PES 2013

PES 2013, cosa mi piace e cosa no

di • 3 ottobre 2012 • RecensioneCommenti (0)1652

Come già successo a Fifa, l’anno nuovo porta anche nel calcio di PES una serie di modiche tali da giustificare il lancio dell’ennesima iterazione e la conseguente marea di recensioni. Spesso affrettate, queste ultime, per il desiderio di battere i competitor sul tempo e guadagnare in visite.

Una logica, lo saprete, che noi di XboxWay combattiamo da tempo immemore e che, se talvolta ci dà il dispiacere della home poco fornita, ancor più spesso ci regala la gioia della visione d’insieme. Visione necessaria per comprendere cosa piace e cosa no di un gioco, ancor di più se sportivo. Con questo spirito, allora, passiamo alla nostra vera e propria Opinione.

Cosa non mi piace - PES 2013 continua a trascinarsi dietro alcuni problemi ormai storici. Cominciamo da quello più evidente: la patina di rallenty che moviolizza costantemente il gioco. È assurdo che esista ancora, ma non solo, è anche un peccato perchè senza PES potrebbe pensare di giocarsela quasi alla pari con Fifa. Ok il calcio riflessivo come alternativa alla freneticità di quello EA Sports, ma ci sono modi e modi per farlo emergere, molto più intelligenti del semplice frenare le azioni.

Altro dettaglio che mi fa cadere le braccia è la confusione cui le difese sono sottoposte di continuo. Capita sempre, e dico sempre, di trovare i terzini al centro e i centrali a lato, oppure le punte in mediana; manca purtroppo un sistema globale di posizionamento e non a caso si fatica a capire il modulo delle squadre disposte in campo o a notare differenze delle strategie.

Chiudo coi minus, pochi ma purtroppo strutturali, parlandovi del Player ID. Il Personality + denoantri dovrebbe dare quel qualcosa in più ai giocatori di maggiore talento e caratterizzarne le movenze, invece si limita a una rappresentazione estetica, a voler trovare un lato positivo, curata con grande attenzione. Penso ad un uno contro uno tra Cristiano Ronaldo e Leonardo Bonucci, per non citare calciatori sconosciuti: nelle partite vere e proprie, CR7 brucerebbe il difensore della Juventus con lo sguardo; in PES 2013 fa ancora fatica a superarlo sullo scatto. Non ci siamo intesi? Andrea Pirlo. Un mago del calcio ma, come saprete, non certo un fulmine di guerra. Ebbene il suo alter ego pessiano riesce a star dietro praticamente a chiunque. Un mediano à la Gattuso, insomma! Se questo è realismo…

L'intelligenza artificiale dei portieri è migliorata, ma c'è ancora molta strada da fare. La sensazione è amplificata dalla lentezza dello scorrere del pallone, che fa intuire a tutti fuorché all'estremo difensore, la traiettoria del pallone. Questo sì che è frustrante.

Cosa mi piace – Bene o male i risvolti positivi del gioco sono quelli della precedente iterazione. La grande atmosfera proveniente da un uso saggio, e su questo prenda nota Electronic Arts, delle licenze di Champions ed Europa League (senza sottovalutare la Copa Libertadores) ha un fascino innegabile che troverete esclusivamente in questo gioco. Qualcuno dirà che l’ultimo Pro Evolution Soccer non ha i diritti per la presentazione dei kit di tutte le squadre e che questo sì che inciderà sull’atmosfera, ovviamente in negativo, ma provate una partita di Coppa Campioni e mi direte la vostra…

Sarà perché ha qualche anno in meno, ma la telecronaca guidata dal simpaticissimo Pierluigi Pardo e coadiuvata da Luca Marchegiani è di gran lunga più fresca di quella firmata dal duo Caressa-Bergomi. Non me ne vogliano i fedelissimi di Sky! Certo, però, che il commento è l’unica cosa capace di svettare all’interno di un comparto sonoro piatto.

Infine, la Master League si presenta come un’alternativa completamente diversa dalla Carriera di FIFA 13. Mentre quest’ultima punta tutto sugli aspetti manageriali, sull’allenatore che da piccolo diventa grande, la ML di Konami la butta sul calcio in senso stretto: allenamenti, briefing con gli assistenti, statistiche, mercato complicato e con una serie di ristrezioni irrealistiche ma che pagano quando si parla di longevità. Non migliore, non peggiore, differente: a voi la scelta.

Sfortunatamente, però, lo stesso discorso non può essere esteso al resto del titolo. PES 2013 ha portato la serie un altro po’ più avanti rispetto allo scorso anno e costruito una base solida dalla quale ripartire (penso al maggiore dinamismo dei calciatori, con un buon numero di finte e animazioni aggiunte), ma a conti fatti i difetti del gameplay emergono troppo forti sui pochi pregi.

Lo scettro di miglior calcistico, come avevo già preannunciato in fase di Opinione, rimane nelle mani del marchio FIFA, ma attenzione: qualcosa si muove lento e inesorabile nella terra del Sol Levante…


Sviluppato e pubblicato da Konami, PES 2013 è disponibile dal 21 settembre per PC, PS3 e Xbox 360. In date successive è arrivato nelle versioni per altre piattaforme come Wii, 3DS, PS2 e PSP.

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