WWE '13

WWE ’13: ritorna il wrestling su console, ma sarà davvero rivoluzione?

di • 15 novembre 2012 • RecensioneCommenti (4)2372

Il rapporto tra il pubblico italiano e il mondo del wrestling è sempre stato di amore e odio. Negli ultimi anni, complice la scomparsa di Eddie Guerrero e di Chris Benoit, che è saltato alla ribalta nel Bel Paese per aver ammazzato la moglie, il figlio e per essersi tolto la vita, l’attenzione è andata scemando, anche a causa di una copertura televisiva non certo di primo piano, contrariamente a quanto accadeva in passato.

THQ, nonostante i problemi economici che la stanno affliggendo, torna però sul mercato con WWE ’13, nuovo capitolo della saga divenuta un cult per gli appassionati della disciplina. Questa volta, tuttavia, torna in un formato diverso: più ricco, ma soprattutto più nostalgico. La vecchia modalità “Road to WrestleMania” è stata mandata in pensione per fare spazio alla “Attitude Era Mode”, che permetterà a tutti i fan di rivivere una delle ere più belle della storia della federazione di Stamford.

Ma aspettate, forse sto correndo troppo. La domanda sorge spontanea: cos’è l’Attitude Era? La storia della WWE, ovvero la federazione di wrestling più importante al mondo, è divisa in “ere”:  l’Attitude è quella che ha visto salire alla ribalta lottatori come The Rock, Stone Cold, The Undertaker, Kane, Mick Foley, Bret Hart e Triple H. Insomma, i pezzi grossi. Questa era caratterizzata dalla presenza di match molto duri che spostò il target del prodotto offerto dalla WWE (allora chiamata WWF, World Wrestling Federation): a farla da padrone non erano più le famiglie, ma i fan che sostenevano gli heel (i cattivi della situazione) piuttosto che i face (i buoni).

La modalità in questione ci fa ripercorrere in modo maniacale (gli scenari sono riprodotti davvero fedelmente) il periodo che va dall’ascesa della D-Generation X sino all’acquisizione da parte di Shane McMahon, il figlio del proprietario, della WCW. La cosa che stupisce, però, è la presenza di vere e proprie chicche, che fino a questo momento erano presenti solo nei DVD ufficiali della federazione, ovvero dati ufficiali della Monday Night WAR, retroscena e backstage; una manna dal cielo per gli appassionati. L’impatto con questa nuova modalità è assolutamente sconvolgente. Completando i match si avanzerà in una linea del tempo che sbloccherà nuovi scenari e personaggi, che ci hanno tenuti incollati allo schermo per ore e ore alla ricerca del momento giusto per sfondare un tavolo o spaccare la testa dell’avversario. La serie aveva assolutamente bisogno di qualcosa del genere.

Come sempre, le riproduzioni digitali dei wrestler sono molto fedeli alla realtà

Alla modalità “Attitude Era” si affianca la classica “WWE Universe”, una modalità libera che ci permette di creare match e storyline a piacimento. Complice la ripetitività della stessa, quest’anno la modalità non riesce a prendere fino in fondo e soffre la presenza molto ingombrante della “Attitude Era”, nonostante l’aggiunta di nuove stipulazioni. Il roster, comunque, è il più completo di sempre: si va dai lottatori attuali come John Cena fino a quelli storici. E questa è davvero un gran cosa: nei passati capitoli, infatti, il numero di lottatori era molto limitato e veniva arricchito solo dai DLC, che comunque non mancheranno anche quest’anno. Una critica, però, va mossa ai livelli di difficoltà, davvero mal calibrati. Chi ha un pizzico di esperienza troverà poco appagante la difficoltà “normale”. I match si trasformano in squash in cui l’avversario non reagisce minimamente: sta lì, calmo, a prendersi le mazzate. La stessa cosa, però, non si può dire per il comparto online, migliorato sul profilo delle performance (lo scorso anno il matchmaking era davvero scandaloso), ma tuttavia afflitto dal solito difetto, in verità estendibile anche oltre il multiplayer: possibile che un lottatore sia in grado di attaccare continuamente l’avversario senza stancarsi? Una volta c’era la stamina, e adesso?

A questo punto vi starete chiedendo se il gioco vale la candela, se è davvero quella rivoluzione promessa dalla federazione e da THQ. Difficile dare una risposta. Con i giochi di wrestling, ogni anno si ripete la stessa storia: i fan li adorano, mentre coloro che non seguono la disciplina li odiano. Obiettivamente, il livello qualitativo del gioco è molto alto; la soundtrack, formata dalle theme songs dei lottatori, è splendida così come le riproduzioni dei wrestler, delle arene e delle storyline. Non sarà il gioco dell’anno, ma vale lo stesso discorso fatto con quasi tutti gli altri titoli sportivi: giocato in compagnia fa la sua figura. Volete mettere la soddisfazione di vincere una Royal Rumble a 30 uomini e pavoneggiarvi con gli amici à la Dolph Ziggler?


Sviluppato da Yuke’s e pubblicato da THQ, WWE ’13 è disponibile dal 2 novembre 2012 per Xbox 360, PlayStation 3 e Wii.

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  • Ievan76

    Ehm…Chris Benoit ha ucciso moglie e figlio veramente.(un maschietto)…Un bambino affetto da nanismo.Per quel che riguarda la tua recensione sono d’accordo con e su molti punti.A mio avviso però dovevano solo strutturare un pò meglio la modalità WWE Universe.

    • http://twitter.com/siralexita Alessio Marino

      La struttura male non è, anzi, ora si possono fare più cose. Però io preferivo la GM Mode, con tutti i suoi difetti.

      • Ievan76

        Si ma ad esempio dei fantomatici bivi di cui parlavano in suddetta modalità non si vede nemmeno l’ombra o perlomeno  si vedono molto sporadicamente.Inoltre parecchie cutscene sono prese di peso dalla versione 2.0 dell’anno scorso.Resta comunque divertente se si chiude un occhio su questi aspetti e allunga non di poco la longevità del prodotto.Ma una migliore gestione della cosa non sarebbe male.
        Altro punto negativo lo do al Roster senz’altro completo e ricco di Superstar ma la cattiva abitudine di inserire i lottatori mancanti sottoforma di dlc a pagamento quelli di THQ non se la vogliono proprio togliere,d’altronde questo non aiuta sicuramente la compagnia a risollevarsi dai numerosi guai economici in cui ultimamente si è cacciata…Per il resto che dire…Gran gioco!E da vero fan che sono non me lo sarei mai fatto sfuggire,d’altronde sin da titoli come Smackdown Just Bring It e Shut your Mouth in avanti ho giocato praticamente tutti gli episodi della serie…

        • http://twitter.com/siralexita Alessio Marino

          Per me Here Comes the Pain resta inarrivabile