashes è comunque in grado di regalare qualche soddisfazione; come detto in precedenza le fasi di esplorazione ricoprono un ruolo fondamentale nell’economia di gioco e i combattimenti contro i nemici, quali ragni e pipistrelli, garantiscono una buona alternanza del ritmo del’avventura, intramezzando, con discreta efficacia, le diverse fasi di gioco.

In definitiva, alla luce di quanto proposto, Beneath The Ashes non è altro che un costoso, quanto breve, ‘more of the same‘, incapace di regalare alcuna soddisfazione se non ai veri appassionati della serie; con un po’ di padronanza dei comandi, dovreste infatti essere in grado di completare l’intera avventura in poco più di due ore. In un periodo in cui si susseguono DLC sempre più validi e ricchi (qualcuno ha detto The Lost and Damned?), questo contenuto scaricabile appare non solo povero di idee, ma data la sua evidente – e forse eccessiva – semplicità, anche poco stimolante. Il nostro consiglio? Conservate i vostri Microsoft Points in attesa di Lara’s Shadow, secondo DLC esclusivo, in uscita tra pochi giorni, nella speranza che vi possa regalare un’esperienza di gioco migliore.

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