Recensione – Tomb Raider: Underworld (Xbox 360)

di • 14 febbraio 2009 • RecensioneCommenti (0)916

Titolo: Tomb Raider: Underworld
Genere: Action/adventure
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Crystal Dynamics
Publisher: Eidos Interactive
Data di uscita: 21 Novembre 2008

Galleria immagini

L’obiettivo che i ragazzi di Crystal Dynamics si erano prefissati agli albori del progetto Underworld non era certo dei più semplici: riportare in auge uno dei franchise più noti e amati degli ultimi dieci anni, proponendo ancora una volta la bella Lara Croft come icona dell’action gaming contemporaneo. Dopo una serie di titoli sostanzialmente validi, minati però da una sostanziale mancanza d’innovazione, il pericolo era infatti quello che il titolo potesse dare una sensazione di ‘già visto’, rivelandosi incapace di attirare chiunque non fosse un vero e proprio appassionato della serie. Ora che è finalmente giunto il momento di riprendere il controllo di Lara Croft, potremo finalmente scoprire ciò che ci riserva il suo nuovo viaggio. Emozioni in vista o solita routine?

Looking for that special someone

Una casa in fiamme, una corsa contro il tempo e un amico che, per ragioni ancora sconosciute, cerca di uccidere Lara. Dopo questa breve introduzione, utile per familiarizzare con i comandi ed iniziare l’esperienza con il giusto coinvolgimento, ci ritroveremo nel bel mezzo del Mar Mediterraneo, poco prima di intraprendere la nostra nuova missione. Questa volta la bella Lara non avrà però come obiettivo quello di mettere le mani su misteriosi manufatti o preziose reliquie, bensì di trovare sua madre, ormai data per dispersa. Nel corso della storia, faranno inoltre il loro ritorno anche alcuni personaggi ben noti a tutti gli appassionati, ma per evitare di rovinarvi la sorpresa, lasceremo a voi il piacere di scoprire personalmente lo svolgersi degli eventi. Vi basti sapere che la struttura narrativa lascerà raramente spazio a noia o monotonia, regalando anche piacevoli sorprese.

[img alt='Lara è sempre più acrobatica' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1711/picture71909.aspx[/img]

La giocabilità, da sempre una colonna portante della serie, è stata riproposta senza particolari cambiamenti, portando con sé i soliti pregi, ma soprattutto i soliti difetti. La gestione del personaggio è sostanzialmente semplice, sebbene in alcune occasioni, a causa di inquadrature non sempre perfette e di una gestione delle stesse decisamente migliorabile, il movimento e l’individuazione di specifici oggetti possa risultare difficile e frustrante. Al di là di ‘storiche’ problematiche, le meccaniche di gioco sono comunque solide ed efficaci e non necessitano di particolare allenamento per essere padroneggiate al meglio. Come da tradizione, le varie fasi di gioco sono incentrate sulla risoluzione di svariati enigmi che, in linea con le caratteristiche tipiche della serie, non sempre si dimostrano facili da risolvere. Al contrario dei precedenti capitoli del franchise, i ragazzi di Crystal Dynamics hanno inoltre operato alcuni cambiamenti volti a rendere l’esperienza molto più realistica; dimenticatevi quindi di poter osservare i movimenti di Lara sperando che il suo sguardo possa suggerirvi la direzione da seguire e allo stesso tempo, non sperate che qualche luce surreale possa evidenziare il giusto oggetto da attivare per superare una determinata area. Nulla di tutto ciò sarà presente, rendendo il tutto più realistico ma al contempo anche più frustrante, e questo perché l’unico aiuto sul quale potrete fare affidamento sarà un discutibile sistema di suggerimenti, attivabile in caso di necessità. Nonostante l’idea possa far apparire il tutto molto semplice e scontato, ben presto vi renderete conto di quanto tali suggerimenti siano approssimativi, dispersivi e sostanzialmente superflui.
Tutto sarà nelle vostre mani, e starà solo a voi – e al vostro ingegno – trovare il modo per procedere nel corso del gioco. La libertà di movimento e d’azione è quindi all’ordine del giorno, ‘costringendo’ anche i giocatori più superficiali a riflettere attentamente e ad analizzare l’ambiente circostante prima di avanzare.
Spesso potrebbe infatti capitarvi di rimanere letteralmente bloccati in specifici luoghi senza apparenti vie d’uscita e sarà proprio in momenti come questi che dovrete armarvi di molta pazienza, nel tentativo di cogliere ogni minimo dettaglio dello scenario. Come vi sarà senz’altro capitato di sentire in molte altre situazioni della vostra vita, sappiate che con la fretta non andrete da nessuna parte.

Il tutto è poi intramezzato da numerose fasi di combattimento, che come di consueto possono essere affrontate sia nella maniera più tradizionale che attraverso il sistema di slow motion. Una volta riempito lo specifico indicatore, vi basterà infatti la semplice pressione di un tasto per mirare i vostri nemici con una precisione tanto letale quanto spettacolare. In questi frangenti dovrete affrontare varie tipologie di nemici che andranno dagli sporadici esseri umani – davvero pochi a dir la verità – ai ben più numerosi predatori del mondo animale – squali, tigri et similia. Per fronteggiare queste minacce potrete contare su un buon numero di armamenti che, al contrario delle passate edizioni, saranno disponibili sin dalle prime fasi di gioco. A questi si aggiungono alcuni interessanti equipaggiamenti, come un sonar capace di mappare intere aree per fornirvi una mappa 3D dell’ambiente che vi accingente ad esplorare o l’immancabile rampino.

[img alt='Passano gli anni, cambiano i nemici, ma Lara è sempre la stessa pettoruta avventuriera che ben conosciamo. Per fortuna!' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1711/picture82930.aspx[/img]

Dal punto di vista tecnico, nonostante la presenza di qualche difetto che possa minare la qualità complessiva dell’esperienza, Underworld si attesa su dei buoni standard. Il comparto grafico, forte di una realizzazione curata e molto suggestiva, è infatti impreziosito da un level design vasto e ben congeniato che, nonostante il ‘tradizionale’ senso di solitudine che potrebbe assalirvi nel bel mezzo di una foresta, vi darà una chiara percezione di libertà. Il character design è anch’esso di buona fattura con animazioni fluide ed appariscenti, e una cura per i dettagli davvero notevole. Il comparto audio è anch’esso di buon livello: il doppiaggio, interamente in Italiano, gode di una buona espressività.

Tomb Raider: Underworld si dimostra un titolo valido, capace di appassionare tanto i fan della serie quanto chi non si fosse mai avvicinato alle vicende della bella avventuriera. I difetti ci sono e si vedono – come alcune questioni tecniche legate in particolar modo alle inquadrature – ma non sono comunque sufficienti per rovinare l’esperienza di gioco nel suo insieme. Il grande senso di libertà, impreziosito da un valido gameplay e da una buona struttura narrativa, saprà infatti garantire un’esperienza di gioco divertente e davvero coinvolgente. In definitiva parliamo dunque di un buon titolo, non privo di qualche difetto, ma pur sempre meritevole di far parte della "softeca" di qualsiasi appassionato di action-games.

Valutazione Generale

Presentazione: 7
Il buon design, sostanzialmente adeguato alla natura della serie, contribuisce ad accrescere la sensazione di coinvolgimento, senza però eccellere sotto alcun punto di vista.

Gameplay: 7.5
Nonostante la presenza dei soliti pregi e difetti le meccaniche di gioco sono semplici da padroneggiare e garantiscono grandi soddisfazioni specialmente durante le fasi di combattimento.

Grafica: 8
Nonostante qualche piccolo difetto, la realizzazione grafica si attesta su dei buoni standard, evidenziando il grande lavoro svolto dai ragazzi di Crystal Dynamics per garantire una resa visiva convincente.

Sonoro: 8
Una piacevole colonna sonora, impreziosita da effetti sonori di buona fattura, rende l’atmosfera di gioco valida e coinvolgente.

Longevità: 7
La durata complessiva dell’avventura è nella media, ma la ricerca dei tesori potrebbe richiedere molto, moltissimo tempo. Non tutti, però, saranno disposti a ripetere l’avventura pur di mettere le mani sui preziosi manufatti.

Multiplayer: ND

Voto Complessivo: 7.5

Un titolo di buona fattura, che getta le basi per quella che con il prossimo capitolo della serie potrebbe essere la definitiva rinascita di quest’amatissimo brand.

Commenta l’articolo sul nostro Forum

Potrebbe interessarti anche...