Titolo: Tony Hawk’s: Proving Ground
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Neversoft Entertainment
Publisher: Activision
Genere: Sportivo / Skating
Data di uscita: 2 Novembre 2007
Inutile negarlo: quando Neversoft lanciò, nel lontano 1999, il primo capitolo della serie, riuscì a ridefinire un genere allora stagnante, che certamente non vantava molti esponenti della propria categoria. Unendo ciò al fatto che Tony Hawk’s Pro Skater (questo il titolo del primo capitolo per PS1) aveva indubbiamente molti meriti propri, potremmo riuscire a comprendere il perchè di un successo di tale portata. Un successo che convinse Activision a produrre addirittura ben otto seguiti negli anni successivi.
Ebbene, signore e signori, tenetevi forte, perchè lo skater più famoso al mondo è tornato per l’ennesima volta. Il nuovo capitolo della spericolata serie Tony Hawk’s approda anche su Xbox 360, promettendo di portare con sé una vera e propria ondata di aria fresca. Ma sarà riuscita Neversoft nel suo intento, soprattutto ora, in un panorama videoludico che ha già avuto modo di apprezzare il lodatissimo Skate, nuovo arrivato di casa EA?
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Acrobazie, divertimento e… GDR
Al primo approccio con quest’ultima fatica targata Neversoft, se già avete avuto modo di provare "Project 8", vi troverete sicuramente a casa. I menu, infatti, sono molto simili a quelli del suo predecessore e una volta avviata la modalità storia (ovvero la modalità principale del gioco) la prima cosa che salterà all’occhio sarà il notevole miglioramento apportato al menu di "costumizzazione" del proprio skater.
Tramite questo menu è possibile personalizzare il personaggio nel minimo dettaglio. Proprio come avviene in un GDR, si possono quindi modificare vari parametri quali il colore della pelle, la consistenza fisica, il vestiario e cosi via…
Ma le analogie tra questo "Proving Ground" e i giochi di ruolo non finiscono di certo qui. Affrontando le varie sfide che ci verranno offerte dai PNG (personaggi non giocanti) presenti nel gioco, che ci guideranno durante tutta la nostra modalità "carriera", potremo infatti apprendere nuove, spettacolari abilità, che ci permetteranno di raggiungere aree della città precedentemente inesplorabili. Questa particolare struttura che rende "Proving Ground" non troppo dissimile da un "GDR", risulta uno degli elementi più apprezzabili del gioco. Sbloccare nuove abilità, e con esse nuove aree metropolitane, risulterà infatti un ottimo incentivo a completare l’intera modalità single-player.
Per quanto concerne il comparto tecnico, la città che fa da coreografia al gioco è riprodotta egregiamente e il territorio esplorabile è davvero molto vasto. Tuttavia, nonostante la bontà del motore grafico, quest’ultimo capitolo della serie Tony Hawk’s non sfoggia molte di quelle "piccole" caratteristiche grafiche che la next-gen ci ha abituato ad apprezzare. Ciò lo rende sì un motore grafico solido ed efficace ma, allo stesso tempo, anche obsoleto. Basta sommermarsi, ad esempio, sui modelli poligonali delle automobili per notare come molte cose avrebbero necessitato forse di una maggior cura per il dettaglio. Dall’altro lato dobbiamo però muovere una critica assolutamente positiva verso i modelli poligonali dei vari skater, che si presentano molto ben dettagliati e caratterizzati.
Tricks a tempo di musica
Gli aspetti che rendono quest’ultimo Tony Hawk’s un gioco irrinunciabile per ogni appassionato della serie sono sicuramente il comparto audio e la giocabilità.
Le colonna sonora è quanto di più ispirato ci sia mai capitato di ascoltare in un videogame. Molte delle canzoni che fanno da sottofondo al gioco sono difatti famosissimi pezzi dei Nirvana, dei Metallica e di altri apprezzati artisti metal-rock.
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Sotto il fattore "giocabilità", il titolo non si discosta molto dal precedente episodio, anzi, presenta molti degli elementi che lo hanno reso un successo, migliorandoli però sotto alcuni aspetti. Il sistema di controllo, ad esempio, rimane pressoché invariato e anche la mappatura dei controlli sul pad è la medesima: il tasto "A" si utilizza per saltare, "Y", invece, per utilizzare l’intera città come se fosse il nostro personale parco dei divertimenti, con i suoi muri e le sue ringhiere. Anche in quest’ultimo capitolo ritroviamo l’apprezzata "modalità rallentatore" (Nail the Trick), migliorata comunque sotto molti aspetti. Essa è attivabile facendo pressione (dopo il salto) sulle due levette analogiche. Tale modalità ci consente di prendere il pieno controllo della tavola da skate e delle gambe del nostro protagonista, in mondo da poter creare delle spettacolari acrobazie personalizzate regolando la direzione di quest’ultime e rilasciando le due levette nell’istante preciso in cui il gioco lo richiederà. Nonostante inizialmente possa rivelarsi un meccanismo piuttosto complesso, una volta presa familiarità con i controlli il tutto diverrà assolutamente semplice e naturale.
Come in "Project 8", anche in "Proving Ground" abbiamo ancora una volta tre livelli di difficoltà per ogni sfida, e i "punti esperienza" che guadagneremo dipenderanno essenzialmente dalla difficoltà con cui sceglieremo di affrontarle (un metodo non molto distante da quello adottato da Bizarre Creations con il suo PGR e i suoi Kudos). Guadagnare questi "punti esperienza" sarà importantissimo. Difatti, essi ci consentiranno di apprendere nuove abilità che a loro volta sbloccheranno aree metropolitane prima inesplorabili.
Registi a tempo libero
Una della caratteristiche più innovative di "Proving Ground" è senza dubbio la possibilità di girare dei video personali contenenti le nostre più spericolate acrobazie. Questa feature, comunque, non si limiterà al semplice girare e salvare un video. E’ possibile anche montare tra loro due o più registrazioni girate in momenti diversi, creando un vero e proprio film amatoriale da mostrare ai nostri amici.
Insomma, una caratteristica divertente e lodevole che siamo certi vi farà passare interi pomeriggi davanti allo schermo, improvvisandovi registi.
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Multiplayer
Croce e delizia di questa next-gen (in quanto, sempre più di frequente, una buona modalità multiplayer corrisponde ad una poco longeva campagna in single), il multiplayer è ormai diventato qualcosa di irrinunciabile per qualsiasi videogame che si rispetti. Neversoft, tuttavia, non deve averlo compreso del tutto visto che la modalità Live che ci viene offerta è abbastanza spartana e approssimativa. Essa ci permette sostanzialmente di creare una sorta di "arena" o "piazza" all’interno della quale incontrare i nostri amici e sfidarli in eventi a tempo. Certamente, nell’era dei MMOG (Massive Multiplayer Online Games), ridurre il tutto a delle semplici arene e piccole sfide a tempo – quando in single si ha a disposizione un’intera città da vivere ed esplorare – ci sembra abbastanza riduttivo. Insomma, piccola tiratina d’orecchie a Neversoft, sperando che impari dai suoi errori e proponga nel prossimo capitolo una modalità multiplayer il più spettacolare possibile.
Commento finale
Divertente, longevo, graficamente apprezzabile e con una colonna sonora varia e assolutamente fantastica. Quest’ultimo lavoro Neversoft è indubbiamente il miglior capitolo della serie Tony Hawk’s, ma ciò non vuol dire per forza che sia un capolavoro. Il gioco pecca essenzialmente di presunzione e ingenuità. Ridefinisce e migliora, questo è assodato, ma senza innovare davvero una meccanica di gioco che il prodotto si porta dietro ormai da anni. L’inserimento della possibilità di eseguire spettacolari acrobazie attraverso una sorta di "modalità rallentatore" (caratteristica in parte già presente in "Project 8") e il generale miglioramento del livello di "costumizzazione" del proprio skater contribuiscono sì a migliorare un prodotto già di per sé apprezzabile ma, indubbiamente, non consentono a "Proving Ground" di distanziarsi di molto dall’esperienza di gioco che offriva già un anno fa il suo predecessore.
In definitiva, un titolo indubbiamente consigliato solo ai veri patiti e ai novellini del genere (che per la prima volta avranno l’occasione di apprezzare il divertimento spensierato che la serie può offrire). Se invece rientrate nella categoria di giocatori che si aspettavano un’esperienza completamente rivoluzionaria rispetto a ciò che già potevano offrire gli illustri predecessori, avete indubbiamente sbagliato titolo e vi consigliamo di rivolgervi altrove, soprattutto ora che ne avete la concreta possibilità.
Valutazione generale
Presentazione: 7.0
Menu semplici e intuitivi, come da tradizione della serie. Ottime le possibilità di personalizzazione dello skater.
Grafica: 7.9
Nulla che faccia gridare al miracolo ma comunque meritevole di attenzione. La città riprodotta
risulta viva e realistica anche se forse leggermente povera di dettagli. Dalla cosiddetta "next-gen" vogliamo vedere decisamente altro.
Sonoro: 8.2
Vero punto di forza del gioco. Da un lato, è composto da musiche assolutamente superlative (basti pensare che fanno bella mostra di sé anche le migliori canzoni dei Nirvana), dall’altro da degli effetti forse un po’ grossolani e migliorabili. Ma non preoccupatevi, sarete talmente occupati ad ascoltare l’ottimo accompagnamento musicale che neanche ve ne accorgerete.
Giocabilità: 7.8
Il solito Tony Hawk’s, nel bene e nel male. L’inserimento della possibilità di entrare in una sorta di "modalità rallentatore", attraverso la pressione dei due stick analogici, contribuisce a portare una piccola ventata di aria fresca alla serie, ma non rappresenta comunque nessuna eclatante innovazione sotto il profilo della giocabilità generale.
Longevità: 8.0
Mediamente longeva la modalità single player. Relativamente divertente la modalità multiplayer online, in cui è possibile sfidare giocatori da tutto il mondo: sicuramente contribuirà a tenervi incollati allo schermo anche una volta completata la modalità "carriera".
Fattore multiplayer: 7.5
Modalità multiplayer apprezzabile ma non pienamente convincente. Si poteva certamente osare di più permettendo ai giocatori di gareggiare insieme all’interno dell’intera città di gioco, invece di rimanere ancorati nuovamente alle classiche sfide "uno contro uno" all’interno di aree limitate.
Voto complessivo: 7.5
Un buon prodotto, un gioco divertente e longevo quanto basta che sicuramente sarà in grado di divertirvi, ma che non rivoluziona il genere, rimanendo incatenato a una meccanica di gioco che ha ormai svariati anni sulle spalle.
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