Titolo: Kane & Lynch: Dead Men
Genere: Sparatutto
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: IO Interactive
Publisher: Eidos Interactive
Data di uscita: 23 Novembre 2007
Chi potrebbe detestare un mercenario redento ed uno psicotico impasticcato? Non crediamo sia possibile non amare una coppia di sbandati di simili proporzioni, perlomeno dinanzi ad una console.
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Deve essere anche quello che si sono detti alla IO Interactive, quando hanno progettato Kane & Lynch, subito dopo aver deciso di riprendere in mano il gameplay di un loro vecchio quanto sottovalutato titolo per la Xbox originale: Freedom Fighters. Certo il cambio di ambientazione non è stato da poco, passando da un titolo basato sulla lotta di "partigiani" americani dopo un’ipotetica invasione comunista, ad una vicenda hard-boiled dai toni molto cruenti, ma anche canzonatori. Ma in fondo, a parte la grafica, la visuale sul personaggio controllato e qualche altro dettaglio, ben poco è diverso. Ed in fondo è un bene, poiché FF non aveva gravi pecche da correggere, anzi meritava ben più del successo riscontrato a suo tempo.
Peraltro Kane & Lynch non si discosta molto neanche dalla serie Hitman degli stessi sviluppatori, segno forse che alla IO Interactive hanno poche idee, ma di certo non un brutto segno, dato il successo di pubblico e critica del killer pelato. Ma ora, come sempre, procediamo con ordine.
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Il mio regno per un mitra
Il gameplay di questo gioco si può facilmente sintetizzare in questa frase, ma è comunque di discreta fattura e non così riduttivo. Pur essendo chiaramente uno shooter, la visuale in terza persona garantisce un miglior uso dell’ambientazione quale riparo, anzi fa di questa tecnica un elemento fondamentale: sarà vostra principale cura puntare sempre al rifugio ideale, strategicamente più azzeccato da cui sventagliare piombo. Altro segno distintivo del gameplay è il lavoro di squadra: nel corso della vostra avventura sarete accompagnati da diversi personaggi, in primis Lynch, ma in seguito anche più di uno alla volta; quest’ultimi, pur non godendo di una IA eccelsa, saranno utilissimi alla causa, non solo perché vi faranno da pronto soccorso quando gravemente feriti, ma anche perché potrete dettar loro dei pur primordiali comandi strategici, come attaccare posizioni e nemici a vostro piacimento, o difendere una zona. Come in FF imparerete a sfruttarne le qualità, pur restando sulle vostre spalle il peso dell’azione principale.
Lynch, mon amour
Vi avevo accennato del co-op? Beh, lo faccio adesso. È possibile giocare in due l’intera avventura, solo offline, ed è discretamente divertente, anche se rende tutto più semplice, quindi è consigliato procurarsi un amico per il livello di difficoltà maggiore, con conseguente sblocco dell’obiettivo.
F#ck! …oh, sh#t!
A parte la ripetitività connaturata al gameplay, Kane & Lynch non presenta grosse pecche. Non stiamo parlando di un capolavoro, sia tecnicamente che graficamente, ma di un titolo godibile in ogni ambito. Possiamo segnalare una certa imprecisione nel rilevamento durante la ricerca di un riparo, a causa del quale alle volte non verrete automaticamente "spalmati" al muro al primo tentativo; ma quasi mai questa imperfezione mi è risultata decisiva. Possiamo lamentarci di quella volta che il personaggio è rimasto agganciato ad un oggetto e siamo stati costretti a riavviare il livello, ma è un caso troppo sporadico per fare statistica. Il sistema di mira, infine, non è immediato. Ma questo non è un vero difetto; specialmente se siete troppo abituati agli FPS, una buona dose di esercizio risolve; comunque per compensare questa situazione la IO Interactive ha disposto una rilevazioni dei colpi alquanto generosa: non occorrerà centrare la narice sinistra dell’avversario, per ucciderlo.
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Fragile alliance
La sezione multiplayer di K&L è un colpo di genio assoluto. L’aver implementato un gioco di squadra nell’ambito di un classico guardia e ladri, con scambio di ruoli in caso di morte, ne fa un gioiellino fonte di grande divertimento. La possibilità, di cui già sapevamo grazie alle interviste con gli sviluppatori, di tradire i propri colleghi criminali per intascare l’intero bottino, rende ogni partita un piccolo thriller, in cui guardarsi le spalle non solo dalla polizia, ed innesca un sistema di complotti orditi da membri del team ai danni degli altri. Sono garantite soddisfazioni sia per chi gioca pulito (si fa per dire), che per le vittime del voltafaccia, grazie alla possibilità di vendicarsi dei traditori, rinascendo poliziotto e lottare per mandare a monte il colpo degli ex-compagni. Una pecca riscontrata sul Live, in ore di sessione intensive, è la classica stupidità umana: troverete l’idiota di turno che gioca come se fosse Halo 3, uccidendo tutti indistintamente per il gusto di dare fastidio; al peggio non c’è mai fine, per fortuna non è troppo frequente. Il difetto maggiore, però, risiede nel numero esiguo di mappe: solo quattro. Ciò comporta il fatto che dopo diversi giorni di gioco finirete per conoscere a menadito cosa fare, dove andare e dove evitare di andare, il che trasformerà le sessioni in un mero copia incolla del solito schema, a parte la componente random dell’atteggiamento dei compagni di merende.
Va bene il bottino, ma i gamerpoints?
Beh, diciamo pure che è più facile far soldi. Non si tratta di obiettivi impossibili, ma buona parte (forse troppi) sono per il Live, e neanche tanto comprensibili. Alcuni sono solo per il co-op, e quindi chi di voi non ha un amico accanto è quasi spacciato. Insomma, chi punta ai 1000, si assicuri di avere tutte le carte in regola.
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Commento finale
Signori della Giuria, non vi prenderò in giro dicendo che questo gioco è rivoluzionario, nè vi inviterò a comprarlo a scatola chiusa. Mi limiterò a sottolineare che Kane & Lynch è come certe donne che, pur senza essere top-model, possiedono un loro inspiegabile fascino, tale da renderle irresistibili ad alcuni, se non a tutti. Questo gioco non eccelle in nessun ambito, ma ha questo fascino animale, un’attrattiva di fondo che potrebbe rendervi suoi schiavi. Il consiglio, demo a parte, è comunque un acquisto usato, per chi non fosse amante del genere. Chi già sente formicolare il dito del grilletto, può dirigersi alla cassa, senza farsi troppe illusioni, ma sicuro di un prodotto più che adeguato.
Valutazione generale
Presentazione: 6.2
Menu essenziali, interfaccia non eccezionale, specie per la laboriosità del processo quando si lascia una sessione online.
Grafica: 7.7
Non è certo all’altezza di altri titoli next-gen, ma fa ottimamente il suo lavoro. Pur soffrendo a tratti di una certa piattezza, mancanza di vita, non verrete mai delusi da ciò che vedete. Peccato per delle animazioni un po’ rigide, ed un frame-rate con qualche singhiozzo in fasi troppo ricche di eventi.
Sonoro: 8.3
Una volta tanto il doppiaggio italiano non delude, pur non convincendo fino in fondo. Il comparto sonoro è di alto livello: Jesper Kyd è uno che sa il fatto suo.
Gameplay: 7.5
Non inventa nulla, ma sfrutta bene quello che offre, e non fa annoiare. Non è trascurabile come pregio.
Longevità: 7.6
L’avventura single-player non vi tratterrà per mesi, anche a livello estremo. Il co-op è una gradevole surplus, e permette di vivere la storia con gli occhi del fido Lynch. Il Live allunga non poco l’esperienza, ed è abbastanza affollato nonostante lo strapotere di altri titoli. Peccato manchino quasi totalmente i giocatori italiani.
Multiplayer: 8.2
Rapinare, uccidere, distruggere; tutto nella norma… ma tradire i compagni e fuggire sghignazzando, non ha prezzo! Vendicarsi di chi vi ha tradito, idem. A nostro modesto avviso, questo è un gioco che sul Live può farvi ridere e\o incazzare come pochi. Attendiamo però ansiosi delle nuove mappe, magari un bel po’.
Voto complessivo: 7.7
Imparerete ad amare questi due bastardi perché, al di là di tutto, se lo meritano. Dategli una chance: se Lynch non vi conquista, avete il cuore di pietra!
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