Recensione – Midnight Club: Los Angeles (Xbox 360)

di • 13 novembre 2008 • RecensioneCommenti (0)920

Titolo: Midnight Club: Los Angeles
Genere: Racing
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Rockstar San Diego
Publisher: Rockstar Games
Data di uscita: 24 Ottobre 2008

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Quale sarà il piatto di casa Rockstar, oggi? Sfrecciare per le vie di L.A. inseguendo il sogno americano, o piuttosto affannarsi lungo infiniti incroci vivendo l’incubo metropolitano? Dilemma amletico cui le nostre prove hanno dato risposte altalenanti, lasciandoci in bilico tra la soddisfazione e l’amarezza.

Rockstar fa le cose per bene

Non c’è che dire; anche se siamo di fronte l’operato della sorellina minore di San Diego, dobbiamo sempre dar tanto di cappello alla realizzazione tecnica del gioco, che si presenta impressionante, e mantiene le promesse da molteplici angolazioni. Il primo impatto lo avrete sicuramente con la minuziosa, per quanto ovviamente parziale, riproduzione della metropoli californiana che si affaccia nel titolo del gioco. La città degli angeli si presenta viva, pulsante, ricca di colori e dettagli, come anche riconosciuto da chi realmente ci vive e ne può quindi parlare con maggior competenza del sottoscritto. La mappa riproduce fedelmente la topografìa reale ed offre percorsi spesso contorti, nulla a che vedere, per intenderci, con le caratteristiche Avenue di New York e le loro curve a 90 gradi.

[img alt='I piloti si preparano per un serratissimo testa a testa' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1669/picture71511.aspx[/img]

Si segnala soprattutto una pletora di scorciatoie che sarà consigliato conoscere per il successo nelle missioni più avanzate. Peraltro alla Rockstar San Diego non si son fatti mancare neanche l’alternanza di giorno e notte e alcuni effetti meteorologici; ebbene, nonostante l’abbondanza di dettaglio, non abbiamo notato cali di frame-rate o difetti di sorta sotto l’aspetto puramente tecnico, davvero un lavoro eccellente.

Questa lussureggiante ambientazione sarà però croce e delizia per lungo tempo, costringendovi spesso, fino a che non sarete in grado di districarvi nei suoi meandri, a ricorrere alla stilosa mappa a video in foggia di GPS per orientarvi; cosa che di certo non favorisce la fluidità del gioco, e comporta gli intuibili problemi del mettere in pausa.

Mi parli del gameplay…

Fiat o Ferrari? Arduo rispondere in modo così esplicito. Innanzitutto si tratta di un racing dallo stile esclusivamente arcade, quindi i puristi della simulazione sono avvisati; ma anche gli amanti delle vie di mezzo come PGR dovrebbero pensarci un po’. Midnight Club: Los Angeles si spinge oltre il confine grazie alla trovata della abilità speciali, che potrete sbloccare avanzando nel gioco. Questi bonus vi permetteranno di rallentare gli avversari, o farvi strada più facilmente; certo non contribuiscono a rendere il titolo appetibile agli occhi dei "piloti" seri.

La modalità carriera è arricchita da cut-scenes che non sfigurano dinanzi a produzioni più titolate, ma è comunque dotata di una trama alquanto piatta, banale, evidentemente un mero filo conduttore tra le missioni. Quest’ultime, pur disponendo di un discreto numero di attività da portare a termine, non si discostano molto dai soliti cliché: troverete sfide, time-trials, commissioni ecc. La presenza della Polizia è un elemento positivo, ma la frequenza con cui si rischia di passare il tempo a sfuggirle, o a pagare salate multe, è forse eccessiva e a tratti frustrante.

[img alt='I veicoli sono riprodotti molto fedelmente' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1669/picture71515.aspx[/img]

Corri o muori

Frustrante purtroppo è un aggettivo che ritorna spesso in mente giocando Midnight Club: Los Aangeles. Il settaggio della difficoltà pare essere sfuggito al controllo, poiché le missioni, che si dovrebbero suddividere nei colori del semaforo per segnalarne il grado di ostilità, sono tutte alquanto insidiose. Ciò per diversi fattori, quali l’intenso traffico cittadino a qualsiasi ora (in fondo è Los Angeles, mica Afragola); oppure la lentezza dei tempi dell’upgrade delle vostre vetture, a sua volta frutto della difficoltà delle missioni; ma soprattutto il classico difetto di molti racing game: quella’IAdegli avversari omologata, prevedibile, che si risolve da parte loro nel correre follemente da inizio a fine, e punire così ogni vostro minimo errore.

Preparatevi a ricominciare molte volte le missioni, perché un impatto, anche minimo, vi costerà ogni vantaggio faticosamente accumulato, inesorabilmente. Ciò non fa bene alla salute, a meno che la vostra sete di sfide sia profonda, e la vostra pazienza forgiata negli anni dell’eremitaggio montano. Per tutti gli altri l’avvertimento resta, ma aggiungiamo utili consigli per la sopravvivenza: utilizzate al massimo le highway nelle vostre sfide, per rendere minimo l’ostacolo del traffico e della mappa; ciò vi porterà forse al tedio, ma anche molti bei danari per pompare la vettura abbastanza da renderla competitiva, o magari comprare direttamente una moto, di quei modelli superiori che nel gioco fanno davvero la differenza. A tal proposito segnaliamo che il parco mezzi non è elevatissimo, ma comunque dignitoso, potendo vantare una quarantina di veicoli a due e quattro ruote, ciascuno ben riprodotto e con delle peculiarità di guida sensibilmente specifiche.

[img alt='Anche le ambientazioni sono molto fedeli alla realtà' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1669/picture71514.aspx[/img]

Per quanto concerne la comunità multiplayer, riteniamo sarà decisamente soddisfatta, grazie ad un comparto online ricco, con sfide per un massimo di 16 piloti e una vasta scelta di modalità, con varianti originali come la versione motorizzata del classico Capture the flag, nonchè altre amenità a corollario.

Commento finale

Difficile restare indifferenti dinanzi allo spettacolo offerto da Midnight Club: Los Aangeles; altrettanto complicato restare impassibili dopo l’ennesimo incidente a un metro dal traguardo di una corsa serratissima. Oppure quando scoprirete che i freni sono degli optional, sulla vostra vettura. Questo titolo non offre mezze misure: lo odierete o amerete su base strettamente personale, il mio dovere in questa sede è unicamente segnalarvi quanto bene sia fatto, e quanto male vi potrà fare. A voi l’ultima parola.

Valutazione generale

Presentazione: 8.2
In stile Rockstar, quindi decisamente impressionante;

Grafica: 8.8
Le cut-scenes, i veicoli, sono piccole perle; ma la città, guidando con vista dal cruscotto, sarà uno spettacolo difficilmente dimenticabile.

Sonoro: 7.5
Di discreto livello, ma le colonne sonore a cui Rockstar ci ha abituato in passato sono altra cosa.

Gameplay: 7.5
Un gioco difficile, non per tutti; a tratti imperfetto, ma non per questo brutto: tutt’altro.

Longevità: 8.8
Sta molto alla vostra pervicacia il numero di ore che passerete con Midnight Club: Los Angeles; di certo l’offerta è ampia, tra la carriera, i classici collectibles e l’online. Ma se siete facili alla resa, meglio non avvicinarsi a un prodotto tanto impegnativo.

Multiplayer: 8
Un piatto decisamente ricco, per tutti gli appassionati; fantasia e realizzazione all’altezza.

Voto complessivo 7.9

Tanti elogi e tanta bellezza cadono un po’ corti dal successo pieno, per via dei succitati difetti che, se per qualcuno costituiranno maggior sfida, per la gran parte dei gamers temiamo saranno solo fonte di grosso fastidio.

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