Recensione – Overlord (Xbox 360)

di • 5 luglio 2007 • RecensioneCommenti (0)968

Titolo: Overlord
Genere: Action-Adventure
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Triumph Studios
Publisher: Codemasters
Data di uscita: 29 Giugno 2007

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Il fascino discreto del Male; il pesante fardello di responsabilità che deriva dall’essere il discendente della genia di Oscuri Signori delle Tenebre. Un popolo di creature che attende devoto la tua venuta per servirti. Un popolo, là fuori, che è convinto di essersi liberato per sempre della tua minaccia. Se tutto ciò non accende un fuoco nel vostro sensibile animo di videogamer, andate pure. Rimasti? Bene, allora procediamo ancora per esclusione: chi soffre di stomaco al sentir nominare giochi come Pikmin, Diablo e simili? Ottimo, arrivederci anche a voi… Ora che siamo pochi ma visceralmente interessati, possiamo darci a tutte le malvagità più indegne, dall’abigeato al far attendere il caporedattore…er, No. Magari non tutte.

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L’Overlord siete voi, la vostra missione è ristabilire il dominio del male nelle terre note, con ogni mezzo. E qui sorgono i primi dubbi: a volte sembra che il cammino delle cattive intenzioni sia lastricato di opere buone. Infatti ci troviamo troppo spesso a fare cose contrarie alla nostra natura, come salvare contadini rapiti e pulzelle, per procedere nel gioco. Poco importa se successivamente potrete uccidere e radere al suolo; diamine, ci vuole coerenza, siamo l’Overlord, mica un capo Boyscout. Nella vostra missione sarete sostenuti (è dir poco) dai fedeli serventi, pronti a tutto per voi. Queste creature, che diverranno il vostro esercito, i vostri guardaspalle, la vostra energia vitale persino, non potranno non farvi sorgere sentimenti paterni; aggirarsi per la mappa, attorniato da un branco vociante di spassosi serventi, diverrà un gradevole happening, merito anche dell’ottima colonna sonora e del convincente doppiaggio, interamente italiano.

Peccato che di queste passeggiate ce ne siano pure troppe, il gioco infatti soffre di una certa ripetitività, di mappe confusionarie, e di dungeon non particolarmente appaganti, nella loro linearità. La componente strategica è molto ben calibrata, le vostre truppe (quattro differenti tipi di Minions, o serventi) ciascuna con le proprie abilità, consentono di attraversare i campi di battaglia fiduciosi, ma non potrete spegnere il cervello nel frattempo, occorrerà piuttosto una sagace gestione dei propri mezzi per risolvere puzzle e situazioni. Ma per la maggior parte del tempo, la sensazione di potere, nel lanciare orde di serventi sul nemico (si è mai sentito di un Napoleone pugnante in mezzo ai fanti?), sarà inebriante, e compenserà anche l’irritante sistema di controllo della telecamera, affidato a un assurdo autocentramento con il tasto "LT". Ma qualcuno l’ha ricordato ai ragazzi della Triumph che il joypad vanta, casualmente, un right stick che si presta alquanto, anzi decisamente meglio? Se poi ci aggiungiamo che anche il metodo di puntamento dell’obiettivo su cui lanciare i nostri pargoli distruttori, non è dei più precisi, il quadretto ne esce un po’ ridimensionato; ma non abbastanza da non ringraziare gli sviluppatori per la boccata d’aria fresca che ci hanno dato, con un titolo così gradevole, ironico e giustamente impegnativo.

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Un’ultima nota negativa alla gestione della personalità dell’Overlord: come accennavamo prima, egli sarà costretto a tante cose buone, per la sua strada, tante dal poter considerare di passare al lato luminoso della Via. Tutto dipende da voi: potrete uccidere per divertimento o mantenervi puri di cuore. Peccato che ciò non cambi nulla più che l’atteggiamento dei vostri sudditi (se vi temono non combatteranno per voi) e un paio di obiettivi da sbloccare; la trama non ne risentirà in modo alcuno. Peccato.

Multiplayer

Stentavo a crederci, ma alla Triumph hanno pensato a una applicazione multi per questo gioco; nulla di eclatante a parte la scelta del confronto diretto tra due Overlord in campo aperto, oppure una modalità Co-op, nel nome della distruzione estrema. Poco, ma comunque buono.

Commento finale

Signori della Giuria, Overlord è forse una chicca per pochi, perchè il suo gameplay non è per tutti; ma chi di voi saprà apprezzarlo spenderà ore gioiose di vandalismo e lotta, sarà premiato da qualche soddisfazione e qualche risata… E crocefisso da momenti sparsi di tedio e frustrazione, pochi però.

Ma se siete ancora su questa pagina, è perché lo avete già capito all’inizio, quando vi ho invitato a riflettere sulla vostra disposizione d’animo, non è vero? Quindi nulla di ciò che ho scritto vi ha sorpreso. Se però siete degli imbucati curiosi, amanti della lettura facile, non fatevi ingannare dal voto in basso o trasportare dalle emozioni: Overlord non fa per voi più di quanto vi abbia ammonito all’inizio.

Valutazione generale

Presentazione: 7.7
Abbastanza gradevole, ma non troverà posto negli annali del videogioco.

Grafica: 8
Molto colorata e vivida, ma soffre di una certa imprecisione, di un senso di confusione diffuso, nel mare magnum di paesaggistica bucolica.

Sonoro: 8,5
Ottima colonna sonora, e doppiaggio molto buono, fatta eccezione qualche linea meno ispirata.

Gameplay: 7.9
La giocabilità per il suo genere è molto buona, ma lievemente vittima della ripetitività, nel pur elevato numero di missioni.

Longevità: 7
La campagna non si risolve in pochi minuti, tutto il contrario. Alcuni obiettivi vi faranno imprecare. In particolare quelli sulla doppia personalità dell’Overlord. Concludere da demoni o da angeli, potrebbe essere molto dolorosa come scelta. Non vi ci vedo a rigiocarlo solo per ottenere un’altra icona. Passati al multiplayer, temo non ci sia molta trippa per gatti, dopo un po’ di scoperta iniziale.

Multiplayer: 6.5
Originale l’idea del Co-op, e si prospettano contenuti in arrivo nei prossimi mesi. Ma non è certo questo il gioco che farà saltare il Live.

Voto complessivo 7.7

È materiale di qualità, ma solo per chi sa apprezzarlo. I giocatori casuali non ne verranno attratti più di un ubriacone da un bicchiere d’acqua macchiato con rum.

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