Titolo: La Bussola d’oro (The Golden Compass)
Genere: Action/adventure
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Shiny Entertainment
Publisher: Sega
Data di uscita: 12 dicembre 2007
Dover recensire un capolavoro o dover recensire un gioco molto brutto è un compito egualmente difficile. Se nel primo caso il problema sarà dover stare bene attenti a non essere influenzati dall’eccessivo hype e dalle numerose recensioni lusinghiere che si leggono in rete, nel secondo caso, al contrario, il problema che si porrà è invece quello di dover giudicare il gioco in base al proprio rapporto con esso e non in base al fatto che la maggior parte della stampa specializzata lo reputi un gioco non meritevole di attenzioni.
Una volta assodato che tale gioco sia effettivamente brutto si porrà infine il problema di quanto, in sede di recensione, un redattore dovrà essere o meno politically correct. Ciò perchè, ovviamente, se da un lato in quanto redattori non potremmo di certo scagliarci contro un determinato distributore o un determinato sviluppatore, d’altro canto l’eccessiva galanteria di molti recensori che non riescono a stroncare del tutto un titolo non meritevole potrebbe portare talvolta numerose persone a fare acquisti errati.
Perchè questa lunga premessa? Perchè, senza girarci intorno, l’ultimo gioco di Shiny Entertainment (che in passato creò anche capolavori come MDK) appartiene a questa seconda categoria di giochi veramente brutti, il perchè lo vedremo ora.
[img alt='Come potete vedere, il motore grafico non è propriamente next-gen' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1745/picture73223.aspx[/img]
Mancare completamente il bersaglio.
La prima cosa che salterà all’occhio provando per la prima volta La Bussola d’oro sarà senza ombra di dubbio il comparto grafico, davvero insufficente se si pensa non solo agli standard attuali, ma anche al fatto che già giochi non proprio eccellenti graficamente per la passata generazione di console erano una spanna avanti. Tralasciando comunque il sempre importante aspetto estetico, uno dei fattori in cui quest’ultimo lavoro Shiny pecca di più è forse proprio la giocabilità, eccessivamente guidata e macchinosa in un’era videoludica che fa proprio della libertà offerta ai videogiocatori il suo punto di forza.
La Bussola d’oro porta con sè un sistema di gioco vecchio di almeno dieci anni, al limite del "prendi la cassa, sposta la cassa, posiziona la cassa" del primissimo Tomb Raider, infarcendo il tutto di quick time events (premi il pulsante del pad al momento giusto) ed altri espedienti simili, in alcuni casi forse anche funzionali, per coprire una meccanica di gioco di certo non al passo con gli anni.
Il comparto sonoro risulta invece più che buono, ed è indubbiamente, insieme alla discreta longevità, l’aspetto migliore del gioco. Si fanno notare soprattutto il notevole doppiaggio e le eccellenti musiche, che risultano essere comunque prese direttamente dal blockbuster cinematografico.
Anche per quanto concerne la trama il gioco riprende di pari passo l’omonimo film (che a sua volta riprende, con una certa libertà, l’eccellente libro da cui è tratto): sostanzialmente la Bussola d’oro ci mette nei panni di Lyara, una ragazzina ambiziosa e dal cuore d’oro che si ritroverà involontariamente ad esplorare numerosi mondi fantastici alla ricerca di un suo amico scomparso.
Nel mondo in cui si svolge il gioco (ed ovviamente il film) ogni personaggio ha un Daimon che lo accompagna. I Daimon altro non sarebbero che creature animali che rappresentano l’anima di ognuno di loro. Solamente i bambini, categoria a cui Lyara appartiene, hanno dei Daimon dalla forma mutabile che possono trasformarsi in numerosi animali diversi. Proprio questa caratteristica viene più volte utilizzata come pretesto da Shiny per cercare di variare il più possibile la giocabilità del gioco.
Peccato che il tutto continui a risultare, anche in questo caso, sempre troppo semplicistico e macchinoso.
[img alt='Non fatevi ingannare dalle apparenze: i combattimenti sono molto più semplici di quello che sembrano' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1745/picture73221.aspx[/img]
Shiny ha perso la bussola.
La Bussola d’oro risulta essere un prodotto troppo elementare e semplice per i più adulti ed eccessivamente macchinoso per i più giovani, il tutto contornato da una giocabilità tipica dell’era PSX e da un motore grafico a dir poco pessimo rispetto agli standard attuali. Se a tutto questo aggiungiamo che l’ultimo lavoro Shiny non riesce neanche lontanamente a fare ciò cui ogni videogame dovrebbe anche solo minimamente ambire, ovvero divertire, il quadro potrà risultare definitivamente completo.
Se siete adulti e semplicemente alla ricerca di un buon videogame evitatelo assolutamente, mentre se siete genitori alla ricerca di un buon prodotto per i vostri figli sappiate che la console di casa Microsoft può offrire decisamente di meglio per loro, basti guardare all’ottimo "Viva Pinata Party Animals", al bellissimo "Kameo" o anche rivolgersi all’almeno sufficente "Crash of the Titans".
Valutazione generale
Presentazione: 6.0
I menu sono semplici ed intuitivi ed i filmati estrapolati dalla pellicola cinematografica suscitano sempre un certo effetto.
Grafica: 3.0
Grafica? Un optional!
Gameplay: 3.2
Giocabilità? Si mangia?
Sonoro: 8.0
Aaaaaah, beh, per questo basta riprendere le musiche del film!
Longevità: 6.0
Beh, facile, basta prendere la meccanica di gioco del primo livello e ripeterla fino ai titoli di coda, magari anche nei titoli di coda!
Multiplayer Factor: N.D.
Voto Complessivo: 3.0
Fate parte di quella ristretta cerchia di persone che amano provare dolore? Sbattete la testa contro il muro appena alzati dal letto per il solo gusto di farlo? Amate prendervi a pugni in faccia da soli guardandovi allo specchio? Beh, avete trovato il gioco che fa per voi.
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