È sabato. Tempo di pulizie, che per troppi sabato ho colpevolmente trascurato. Tra cartacce, copie promo e console di almeno una generazione fa, per la serie “metti mai che ti viene voglia di retrogaming” (sottolineo il “mai”, ultimamente le uso come soprammobili per distrarre la polvere), ritrovo Forza Motorsport 4. Vado con la mente a quando c’ho messo le mani per la prima volta: era quasi Natale, e mi arrivò nella stessa busta di Gears of War 3. Delle rispettive Opinioni, ricorderete, se n’era occupato Sergio. Da allora, qualche ora di gioco e poco altro: la formula, per quanto smussata e gratificata da un comparto tecnico all’avanguardia, mi aveva un tantino stancato dopo le settimane e forse i mesi buttati su Forza1 e 2, e le ore comunque belle trascorse sul terzo episodio.
Complici queste esperienze da mea culpa, Forza Motorsport 4 era rimasto lì, nei soprammobili per distrarre la polvere, ad aspettare una seconda possibilità – insieme, se volte saperlo, a Dead Space 2, Deus Ex: Human Revolution, The Witcher 2: Enhanced Edition e (ora mi ammazzano) Skyrim. Finché non mi torna la voglia di motori e finché non metto gli occhi sul DLC delle Porsche, pubblicato a fine maggio. Nel giro di poche ore, grazie al pregevole lavoro d’archivio del mio compare, riusciamo a recuperare un codice e ad avviare il download di circa 300MB.
Come? Volete sapere com’è andata a finire? Calma, calma…. facciamo prima un piccolo tuffo nel passato, al lancio di Forza Motorsport 4: l’unico titolo della serie Turn 10 a non includere i bolidi della leggendaria casa tedesca. Il sentimento di boot è la delusione. Seguita poi alla rabbia per la scoperta di un triste retroscena: Electronic Arts, che detiene l’esclusiva dei diritti Porsche e li ha sempre girati sotto lauto compenso agli altri publisher, stavolta ha deciso di fare di testa sua e vantare la denominazione di “solo racing sul mercato ad avere questo marchio” – era uno dei tanti Need for Speed ad aver visto la luce, niente di chissà quanto elaborato. Da Redmond, comunque, arrivavano voci d’ottimismo e tanta, tanta pazienza: EA avrebbe mollato l’osso di lì a poco e i mitici esemplari dalla Crucconia sarebbero arrivati via DLC.
L’add-on è quello di cui sopra, quello che mi ha fatto tornare la voglia di giocare a Forza Motorsport 4. Primo merito. Il secondo sta nel prezzo di 800 Microsoft Points, motivato, a mio modo di vedere, perché il pacchetto introduce non solo nuove vetture – quelle che di norma costano 560 punti – ma anche venti nuovi eventi a tema e tutto ciò che ad essi è collegato. Ossia la necessità di riprendere tuta e casco per guadagnare i crediti necessari all’acquisto delle auto, ossia il rapporto con la casa costruttrice (una delle novità del gioco, che serve a dare un’ulteriore tocco motoristico alla distribuzione di esperienza e bonus), ossia gli stemmi e quant’altro. Chiaro: non fa mai piacere dover spendere €10 in più ai canonici €60. Ma da un punto di vista contenutistico non c’è nulla da recriminare: il costo è proporzionato all’offerta e, anzi, non mi sarei meravigliato a un prezzo di 1200 Microsoft Points. Avrei storto ancora di più il naso, forse, ma non avrei criticato più di tanto. Anche perché il sostegno di Turn 10 a questo Forza Motorsport è impressionante, qualitativamente e quantitativamente.
Potreste magari interrogarvi sul riprendere o meno un prodotto a svariati mesi dalla sua uscita: un dubbio ch’è venuto anche a me, soprattutto a guardare quelle scalettature così forti sul mio monitor. Ma per quelle, solitamente, bastano due o tre corse e il gioco è fatto.
Il Pacchetto Porsche Expansion è disponibile dal 22 maggio per Forza Motorsport 4, al prezzo attuale di 800 Microsoft Points.