f1-racestars

F1 Race Stars è diverso ma non migliore

di • 23 novembre 2012 • RecensioneCommenti (0)2096

Grande anno il 2012 per i kart racing: mentre la concorrenza sforna il modesto Little Big Planet Karting, in formato multipiattaforma ci sono SEGA con Sonic & All-Stars Racing Transformed da un lato e Codemasters con F1 Race Stars dall’altro.

Quest’ultimo, il protagonista dell’Opinione di oggi, è la seconda opera a portare il logo di Codemasters Racing, la “fazione” unicamente dedicata al suddetto genere della software house britannica, prima della classe nel genere dei racing arcade.

Una buona premessa per un titolo che è molto originale nell’incipit e coraggioso nell’approccio alle curve. Sfruttare la licenza FIA per un prodotto del genere è infatti un’idea più che simpatica, soprattutto se i protagonisti del mondiale di Formula 1 sono disegnati in modo caricaturale, con sorrisoni e caschi giganti. Un po’ meno felice la scelta di sostituire il sistema di gioco basato sulle classiche derapate col più affine KERS. Il motivo è ovvio – una monoposto di certo non sgomma di curva in curva, ma il risultato finale non convince. Andiamo quindi a vedere cosa si cela dietro la copertina super colorata di F1 Race Stars.

Voglio essere sincero e schietto: prima di inserire il disco nella mia vecchia e fidata Xbox 360, avevo delle aspettative non esageratamente alte, ma quantomeno aspettavo di potermi divertire, visto che a conti fatti c’è la F1 di mezzo. E invece no, perché non bastano l’originalità del setting e un arcobaleno di colori vomitati in faccia all’utente, ma ci vogliono anche una sana dose di velocità, scioltezza e power up differenti. Praticamente i tre problemi fondamentali della produzione Codemasters Racing. Come vi dicevo nell’incipit, quella degli sviluppatori inglesi è una vera è propria sfida: non inserire un sistema di derapate in un genere in cui sono la base del gameplay equivale a riscriverne le meccaniche e a stravolgerne i ritmi.

Il volto di Michael Schumacher (senza casco!) parla da solo

Loro erano consci dell’eventuale risultato e hanno preferito introdurre il KERS – sistema di recupero dell’energia cinetica attivabile lasciando il tasto d’accelerazione per poi tenerlo premuto fino alla fine della curva – sacrificando dunque la fluidità delle sterzate in favore di una rigidità generale, che influisce pure sul senso di velocità delle corse. Vi avevo accennato anche a l’originalità del setting e dei personaggi caricaturali: peccato che, una volta scelta la scuderia, il pilota e dato il via alla gara, tutti i contendenti siano uguali. Sì, proprio così: nessuno dei rider o monoposto a vostra disposizione avrà più abilità in frenata piuttosto che in accelerazione, figuriamoci se avranno qualche power-up specifico. Mi andrebbe proprio di non parlarne di questi power-up, una manciata di bolle colorate con effetti differenti derivati da Mario Kart, turbo a profusione e… basta.

Dovremo pur spendere qualche parola di conforto/incoraggiamento per questo racing. Sì, qualcosina di positivo si intravede: le piste, con solo undici nazioni all’appello, sono divertenti come poche, di un’inventiva rara e hanno colori sgargianti e saturatissimi. Ecco, per quanto riguarda il comparto grafico, non ho nulla di cui lamentarmi: tutto è al posto giusto, fluido quanto basta. Dicevamo, le piste sono uno spaccato dei luoghi che le ospitano, con musiche e location caratteristiche, una su tutte quella italiana con l’immancabile Colosseo. E ancora, un plauso al sistema di danni: un colpo per la perdita della velocità, un altro per veder sfuggire via la stabilità. Ma niente paura, c’è sempre il pit stop pronto a darvi una sistematina.

Parliamo infine delle modalità. Ce ne sono dalle più classiche (Prova a tempo, Evento Singolo), al multiplayer con svariate playlist da quattro giocatori in locale e dodici online, arrivando al punto cardine della produzione: la Carriera. Ventinove competizioni in giro per il mondo, composte da più gare, che spaziano dalle classiche corse a svariate sfide – ad eliminazione, quelle dove bisogna stare attenti al serbatoio, raccolta di trofei e via discorrendo. Un buon modo per farsi perdonare una resa non eccellente.

F1 Race Stars è un gioco di kart sufficiente, sorprendente dal punto di vista dell’originalità e del comparto grafico, deludente se lo si va ad analizzare nel dettaglio. E’ da ammirare il coraggio degli sviluppatori: non è da tutti insistere con delle scelte di design differenti dallo standard. Delle scelte che faranno spostare il target del gioco, purtroppo adatto solo agli appassionati sfegatati delle monoposto più veloci al mondo. Sarà per la prossima volta.


Sviluppato da Codemasters Racing e pubblicato da Codemasters, F1 Race Stars è disponibile per PC, PS3 e Xbox 360 dal 16 novembre.

Potrebbe interessarti anche...