Quando Codemasters, all’acquisizione delle licenze FIA, prometteva di trasformare il marchio Formula 1 nel proprio FIFA, prometteva qualcosa di più di una serie con iterazioni annuali. Prometteva un sistema di uscite tutte più o meno simili tra loro, con migliorie tecniche presenti ma quasi impercettibili, presumibilmente a causa del periodo che attraversa l’industria dei videogiochi. Vale a dire, la fine di una generazione: un titolo del genere, che punta molto (non che sia un difetto) sul comparto audiovisivo, tende a logorarsi di anno in anno – basti vedere FIFA 13, per restare al paragone con il franchise EA.
La differenza tra FIFA e Formula 1, però, sta nel momento in cui queste serie sono state avviate. Il primo è approdato sulle console next-gen nel 2006 e con un ampio ventaglio di elementi da migliorare, a partire dalla già citata grafica per finire sul gameplay al limite dell’osceno; F1 è arrivato tra le mani degli sviluppatori inglesi nel 2010 e con un inatteso grado di maturità: errori di gioventù a parte, quel gioco era perfetto. Non avrei aggiunto e tolto nulla.
A due anni di distanza, mi ritrovo a giocare F1 2012 e a notare che, ancora una volta, non aggiungerei o toglierei nulla alla formula (ridete pure) proposta in principio. Le limatine ci sono state: la pantomima un po’ ripetitiva delle interviste è stata rimossa; al KERS si è affiancato il DRS, entrambe variabili di non poco conto, specie in qualifica; è stato introdotto e presentato come novità dell’anno il Young Driver Test, una sorta di tutorial in cui cimentarsi prima di dare il via alla propria carriera – novità un po’ fiacca, a dirla tutta.
Che altro? Piste nuove, piloti nuovi, auto nuove. Ma l’impianto di gioco, “solido” come direbbe qualcuno, non ha subito particolari modifiche – e ci mancherebbe: sfruttare i già citati KERS e DRS, scia, pista gommata, pneumatici in temperatura, carburante, soste e quant’altro non è abbastanza, è di più. C’è tutto ciò che un fan della Formula 1 potrebbe desiderare.
Questo, se da un lato rappresenta un pregio, un segnale di perfezione (ammesso che esista) del titolo Codemasters, dall’altro preoccupa perché non fornisce alcuno sbocco al franchise, che potrebbe ritrovarsi costretto a fermarsi nei prossimi anni o a rivoluzionarsi completamente – cosa che mi auguro – perlomeno nelle modalità. Fighe, queste, nel 2010; un tantino ritrite, come il resto della produzione, nel 2012.
Sviluppato da Codemasters Racing e pubblicato da Codemasters, F1 2012 è disponibile dal 21 settembre per PC, PS3 e Xbox 360.