Recensione – Eternal Sonata (Xbox 360)

di • 4 novembre 2007 • RecensioneCommenti (0)893

Titolo: Eternal Sonata
Genere: JRPG
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Tri-Crescendo
Publisher: Namco Bandai
Data di uscita: 19 Ottobre 2007

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Eternal Sonata, nato dalla collaborazione fra Tri-Crescendo e Namco Bandai, è probabilmente il primo gioco di ruolo giapponese (JRPG – ndr) per Xbox 360 a centrare in pieno l’obiettivo. Benché Enchanted Arms e Blue Dragon abbiano avuto un discreto seguito (soprattutto il prodotto Mistwalker), nessuno di questi due titoli, infatti, ha saputo mostrare caratteristiche tali da far gridare di gioia gli appassionati del genere.
La nuova fatica dei ragazzi Tri-Crescendo, conosciuta nel Sol Levante con il titolo di "Trusty Bell: Chopin’s Dream", invece, riesce laddove i suoi predecessori hanno fallito, regalando all’utente un’esperienza… da sogno.

[img alt='Una delle scene iniziali del gioco']/immagini/Giochi/category1346/picture64675.aspx[/img]

E proprio la tematica del sogno è il tema trainante tutto il gioco.
Il sogno è da sempre compagno di viaggio e molla trainante dell’essere umano: inventori, scienziati e artisti hanno realizzato opere strepitose grazie ai loro sogni; Shakespeare sognava spesso nelle sue notti di mezz’estate, e persino il soporifero Marzullo si interroga a proposito dell’ingerenza del sogno nella quotidianità.

E se il sogno fosse così vero da essere confuso con la realtà? E se da un sogno così non ci si volesse più svegliare? H.P. Lovecraft, il Solitario di Providence autore dei Miti di Cthulhu, ha fatto di questi quesiti un motivo di vita, creando un vero e proprio mondo esistente (le Dreamlands – ndr) al di là delle coltri della veglia, e ponendosi un’ulteriore domanda: e se fosse possibile trasferire il proprio io in queste Terre del Sogno e in questo modo travalicare la morte?

[img alt='Chopin sul letto di morte, mentre sogna le avventure che affronteremo nel gioco' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1346/picture64676.aspx[/img]

Ed è proprio un sogno vissuto in punto di morte a essere protagonista in Eternal Sonata, il sogno di un artista, quel Frédéric François Chopin che a tutt’oggi viene considerato il più grande compositore polacco e uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi.

Ci ritroviamo dunque a Parigi nel 1879 dove, nel suo letto di morte, Chopin sogna di una terra fantastica, ricca di vita, colori, musica e poesia ma anche di dolore, malinconia e tristezza.
In questa landa onirica il celebre pianista fa la conoscenza di Polka, una squisita giovane fanciulla dotata di alcuni magici poteri di guarigione che, molto ironicamente, sono il principale sintomo di una terribile malattia che la sta lentamente portando alla morte e che fa fuggire la gente dalla sua strada, lasciandola con un profondo senso di solitudine.
Assieme ad altri simpatici personaggi (saranno dieci in tutto), incontrati lungo il cammino, Polka e Frédéric partiranno per una lunga e appassionante avventura per la salvezza degli abitanti di questo mondo fatato.

[img alt='La schermata dei combattimenti']/immagini/Giochi/category1346/picture64678.aspx[/img]

Mettiamo in chiaro subito una cosa: se siete dei cuori di pietra insensibili, se non amate musica e poesia, se nei videogames siete soliti saltare le cut-scene, allora Eternal Sonata non fa per voi.
Già da subito, il gioco Tri-Crescendo ci mostrerà a cosa stiamo andando incontro, con una delle presentazioni più lunghe, poetiche e toccanti mai viste in un titolo di intrattenimento videoludico. Tutto il gioco, infatti, è pervaso di momenti solari e attimi malinconici, di dolci sonate e paesaggi mozzafiato così perfetti e piacevoli da assistere e ammirare, da relegare il gameplay a mero elemento accessorio.
La giocabilità si snoda attraverso i classici schemi dei JRPG, alternando fasi esplorative attraverso le splendide locazioni, a momenti di combattimento con i numerosi mostri che le popolano, ben visibili a schermo e quindi, in gran parte dei casi, evitabili. Il gioco, infatti avrebbe benissimo funzionato anche senza la pletora di scontri, alla lunga molto simili tra loro, limitandoli a qualche incontro saltuario e ai vari boss, funzionali alla trama.

Anche i combattimenti si svolgono seguendo i canoni dei giochi di ruolo giapponesi, sebbene sia stata introdotta qualche piacevole novità: benché siano a turni si dovrà fare molta attenzione al trascorrere del tempo, poiché ogni singolo personaggio dispone di soli 4 secondi per poter compiere tutte le proprie azioni. Anche l’area in cui si svolge lo scontro dovrà essere tenuta d’occhio, poiché gli attacchi speciali dei nostri personaggi varieranno in funzione del fatto che si trovino o meno in zone illuminate oppure in ombra: Polka, ad esempio, alla luce potrà lanciare la magia di guarigione, in ombra un potente attacco a distanza. I nemici stessi, inoltre, potranno variare di poteri, forme e dimensioni al passaggio tra le differenti zone di luce.
La possibilità di parare gli attacchi, premendo il tasto "B" con una buona scelta di tempo, aggiunge un altro pizzico di novità.
Durante le fasi esplorative, invece, potremo godere della bellezza del mondo che ci circonda, parlare con la gente, comprare e vendere oggetti e risolvere le esigue e semplicissime quest secondarie del tipo "prendi un oggetto dal tizio e portalo all’altro tizio".

[img alt='Le ambientazioni sono incredibilmente colorate. Semplicemente bellissime.']/immagini/Giochi/category1346/picture13984.aspx[/img]

Accanto a una giocabilità classica, si affianca una realizzazione tecnica fuori dal comune.
Creato interamente grazie ad un uso sapiente del cel-shading, impreziosito da morbide tinte pastello affiancate a toni vividi, da un’illuminazione sempre perfetta e da effetti di luce e sfocatura di altissimo livello, Eternal Sonata è un’esperienza visiva di prima qualità. Le locazioni sembrano uscite dalle matite di Hayao Miyazaki (autore di una quantità di capolavori manga e anime), ogni singolo oggetto o personaggio presente a schermo è ricchissimo di dettagli ed il character design è di una bellezza suprema. Non avrebbe guastato, comunque, una maggiore varietà nell’aspetto dei mostri e maggiore naturalezza nella postura di alcuni personaggi. La telecamera fissa, inoltre, svolge un ottimo lavoro, anche se più di una volta vi capiterà di muovere lo stick destro del controller nella vana speranza di poter cambiare angolo di visuale e godere a 360° della bellezza dei luoghi in cui vi trovate.

[img alt='Le cut-scene valgono da sole il prezzo del gioco' align='center' width='400']/immagini/Giochi/category1346/picture64674.aspx[/img]

Ad impreziosire ulteriormente il tutto meritano una menzione speciale sia le splendide e numerose cut-scene dall’ottima regia, a livello dei migliori film d’animazione, che i poetici intermezzi, narranti episodi della vita di Chopin, realizzati con fotografie dei luoghi che hanno visto la presenza del compositore polacco e allietati da sonate e brani dello stesso Chopin, eseguiti dal pianista russo Stanislav Bunin.

Il comparto sonoro, trattandosi di un titolo legato alla figura di un superbo musicista, non poteva che essere eccellente. Curata da Motoi Sakuraba, celebre compositore giapponese, la colonna sonora ben si lega alle immagini sullo sfondo e contribuisce alla completa immersione del giocatore nel mondo fiabesco di Eternal Sonata. I suoni ambientali sono allo stato dell’arte: il soffio della brezza e lo stormire delle foglie fanno da contrappunto alla musica in sottofondo e aggiungono un ulteriore tocco di magia.
Il parlato, presente in lingua inglese e nell’originale giapponese (non temete, è sottotitolato in italiano), è anch’esso più che buono, presentando, nella versione nipponica, una perfetta sincronizzazione labiale.

Tirando le somme, Eternal Sonata è un capolavoro in ogni suo aspetto. Una sceneggiatura poetica, emozionante e commovente, unitamente a una realizzazione tecnica superlativa sia dal punto di vista visivo che auditivo, rendono il gioco Tri-Crescendo un’esperienza che chi non ha mai smesso di vivere sognando deve assolutamente provare.
Astenersi smanettoni dal grilletto "facile".

Valutazione generale

Presentazione: 9.5
Poesia. Non c’è termine migliore per definire l’atmosfera che si respira in Eternal Sonata.

Gameplay: 7.5
La formula è quella classica dei JRPG con qualche pizzico di innovazione tattica sotto l’aspetto dei combattimenti.

Grafica: 9.3
Cel-shading usato in modo superlativo, colori pastello e numerosi effetti di luce e sfocatura rendono Eternal Sonata una gioia per gli occhi. Alcune piccole, infinitesimali imperfezioni non consentono di giungere al 10.

Sonoro: 9.7
Colonna sonora, effetti ambientali e un parlato sublime contribuiscono a rendere unica l’esperienza di gioco.

Longevità: 7.5
Sebbene non duraturo quanto altri titoli appartenenti allo stesso genere, le 20 – 30 ore di gioco necessarie a finirlo rendono il titolo discretamente longevo.

Multiplayer Factor: ND
Non è presente alcuna modalità multiplayer via Live e, sinceramente, non se ne sente la mancanza. È possibile comunque, durante i combattimenti, giocare in locale in tre contemporaneamente, ognuno alla guida di uno dei personaggi coinvolti.

Voto complessivo: 9

Eternal Sonata non è un videogioco. È una vivida e coinvolgente esperienza visiva e auditiva, è sentimento e poesia. Per palati fini.

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