Titolo: Condemned 2: Bloodshot
Genere: FPSH (First Person Survival Horror)
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Monolith Production
Publisher: SEGA
Data di uscita: 4 Aprile 2008
Nel 2005, tra i titoli presenti nella line-up di Xbox 360, era presente un certo Condemned: Criminal Origins, survival horror che stravolse i canoni del genere grazie a un gameplay innovativo, una storyline credibile e un level design eccellente: fattori che ne decretarono, contrariamente a ogni aspettativa, un grande successo.
Un fattore che fece balzare agli occhi del pubblico il primo titolo SEGA pubblicato per console next-gen fu, senza ombra di dubbio, l’ispirata idea di far vivere l’avventura attraverso gli occhi del protagonista; infatti, per la prima volta, la canonica visuale in terza persona tipica dei survival horror fu sostituita da una più avvolgente prima persona, con risultati fuori da ogni immaginazione
In questo nuovo capitolo della saga, Monolith eleva gli elementi di forza dell’originale Criminal Origins all’ennesima potenza, limando le imperfezioni e dando vita a un prodotto eccellente e coinvolgente.
Ebbene sì, Condemned 2: Bloodshoot non è un gioco per bambini e deboli di cuore. Un festival di brutale violenza e fiumi di sangue accoglierà il giocatore nel suo macabro abbraccio, con impalate, sfondamenti di crani all’interno di televisori e gabinetti, azioni di giustizia sommaria attraverso ogni elemento contundente. Il tutto accompagnato da abbondati schizzi di sangue, spargimenti di budella e interiora, conditi da effetti sonori in perfetto stile splatter, mentre il protagonista regala epiteti e improperi vari.
Ogni anfratto della tenebrosa città di Metro è teatro di scene memorabili che faranno schizzare in gola il cuore del giocatore, il quale sarà comunque tenuto sotto pressione per tutta la durata dell’avventura da tutti quegli stereotipi che l’immaginario popolare associa a una città decadente in cui la giustizia ha lasciato il passo alla più anarchica violenza di strada, facendo la spola tra la realtà e le allucinazioni generate dalla mente del protagonista, segnata dall’abuso di alcool.
[IMG alt='Menù del giorno: interiora, budella, intestini, cervella...' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1631/picture77198.aspx[/IMG]
Un po’ di storia
In Condemned 2: Bloodshot si vestiranno nuovamente i panni di un Ethan Thomas, ormai ex-poliziotto della squadra speciale per i serial killers, segnato psicologicamente dai fatti narrati in Criminal Origins, succube dell’abuso di alcool e di questioni irrisolte legate al suo passato.
L’insorgere di nuova violenza e la ricomparsa del Serial Killer X costringeranno, suo malgrado, il "nuovo" Ethan Thomas a riprendere le redini di un discorso mai terminato, in cui i soli interlocutori saranno sbandati psicopatici, violenti barboni sociopatici e creature generate dalla sua mente allucinata.
Ciò non significa che il non aver giocato al primo capitolo precluda il godimento del prodotto, ma sicuramente ne pregiudica la fruizione: le tante domande lasciate in sospeso otterranno qui una risposta e saranno parte integrante del gioco.
[IMG alt='Un Ethan Thomas in versione ultra-dark: un pochino allucinato, non credete?' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1631/picture77173.aspx[/IMG]
La dura legge della strada
Come in Criminal Origins, rigorosamente con visuale in soggettiva, il giocatore si troverà a vagare in angusti e lugubri anfratti pieni di sangue al fine di risolvere efferati delitti che stanno sconvolgendo la tranquilla vita della città di Metro.
Gli ambienti, permeati di terrore e angoscia soprattutto grazie a un comparto sonoro "da urlo", saranno teatro di violenti scontri all’arma bianca, in cui ogni elemento della scena può essere utilizzato come arma contundente.
Non saranno rare le situazioni in cui si maneggeranno oggetti come spranghe, assi chiodate strappare da una barriera, tubi del gas e le molto meno ortodosse mazze da baseball o "tavolette del cesso" al fine di non essere sopraffatti da nemici che sbucano all’improvviso dall’oscurità alimentando quel senso di tensione generato dal "non vedo quindi non so cosa ci possa essere".
[IMG alt='In Condemned 2: Bloodshot si ritroveranno vecchi "amici"...' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1631/picture77156.aspx[/IMG]
I nemici sono ostici, ben caratterizzati e dotati di una IA (Intelligenza Artificiale, ndr) veramente convincente: cercheranno di attaccarci in gruppo, di sorprenderci alle spalle e non mancheranno situazioni in cui si rifugeranno nuovamente nell’oscurità per ricolpire il malcapitato giocatore con maggiore ferocia.
Come nel primo episodio gli oggetti che utilizzeremo per farci strada tra le orde di questi psicotici non saranno eterni: l’uso, prima o poi, ne comporterà la rottura, costringendoci a fare affidamento alla sola forza dei pugni.
Il sistema di combattimento, criticato nel precedente capitolo in quanto reo di poca profondità, è stato completamente riscritto e la nuova impostazione con combo, varietà di colpi e contrattacchi, anche se risoluta essere comunque un po’ macchinosa, riesce a trasmettere quel senso di violenza e spregiudicatezza proprio delle scazzottate.
Inoltre, se durante uno scontro corpo a corpo la combinazione di destri e sinistri sarà particolarmente virtuosa ed efficace, il giocatore riceverà come premio dei "punti stile" che accresceranno un’apposita barra, al completamento della quale si entrerà in una sorta di slow-motion in quick-time event, in cui dovranno essere premuti alcuni tasti in una determinata serie, con il risultato finale di vedere a distanza ravvicinata l’effetto dei nostri colpi sul volto del malcapitato di turno.
[IMG alt='... e conosceremo nuovi nemici!' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1631/picture67962.aspx[/IMG]
Ma Condemned 2: Bloodshot non è solamente combattimento; per la maggior parte del tempo, infatti, al giocatore sarà chiesto di raccogliere prove e indizi, di analizzare determinate situazioni e investigare l’ambiente circostante alla ricerca di un qualche appiglio che possa essere utile alla risoluzione delle vicende narrate. Ed è in questi frangenti che Ethan Thomas si trasforma in un perfetto agente della polizia scientifica: grazie a strumenti in pieno stile C.S.I. si dovranno raccogliere campioni di tessuto o tracce ematiche, scattare fotografie di elementi particolarmente interessanti, da inviare successivamente al laboratorio della patologa Rosa, amica di vecchia data, già presente nel precedente capitolo.
Maggiore sarà la precisione nella quale si investigherà, maggiori saranno le informazioni ottenute dai riscontri di laboratorio, i quali saranno un ottimo spunto per risolvere tutti gli enigmi proposti e superare eventuali momenti di "empasse".
Il sanguinoso cuore di Condemned 2
Lithtech Jupiter Extended, questo l’engine proprietario utilizzato da Monolith, è colui che pompa gli ettolitri di sangue che sgorgano a fiumi in Condemned 2: Bloodshot, un motore capace di regalare un’esperienza di gioco priva di caricamenti e che riesce ad animare tutti i personaggi a schermo con eccellente fluidità, senza alcuna perdita di frame rate, anche in situazioni concitate.
Il sistema di controllo è ben calibrato, facile da padroneggiare per coloro che hanno giocato il capitolo precedente della serie, in quanto si tratta semplicemente di una sua evoluzione, ma risulta immediato e ben bilanciato anche per coloro che per la prima volta si troveranno a fronteggiare le orde di vagabondi che pullulano i meandri di Metro City.
[IMG alt='Sempre prezioso il supporto che Rosa ci offrirà dal suo laboratorio' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1631/picture77199.aspx[/IMG]
L’intelligenza artificiale degli avversari è ben strutturata e credibile, come già esposto in precedenza, e non mancheranno fragili alleanze di sbandati che cercheranno di attaccare il giocatore in gruppo, ma che al primo cenno di disfatta del piccolo manipolo, non esisteranno a venire alle mani tra loro.
Dal punto di vista grafico e del level design il titolo offre locazioni molto più ampie rispetto al predecessore, dando l’opportunità al giocatore di avere una maggiore libertà di azione in ambienti che talvolta sono magnificamente realizzati e ricchi di particolari; sapiente è l’uso degli effetti di illuminazione, che rendono ancora più immersiva l’esperienza di gioco.
Ma è nel comparto sonoro che il prodotto raggiunge l’eccellenza: scricchiolii, rumori di vetri infranti, porte che sbattono e sommessi rantoli riescono appieno nel loro compito terrorizzante, creando nell’utente quel senso di ansia e paura viscerale tali che ognuno, prima o poi, sentirà il bisogno di una pausa rilassante.
Commento finale
Sulle potenzialità del titolo non avevamo alcun dubbio, visto il buon precedente, ma vedere le nostre aspettative così pienamente rispettate è stata sicuramente una piacevolissima sorpresa. Una realizzazione tecnica ottima e una storia credibile e immersiva, rendono Condemned 2: Bloodshot uno dei titoli più interessanti dell’attuale catalogo videoludico. Fortemente consigliato ai nostalgici di Criminals Origins e a chi ha intenzione di sperimentare delle vere sensazioni forti, ma non prima di aver fatto incetta di medicamenti ansiolitici.
Valutazione generale
Presentazione: 8
Menù funzionali, comoda la possibilità di poter tracciare l’avanzamento nel raggiungimento degli achievements. Filmato introduttivo che catapulta immediatamente il giocatore in un mondo claustrofobico e pieno di sanguinolente sorprese.
Gameplay: 8.5
Sistema di controllo immediato e di facile apprendimento, curva della difficoltà ben bilanciata. Modalità di combattimento corpo a corpo ancora da migliorare, buone le sezioni di investigazione scientifica.
Grafica: 8.9
Modelli poligonali ricchi di particolari e magistralmente animati, locations suggestive che in alcuni casi lasciano letteralmente a bocca aperta. Assenza totale di cali di frame-rate. Level design ispirato che rende credibile ogni momento di esplorazione.
Sonoro: 10
Il piatto forte, la struttura portante sulla quale è costruito questo mondo di terrore e ansia. Musiche di sottofondo assolutamente non invasive ed effetti sonori capaci di far accapponare la pelle. Consigliato vivamente l’ascolto con un adeguato impianto 5.1.
Longevità: 8
Le circa 8 ore necessarie a completare l’avventura non saranno sufficienti per godere appieno di questa esperienza videoludica. Non a caso, una volta terminato il gioco, sarà possibile rigiocarlo interamente in modalità "FPS puro" con abbondante presenza di armi da fuco.
Multiplayer: 6
Ormai tutti i giochi hanno un comparto multiplayer, sinceramente Condemned 2: Bloodshot poteva farne tranquillamente a meno. Lag quasi sempre presente e modalità di gioco noiose fanno presto dimenticare, giustamente, questo lato del titolo Monolith.
Voto Complessivo: 8.8
Un titolo assolutamente da avere, logica prosecuzione degli eventi narrati nel primo capitolo delle serie. Caldamente consigliato agli amanti del genere horror/splatter, sconsigliato alle persone facilmente impressionabili, ai deboli di cuore e assolutamente vietato ai bambini. Ansia, terrore fino alle ossa, paura viscerale: sono questi i compagni di gioco per coloro che si cimenteranno nella nuova avventura targata Monolith e SEGA.
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