Recensione – Race Pro (Xbox 360)

di • 6 marzo 2009 • RecensioneCommenti (0)1055

Titolo: Race Pro
Genere: Simulazione di guida
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: SimBin
Publisher: Atari
Data di uscita: 20 Febbraio 2009

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La prima volta non la dimentichi mai, è la più difficile, non sai con precisione a cosa andrai incontro. Ce l’ha detto l’istruttore di guida prima dell’esame; ce lo dimostra, non a caso, l’insolitamente novellina SimBin.

Al suo esordio su console, la software house di GTR, pubblicata da Atari, non esce da quel virtuoso percorso che le è valsa l’attuale fama, per una produzione che rispetta a pieno la tradizione del videogioco per Personal Computer: poco fumo (l’aspetto grafico non brilla) ma tanto arrosto (almeno nelle intenzioni).

Il primo impatto che Race Pro ci offre è pressoché lo stesso del già citato capolavoro solo-PC, emblema di una semplicità ricercata verso l’abolizione di fronzoli grafici e non, che nulla aggiungono, in fin dei conti, all’esperienza videoludica. Tutto ciò che il gioco ci permetterà di fare è elencato in poche righe su schermo, all’insegna del minimalismo: Gara singola, Modalità Carriera, Multiplayer, Campionato, Hot Seat, con cui giocare insieme a un amico in cooperativa o in competizione usufruendo di un solo pad (il futuro dello split screen?), Gara contro il cronometro, Prove Libere, Replay e una manciata di opzioni.

[img alt='Race Pro dispone della licenza ufficiale FIA WTCC e permette di scegliere tra oltre 46 modelli unici di automobili suddivise in 15 classi differenti per un totale di 350 variazioni']/immagini/Giochi/category1798/picture83286.aspx[/img]

La modalità carriera, cuore di ogni simulazione automobilistica che si rispetti, ruota intorno alla figura del pilota manager di sé stesso (l’utente): potremo, infatti, firmare contratti o sottoporci a provini in cambio di un taglio dei crediti da spendere (strano? In Race Pro bisogna pagare anziché essere pagati, per un contratto). Un sistema lineare, senza accenni particolari di storyline: qui si corre – è il messaggio che leggiamo tra le righe – gli amanti della narrazione possono rivolgersi altrove. I gruppi carriera – le sezioni in cui è suddivisa la modalità – vanno da A ad H per un totale di 33 contratti, dove otterremo punti in base alla nostra posizione finale; al termine di ciascun accordo, avremo crediti calcolati sui punti totali e sul livello di difficoltà. Vincendo le tre gare, riceveremo un’auto Trofeo che cambierà a seconda della difficoltà scelta per gareggiare: un bell’incentivo ad osare sempre di più.

[img alt='Qualche filtro in meno per i video di presentazione e qualcuno in piu per il gioco non sarebbe dispiaciuto.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1798/picture83289.aspx[/img]

Sul piano del gameplay, il (presunto) pezzo forte del titolo, non vi nascondiamo la nostra iniziale delusione per un sistema di guida che permette a tutti, fin dai primi giri, di restare facilmente in pista senza alcun aiuto (i classici ABS, controllo della trazione, traiettoria colorata possono essere disabilitati nei menù pre-gara). Non siamo certo per una sorta di aristocrazia videoludica ma, in breve, Race Pro è troppo facile. O, almeno, la difficoltà di tenere un mezzo entro i cordoli dipende molto dalla sua potenza e pochissimo dalle abilità del pilota: qualche chilometro in Mini, un gioco da ragazzi; le curve in Caterham diventano già più impegnative, nonostante le velocità non siano assai differenti. Non avrebbe guastato, in questo caso, un maggior equilibrio tra le forze in campo. La fase di personalizzazione delle componenti meccaniche è piuttosto ampia e rispecchia all’incirca tutte le modifiche che è attualmente possibile effettuare su una vettura da corsa; tuttavia, si ha di rado l’impressione che queste incidano davvero sulle prestazioni. L’intelligenza artificiale procede per gradi, specie nella Carriera, ma anche ai livelli di difficoltà maggiori, previo un certo rodaggio pad alla mano, si lascerà sconfiggere con facilità.

Gli sviluppatori svedesi ci hanno riservato alcune chicche nelle fasi di gara. La prima è una mappa della pista scelta visualizzabile durante i caricamenti, con tanto di punti cruciali del tracciato, i loro nomi e le marce da utilizzare: sembrerà di sentir parlare, per un attimo, il celebre Ivan Capelli. La seconda è la possibilità di far sparire, alla sola pressione del tasto destro, l’interfaccia grafica (contachilometri, classifiche e tempi) e di richiamare su schermo la sola nostra posizione col tasto Y. Da sottolineare, inoltre, la presenza di qualifiche (opzionali) prima della partenza, cosi che la griglia di partenza possa essere modificata dai tempi effettivi dei giocatori e non dall’arbitrio della CPU. Dettagli che, ancora una volta, confermano il forte indirizzo simulativo di un videogioco che fa della grafica un accessorio "non indispensabile".

Il reparto grafico di Race Pro è di ardua valutazione perché altalenante nella realizzazione degli ambienti, dei modelli poligonali e delle texture che li ricoprono. In media, per darvi un’idea più chiara di quanto dovreste aspettarvi, siamo parecchio al di sotto del diretto concorrente, Forza Motorsport 2 (2007); l’ultima produzione Simbin gode di bordopista ampi e ricchi di oggetti (tifosi e bandiere, per lo più), ma tutti riportati, come l’erba e il terriccio aldilà dei cordoli, a una definizione scialba, quasi old-gen. L’effetto è sfortunatamente favorito dalla pochezza dell’illuminazione che, ridotta all’osso, non copre per nulla le magagne del comparto (niente filtri, niente blur, anti-aliasing poco efficace) lasciato nudo e crudo. La visuale interna è adeguatamente proposta e, talvolta, sarà anche di aiuto per affrontare determinate situazioni (ad esempio, curve strette). Inoltre, i suddetti scorci di panorama seguono la regola del "vedere ma non toccare": sono, infatti, presenti le ormai antiquate barriere invisibili, quei muri contro cui ci si schianta inevitabilmente nell’atto di percorrere escursioni fuori pista in orizzontale. Da dimenticare.

[img alt='La visuale interna offre ancor piu realismo alle manovre di guida. Unica pecca, il volante è attratto al centro come da una calamita.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1798/picture83799.aspx[/img]

Ulteriori alti e bassi: a differenza del titolo Turn 10, Race Pro può vantare variabilità delle condizioni climatiche, tra sereno e pioggia, quest’ultima particolarmente piacevole per gli occhi. Il sistema di danneggiamento estetico risulta realistico fin quando i colpi ricevuti dall’auto sono pochi, dopodiché non si "vede" altro: il processo è sufficientemente credibile, pur non essendo in tempo reale e, se lo è, non lo mostra come voluto. Il danno meccanico, in caso di incidenti rilevanti, aggiunge invece una gradita quanto incalcolabile variabile di gioco.

L’audio del titolo SimBin riscatta in parte le pecche degli altri settori: ben distinguibili tra di loro, i rombi dei motori sono stati pregevolmente campionati nel corso di gare reali e sapranno coinvolgere gli utenti soprattutto nelle parti in rettilineo. Impeccabile la localizzazione dei testi, con didascalie chiare e un buon tutorial di introduzione alle modalità.

Valutazione Generale

Presentazione: 5.5
Voto figlio di una legittima scelta stilistica dello sviluppatore: il gioco comincia in pista, che importanza hanno i menù?… Un pensiero che mal si adegua alle abitudini consolare.

Grafica: 5.5
Modelli poligonali piuttosto poveri, ambientazioni (13 diverse tra loro) fedeli al reale ma rivestite di texture molto povere; è questo il quadro, poco illuminato, di un titolo che poteva concederci qualcosa in più.

Gameplay: 7.5
Inaspettatamente "facile": Forza 2 resta il punto di riferimento per il genere anche sul versante gameplay, ma ciò non toglie che Race Pro offra un discreto numero di variabili (danni meccanici ed estetici, gare sotto la pioggia) nonostante il profilo meno elitario del modello di guida.

Sonoro: 8
Eccellente il suono emesso dai motori, discreto quello ambientale. Niente musica al volante: distrae il conducente.

Longevità: 7.5
L’elevato numero di modalità colma il vuoto lasciato da una Carriera relativamente breve; da provare l’avvincente modalità Campionato, mentre online il titolo riceve sempre linfa nuova.

Multiplayer: 7.5
Innovativa la modalità Hot Seat che si propone di riscrivere le regole del multiplayer offline. Nessuna sorpresa dal versante Xbox Live dove il titolo fa il suo dovere senza particolari pecche.

Voto Complessivo: 6.8

Race Pro avrebbe dovuto rivolgersi a un pubblico piuttosto avvezzo alla simulazione, più di quanto fece, due anni fa, Forza Motorsport 2. Ciò non è accaduto: la prima esperienza di SimBin su Xbox 360 manca di coraggio e finisce per accodarsi alla concorrenza, pur mantenendo uno stile proprio (accettabile o meno) e presentando carenze grafiche su cui, anche nel 2009, avremmo volentieri chiuso un occhio in presenza di un gameplay più complesso.

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