Recensione – Sid Meier’s Civilization Revolution (Xbox 360)

di • 3 settembre 2008 • RecensioneCommenti (0)897

Titolo: Sid Meier’s Civilization Revolution
Genere: Strategico a turni
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Firaxis Games
Publisher: 2K Games
Data di uscita: 13 Giugno 2008

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Finalmente una delle saghe di videogiochi più amati dal pubblico, di vecchia e nuova data, sbarca nel mondo delle console. Il geniale Sid Meier, non pago dei successi ottenuti con Civilization IV su PC, ha infatti prodotto un nuovo titolo del franchise, nato come board game e diventato videogioco, questo Civilization Revolution che ci apprestiamo ad analizzare.

Per chi non dovesse aver mai sentito parlare della saga in questione, cominciamo col dire che la struttura di gioco della serie si basa su un concetto all’apparenza semplice, ma che nasconde insidie a ogni angolo: governare una civiltà tra le molte disponibili (giusto per citarne alcune: Romani, Egizi, Greci, Russi, Giapponesi, Francesi…), ognuna con le sue caratteristiche peculiari e relativi bonus, e portarla, dalla preistoria all’era moderna e futura, a essere la popolazione dominante del pianeta: raggiungere tale obiettivo non sarà particolarmente ostico alle modalità di difficoltà più semplici, ma diventerà una vera sfida a quelle più elevate.

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Quattro, e sostanzialmente diverse tra loro, le possibili opzioni di vittoria: culturale, economica, tecnologica e dominazione, per ottenere le quali dovremo essere la civiltà con il più alto livello culturale e quindi fondare le Nazioni Unite, oppure essere quella più ricca e fondare la Banca Mondiale. Essere la più avanzata scientificamente, costruire un’astronave e giungere su Alfa Centauri per la vittoria tecnologica; fondare un possente esercito e conquistare quattro capitali avversarie per ottenere la vittoria per dominazione.

Sebbene inferiori, rispetto alla precedente edizione su PC (a oggi ancora la migliore), le opzioni disponibili e le variabili da tenere sotto controllo per primeggiare sono comunque molteplici e non di certo banali, ecco dunque che la struttura di gioco a turni viene in aiuto del giocatore, dando la possibilità di gestire le varie attività in tutta tranquillità, senza temere il trascorrere del tempo.
In ogni turno si possono spostare le unità sulla mappa (con l’apprezzata novità del possibile raggruppamento in eserciti), farle attaccare unità o città nemiche e impostare la produzione nelle città sia per la tipologia di costruzione (edifici, meraviglie o unità) che per il suo equilibrio (dare maggior risalto alla costruzione o alla crescita cittadina? Produrre più oro o conoscenza?).
Nel dettaglio, innanzitutto, per consentire alla civiltà di crescere e prosperare, è necessario fondare un discreto numero di città (attraverso l’uso dell’unità "Coloni"), che genereranno cultura, oro e ricerca scientifica. L’ammontare di queste pregiate risorse dipenderà sia dal luogo in cui si trova la città (è fondamentale dunque esplorare il territorio per trovare i posti migliori su cui costruire, magari nei pressi di preziose risorse prime che verranno sfruttate con il passare del tempo) che dagli edifici che man mano si deciderà di costruire in essa, sia dall’eventuale presenza di grandi personaggi che dalle scelte effettuate nel campo della ricerca scientifica.

A seconda delle tecnologie che si deciderà di studiare, infatti, si otterranno risultati differenti: alcune daranno un’impronta prevalentemente militare (ad esempio la scoperta della lavorazione del bronzo o, più avanti, quella della polvere da sparo), consentendo la creazione di unità belliche sempre più avanzate, altre invece si focalizzeranno maggiormente sulla possibilità di costruire alcuni edifici legati alla cultura o all’economia, per finire, alcune, forniranno la conoscenza di nuove tipologie di forme di governo, ognuna con i suoi pro e i suoi contro.
È evidente, dunque, che influiranno notevolmente anche su verso quale tipo di vittoria ci si muoverà.
Fondamentale sarà anche la costruzione di meraviglie (le piramidi, la grande muraglia…) che, sebbene lunghe da portare a termine, doneranno al suo possessore effetti unici e di alta utilità, oltre ad aumentare la possibilità di ricevere un grande personaggio storico (Sofocle = filosofo, Marco Polo = esploratore, Leonardo da Vinci = scienziato, e molti altri…) che fornirà a sua volta ulteriori bonus speciali.

Ovviamente la civiltà selezionata non sarà l’unica presente al mondo (globo, purtroppo, di dimensioni un po’ modeste, rispetto alla controparte precedente per PC, e predefinite, non modificabili dal giocatore) e dopo pochi turni passati a esplorare ci si imbatterà in altre popolazioni. Ecco dunque entrare in campo anche la diplomazia: si potrà scegliere se intrattenere relazioni pacifiche, magari barattano le proprie tecnologie con quelle dell’altra civiltà, o tenere un profilo guerrafondaio. Capiterà spesso poi, con il progredire della propria cultura, che le altre popolazioni avanzino richieste, di solito abbastanza onerose, che se non verranno soddisfatte daranno adito a dichiarazioni di guerra.

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Come si può evincere da quanto esposto finora, Civilization Revolution è un prodotto dall’ottima e ben bilanciata giocabilità, in cui tutto è concatenato e le conseguenze di una scelta sbagliata potranno ripercuotersi anche dopo svariati turni. È fondamentale dunque pianificare per bene le proprie mosse e decidere in anticipo verso quale vittoria puntare, impendendo al contempo agli avversari di raggiungere i traguardi che si sono prefissati.

I veterani della saga di Civilization si sentiranno subito a casa e, superato il disappunto per alcune mancanze rispetto al prodotto cui sono abituati, che vanta una miriade di opzioni in più (le unità di lavoratori/ingegneri, una più profonda gestione della città, l’inquinamento, più meraviglie, più tecnologie e unità e molto altro ancora…), non ultima la possibilità di decidere la grandezza del mondo e la sua morfologia, oltre che la velocità del trascorrere del tempo, sapranno godere di un gioco decisamente accattivante, anche se meno impegnativo sia per difficoltà che per tempo richiesto: ogni partita, infatti, vedrà la sua conclusione dopo cinque o sei ore al massimo.

Se ogni singola partita non è molto longeva (ma comunque adatta alle esigenze del LIVE), le numerose civiltà e le diverse modalità di vittoria, offrono comunque un ampio spettro di rigiocabilità. Inoltre, la possibilità di giocare degli scenari preimpostati, più o meno storici, e di scaricare una partita speciale, scaricabile settimanalmente da Xbox LIVE, ne aumentano non di poco la longevità, per non parlare del gioco in multiplayer.
Se è divertente predominare sul mondo da soli, farlo sconfiggendo i propri amici sia in partite locali su una singola console che online, è un’esperienza galvanizzante: in questi casi la fase diplomatica è ancora più divertente!
Il LIVE si presenta ben strutturato, privo di lag (e ci mancherebbe, è un gioco a turni!!!) e con una discreta base di giocatori presenti da sfidare.

Dal punto di vista tecnico, non ci si può di certo lamentare.
L’intelligenza artificiale è piuttosto buona e con l’aumentare della difficoltà diventerà davvero ostico spuntarla sugli avversari comandanti dal computer.
Il sistema di controllo, pur non immediato come il mouse, è stato ben implementato, risultando di facile apprendimento e comodo nell’utilizzo.
Graficamente parlando il titolo si presenta ben realizzato, con un variopinto taglio decisamente umoristico e caricaturale ma non per questo privo di fascino e di dettagli. Spassose le animazioni dei condottieri, soprattutto i barbari.

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Il comparto audio si attesta anch’esso su livelli più che discreti, proponendo brani musicali di sicuro effetto e di buoni effetti sonori, anche se non è sicuramente il comparto su cui è stato investito maggiore lavoro.

Tirando le somme, questo Civilization Revolution risulta essere un gioco dalle ottime caratteristiche, punto di partenza ideale per chi è digiuno della saga e vuole muovere i primi passi nel superbo gioco di strategia firmato Sid Meier.
Per chi invece è cresciuto a pane, marmellata e Civilization, potrebbe risultare in un’esperienza un po’ semplice, breve e poco approfondita, risultando l’ideale quando non si ha molto tempo a disposizione, ma non paragonabile alla controparte per PC.

Valutazione Generale

Presentazione: 8,5
Menu semplici e di facile consultazione. Lo stile caricaturale, la sala dei trofei e la preziosissima Civilopedia donano al tutto un fascino indiscutibile.

Gameplay: 9
Versione rimaneggiata e semplificata dei precedenti capitoli su PC, Civilization Revolution mostra una giocabilità pressoché impeccabile.

Grafica: 7,9
Colorata e briosa, nonostante qualche incertezza la grafica si attesta su livelli decisamente buoni.

Sonoro: 7,5
Tutto più che discreto, buone le musiche e gli effetti, nulla che faccia gridare al miracolo, però.

Longevità: 9
Una miriade di civiltà utilizzabili, molteplici livelli di sfida, numerosi scenari, il gioco della settimana scaricabile da Xbox LIVE e una modalità multigiocatore sia locale che online. Che volete di più?

Multiplayer Factor: 8
Può esistere soddisfazione maggiore di quella che dà il sottomettere e decimare la civiltà creata da un proprio amico?

Voto complessivo: 8,5

Civilization Revolution rappresenta un esempio di come si possa ottimamente trasporre su console anche titoli che finora sono stati appannaggio esclusivo del PC.
Forte della sua immediatezza, è il titolo ideale per fare avvicinare a questo genere chi non ha mai voluto cimentarsi con la profondità di questo strategico.
Se siete invece degli amanti del franchise, risparmiate qualche soldino e continuate a giocare a Civilization 4 su PC, saprà regalarvi emozioni in più, a meno che proprio non vogliate un gioco simile ma più snello e veloce.

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