Titolo: Prince of Persia
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 4 Dicembre 2008
Avete presente quando si decide di dare una svolta alla propria vita e per renderlo evidente ci si taglia i capelli più corti di quelli di J. Allard (il che è tutto dire)? Così Ubisoft ha deciso di dare una svolta a una delle sue serie più prestigiose, quella di Prince of Persia. No, che avete capito, il Principe non si è rasato. Ha semplicemente cambiato… stile.
L’articolo continua dopo il video.
Prince of Persia, primo titolo di nuova generazione per la storica serie, segna allo stesso tempo una rivoluzione e un ritorno alle origini per il franchise. La rivoluzione è rappresentata dallo stile, non solo inteso a livello grafico (un vero gioiellino artistico), ma anche in termini di caratterizzazione del protagonista, adesso molto meno serioso e cupo rispetto al passato. Un aspetto da molti criticato, dato che il principe nasconde, dentro un corpo da duro, un’anima da ragazzino viziato. Ma bisogna riconoscere una cosa: un principe col broncio sarebbe stato come minimo poco adatto al colorato contesto in cui si ritrova immerso. Contrariamente alle nostre stesse aspettative, a conti fatti ci ritroviamo dunque d’accordo con questa scelta stilistica adottata da Ubisoft, che contribuisce oltretutto ad alleggerire l’atmosfera tanto da renderla quasi vicina a quella di un cartone animato della Disney (chi ha detto Aladdin?).
[img alt='Il nuovo Principe']/immagini/Giochi/category1580/picture82460.aspx[/img]
Come dicevamo, il titolo segna però anche un ritorno a quelle che sono le meccaniche platform che hanno contraddistinto il primo capitolo 3D della serie, migliorando il tutto con un’apprezzata semplificazione dei controlli (adesso, ad esempio, per camminare sui muri non è più necessario premere il tasto dorsale dopo aver saltato) e l’aggiunta di nuove mosse.
La vera novità è rappresentata dall’introduzione di un personaggio secondario che farà da spalla al Principe per tutta l’avventura: Elika. Principessa del Regno della Luce, ci guiderà per le vaste ambientazioni che faranno più che da semplice contorno per una trama ben sviluppata. Certo, la lotta tra il bene e il male, tra il dio buono e quello cattivo, non è sicuramente il massimo dell’originalità, ma nel complesso ci siamo trovati ad affrontare una storia dagli interessanti risvolti, culminata in un finale decisamente di alto livello: forse uno dei più evocativi degli ultimi anni.
Il Regno della Luce è stato invaso dalla Corruzione, una sorta di sostanza nera che soppianta tutto ciò che incontra; tutti gli abitanti, o quasi, hanno venduto la propria anima al dio Ahriman. Nostro compito sarà purificare l’intero regno e scacciare via per sempre Ahriman e i suoi seguaci con l’aiuto dei poteri del dio Ormazd, manifestati per mezzo di Elika. Molte sono le analogie con almeno un paio di titoli del passato: il regno infestato dalla Corruzione ricorda molto da vicino quello di The Legend of Zelda: Twilight Princess (Wii), mentre la presenza di Elika ci ha fatto pensare in più di un’occasione alla Yorda di quel capolavoro che risponde al nome di Ico (PS2). Analogie troppo facili? Forse, ma sicuramente evidenti, sebbene Elika sia, al contrario di Yorda, un personaggio tutt’altro che passivo.
[img alt='I combattimenti one-to-one hanno completamente sostituito gli scontri con più nemici.' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1580/picture82454.aspx[/img]
Grazie ai suoi poteri, infatti, la bella principessa ricoprirà un ruolo da vero e proprio co-protagonista, sia nella storia che nelle azioni. I due personaggi saranno legati l’uno all’altra in tutto ciò che faranno: nessuno dei due potrà fare a meno dell’altro per tutta la durata del gioco. Elika aiuterà il Principe ad effettuare i salti più impegnativi, contribuirà attivamente ai combattimenti grazie ai suoi poteri (basterà premere "Y" al momento giusto per farla entrare in azione), gli porgerà la mano per salvarlo nelle circostanze più disperate. Proprio quest’ultimo punto è di fondamentale importanza, perché ci da l’occasione di sottolineare che in Prince of Persia sono totalmente assenti i concetti di "morte" o di "retry"; una strada che si era già tentato di intraprendere in passato, seppur non così affondo, con le Sabbie del Tempo. Ogni volta che cadrete nel vuoto o che la Corruzione si impossesserà di voi, Elika sarà lì, pronta a salvarvi e a riportarvi automaticamente all’ultimo check-point. E se questo rende sicuramente le cose più facili, contribuisce anche a renderle molto più scorrevoli. Il che non ci è affatto dispiaciuto.
[img alt='Elika e il Principe' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1580/picture82828.aspx[/img]
Le fasi di esplorazione platform, emblema della scorrevolezza del titolo, sono sicuramente riuscite. Il Principe sembra danzare tra una piattaforma e un’altra, saltando di muro in muro con una fluidità impressionante. Le animazioni sono stupendamente legate tra di loro e la continua collaborazione con Elika non fa altro che aggiungere quel piccolo diversivo che non guasta mai. Con il procedere nella storia, inoltre, sbloccherete alcuni poteri attivabili tramite apposite "lastre" rotonde posizionate in punti strategici dello scenario: premendo "Y" una volta sopra di esse, si attiverà il relativo potere e il Principe, mano nella mano con Elika, potrà spiccare salti ancor più incredibili, potrà volare o addirittura correre sui muri per decine e decine di metri. Come potete immaginare, il bello verrà nel momento in cui vi troverete ad affrontare delle fasi in cui questi poteri saranno usati in sequenza, congiuntamente alle doti atletiche "standard" del Principe: uno spettacolo visivo.
[img alt='La bella principessa Elika']/immagini/Giochi/category1580/picture82453.aspx[/img]
Fantastiche le sequenze di risanamento delle varie aree, che da oscure e opprimenti diventeranno luminose e colorate in una sequenza di mutazione in tempo reale davvero emozionante. E una volta risanate, le ambientazioni potranno essere esplorate nuovamente, sotto una nuova luce – ed è proprio il caso di dirlo – al fine di raccogliere i semi luminosi da collezionare per sbloccare i poteri di Elika.
Il radicale cambiamento si estende anche nell’ambito dei combattimenti. Duelli one-to-one sostituiscono gli scontri di gruppo cui eravamo stati abituati in passato. Insomma, meno hack ‘n slash e più strategia in questo nuovo capitolo della serie; ma sarà stata una scelta azzeccata? Solo in parte. Sebbene risultino divertenti in più di un’occasione, i duelli con i nemici "corrotti" soffrono di una certa monotonia, nonostante la possibilità di eseguire svariate combo grazie anche all’ausilio di Elika. Combo visivamente spettacolari, per carità, ma avremmo anche preferito la presenza di qualche combattimento più classico, in cui poter dar sfogo, completamente e più liberamente, alle doti fisiche del nostro Principe.
Quasi come Assassin’s Creed, anche Prince of Persia soffre quindi di una sorta di ripetitività strutturale: esplora, combatti, purifica. Fortunatamente, in questo caso è alleggerita dalle fantastiche fasi d’esplorazione e da una trama, se non più interessante, quantomeno più coinvolgente fin da subito, vista l’atmosfera fiabesca e il rapporto di continua collaborazione tra il Principe ed Elika.
[img alt='È o non è un vero spettacolo visivo?' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1580/picture82835.aspx[/img]
Visivamente accattivante, il nuovo stile grafico di Prince of Persia è una vera opera d’arte. Minuziosa la cura per i particolari, fantastiche le ambientazioni, con un orizzonte visivo esteso all’inverosimile e una ricchezza poligonale fuori dal comune. Il cel-shading, così realizzato, si dimostra quindi una carta vincente per il titolo e contribuisce a dargli quel carattere fiabesco, o addirittura cartoon, che, come dicevamo in apertura, segna una vera rivoluzione per la serie. I dialoghi tra il Principe ed Elika, che starà a voi decidere se ascoltare o meno premendo il grilletto sinistro in qualsiasi momento, sveleranno interessanti dettagli sulla storia e forniranno una prospettiva più ampia sulla psicologia dei due personaggi: in queste circostanze, una telecamera dal taglio cinematografico inquadrerà i due interlocutori, mostrando da vicino i loro volti e sottolineando delle espressioni facciali piuttosto curate.
Il doppiaggio, in particolare quello del Principe, potrebbe non convincere appieno gli amanti dei personaggi più misteriosi, ma è sicuramente innegabile l’ottima qualità della recitazione.
Prince of Persia segna un nuovo inizio per il franchise. L’inizio di una nuova trilogia che assume fin da subito, visivamente a caratterialmente, una nuova forma, pur mantenendo intatto il feeling storico della serie: non era certo un compito facile. E’ un vero gioiello visivo, che sfrutta a dovere l’hardware delle console di nuova generazione, ha una storia interessante e, soprattutto, diverte, dall’inizio alla fine. Cosa chiedere di più? Beh, forse qualcosina, ma ormai è il caso di attendere, fiduciosi, il prossimo episodio. Intanto, questo può considerarsi promosso.
Valutazione generale
Presentazione: 9.5
Ottima la scelta di stile, menù pratici e in tema con le ambientazioni del gioco.
Gameplay: 8.5
Fantastiche le fasi platform. Un po’ ripetitivi i combattimenti one-to-one, ma comunque divertenti.
Grafica: 9.5
E’ eccessivo definirlo un’opera d’arte? Uhm… ci penso un attimo… no!
Sonoro: 8
Musiche evocative e doppiaggio in italiano dalla recitazione più che convincente. La voce del Principe, che a noi è piaciuta in quanto adatta allo stile visivo dell’opera, tuttavia potrebbe non convincere tutti.
Longevità: 8.5
Quindici ore circa per completare la storia. Non possiamo lamentarci.
Multiplayer: N.D.
Non è presente nessuna modalità multiplayer.
Voto complessivo: 8.7
Quando si tenta di rinnovare una serie c’è sempre il rischio di fare dei passi falsi. Ma non è questo il caso.
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