Recensione – Shadowrun (Xbox 360)

di • 27 giugno 2007 • RecensioneCommenti (0)1170

Titolo: Shadowrun
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Fasa Studio
Publisher: Microsoft Game Studios
Data di uscita: 13 Luglio 2007

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Gli utenti Xbox 360 e gli utenti PC non sono mai stati così vicini! Grazie a Shadowrun il progetto Live Anywhere di casa Microsoft comincia a diventare una realtà.

Rifle & Sorcery

Il plot narrativo che sta alla base del gioco, come vedremo più avanti, è piuttosto solido e originale. Ciò non ci stupisce, dato che Shadowrun è il diretto discendente del celebre ed omonimo gioco di ruolo cartaceo che vide la luce nel 1989 (se volete saperne di più, per approfondimenti vi consiglio di leggere l’ottima pagina di Wikipedia legata all’argomento.)

[img alt='Le magie sarebbero sicuramente risultate più godibili in una campagna single-player']/immagini/Giochi/category1333/picture18572.aspx[/img]

Peccato, però, che l’interessante trama sia stata utilizzata banalmente come motivazione per la creazione di arene multiplayer in cui svolgere battaglie tra squadre di giocatori.
Il prodotto dei ragazzi Fasa, infatti, è un titolo esclusivamente rivolto al gioco online a squadre (per un massimo di 8 giocatori per parte) e limita il comparto single player a un discreto tutorial e alla possibilità di giocare nelle arene con i bots al posto di giocatori in carne ed ossa, modalità utilizzabile solamente per fare un po’ di pratica con i comandi di gioco, visto che l’IA non brilla certo per particolare acume, e che vi stancherà dopo poco.

La mancanza di una campagna in singolo o cooperativa è forse la più grande pecca del prodotto Fasa Studio, una storia ben scritta, magari con la possibilità di giocarla dal punto di vista di entrambe le fazioni e con una leggera impronta gdr (del resto questo era il Shadowrun originale), avrebbe infatti dato maggiore spessore al gioco e reso davvero infinite le possibilità di utilizzo degli incantesimi e delle tecnologie presenti, che a volte risultano un po’ inutili nelle arene, durante le frenetiche battaglie 8 vs 8.
Utilizzare la magia di teletrasporto per raggiungere luoghi inaccessibili o gli impianti oculari che permettono di vedere attraverso i muri per pianificare gli assalti, sono solo alcuni esempi delle molteplici possibilità che si sarebbero aperte.
Davvero un peccato, perché anche il libretto di istruzioni, pensato come un manuale per gli impiegati RNA e trafugato dalla Lineage, con tanto di appunti e annotazioni, contribuisce non poco a calare l’utente nell’ambientazione.

Futuro Cyber-magico

Tra circa una ventina d’anni i governi mondiali cederanno il passo e il potere alle multinazionali e alle megacorporazioni che gestiranno la vita di milioni di persone in base all’idea di profitto; la tecnologia e la cibernetica faranno passi da giganti e nuove e meravigliose attrezzature saranno a disposizione per l’uomo.

[img alt='Le arene sono be realizzate']/immagini/Giochi/category1333/picture18571.aspx[/img]

Certo che chi non è membro di una corporazione se la passerà piuttosto male e dovrà ridursi a vivere nei sobborghi sempre più decadenti delle megalopoli, focolai di rivolte, rifugi per i più derelitti e terreno fertile per le bande criminali.
In questo cupo scenario dall’evidente matrice cyberpunk, come se le vicende non fossero già oltre ogni buon senso, ci si mette pure un cataclisma a complicare le cose, risvegliando nel mondo la magia, sopita ormai da millenni.
L’improvviso ritorno delle energie arcane ha come prima evidente conseguenza il mutare, nell’aspetto e nelle caratteristiche congenite, di alcuni esseri umani, dando così vita a tre nuove razze metaumane: elfi, troll e nani; altra conseguenza, non meno importante, la possibilità di imbrigliare tali energie e manipolarle per ottenere effetti fino ad allora impensabili.

Tutto ciò non può che destabilizzare ulteriormente la già delicata situazione economico-politica: le megacorporazioni intuiscono all’istante gli enormi profitti che possono scaturire dal controllo di un così immenso potere e dalla regolamentazione del suo uso. Ecco dunque che la RNA Global, una delle più potenti aziende multinazionali, dedica gran parte dei propri investimenti nella ricerca e recupero di alcuni antichissimi artefatti che consentono un migliore uso delle energie mistiche.
La RNA Global deve quindi fare i conti con bande di terroristi e sedicenti combattenti per la libertà, radunatesi sotto la bandiera di un’organizzazione chiamata Lineage, che gli si oppongono, predicando un uso libero e non condizionato della magia.
Nasce quindi una lotta senza esclusione di colpi per accaparrarsi per primi i suddetti artefatti. Ovviamente la maggior parte delle volte le due fazioni giungeranno sul luogo del ritrovamento quasi contemporaneamente dando il via a sanguinose scaramucce.

Multiplayer: il cuore del gioco

Shadowrun è il titolo attraverso il quale Microsoft lancia il suo nuovo servizio interpiattaforma, consentendo agli utenti PC muniti di Windows Vista e gli utenti Xbox 360 di partecipare alle medesime sessioni di gioco. Probabilmente questo è il motivo per cui lo sviluppo sia stato orientato esclusivamente per il gioco on-line.
Peccato che sia stato fatto in modo un po’ approssimativo.
Indubbiamente il gioco ha delle grandi potenzialità grazie al suo mix di magia e tecnologia, che risultano inespresse a causa di una realizzazione complessiva piuttosto deludente.
Iniziamo con il vedere i lati positivi, per passare poi alle "magagne".

[img alt='Gli scontri multiplayer sono il "cuore" del gioco']/immagini/Giochi/category1333/picture18568.aspx[/img]

Il gioco offre ben quattro razze tra cui scegliere, di partita in partita, ognuna con le sue caratteristiche peculiari, che consentono la creazione di squadre piuttosto variegate e la possibilità di creare tattiche interessanti.
Gli esseri umani sono la razza più equilibrata, non godono di particolari pregi né difetti e non subiscono le penalità alla riserva magica (Essenza) dovute all’utilizzo di apparecchiature tecnologiche.
Gli elfi sono la razza più veloce, godono di un’alta riserva di Essenza da utilizzare per gli incantesimi e per guarire dalle ferite subite, cosa molto comoda, visto che sono la razza con la minore salute. Inoltre, portare armamenti pesanti ne riduce la velocità
I massicci troll sono piuttosto lenti, ma estremamente resistenti e forti. Se feriti tenderanno a mutare lentamente in pietra, diventando ancora più resistenti ai successivi colpi, ma perdendo in velocità e mobilità.
I piccoli nani, infine, sono discretamente forti e resistenti, ma la loro Essenza si ricarica molto lentamente. Per fortuna godono dell’abilità di rubare l’energia magica altrui, semplicemente avvicinandosi.

Ovviamente anche la scelta dell’equipaggiamento magico e tecnologico, ottimamente bilanciato, influirà in modo sostanziale sulle tattiche di gioco: laddove l’incantesimo di teletrasporto ci consente di allontanarci rapidamente da un nemico e finanche ad attraversare pareti ed ostacoli, l’aliante retrattile ci permetterà di planare verso luoghi inaccessibili o rallentare una caduta.
Tutti i giocatori, indistintamente, all’inizio di ogni partita, godono di un ammontare di soldi da spendere per acquistare incantesimi, armi e munizioni o tecnologie. Il denaro verrà assegnato alla fine di ogni scontro e il suo ammontare verrà determinato da come ci si è comportati durante la partita: curare i compagni attraverso l’incantesimo dell’albero della vita o farli risorgere con l’incantesimo atto a questo scopo fornirà ad esempio parecchio denaro, il fuoco amico, d’altro canto, sarà causa di penalità pecuniarie.
Anche le numerose arene di gioco risultano ben bilanciate, sufficientemente vaste e articolate su più livelli, per sfruttare al meglio tutte le possibilità di gameplay, oltre che accattivanti ed evocative dal punto di vista del design.

[img alt='Il character design non è tra i più accattivanti']/immagini/Giochi/category1333/picture18569.aspx[/img]

Purtroppo però Shadowrun viene minato da una penuria quantitativa di modalità di gioco, solamente tre (in pratica un deathmatch a squadre, cattura la bandiera e un attacco/difesa): pochine per un gioco incentrato solamente sul multiplayer.
Inoltre, mancano tutte quelle funzionalità prettamente legate al gioco on line che sono ormai doverose e che giochi di recente produzione ci hanno abituato ad apprezzare.
Manca totalmente, infatti, una qualsivoglia possibilità di modificare l’aspetto del proprio alter ego con skin differenti o accessori, per personalizzarlo e distinguerlo dalla massa di elfi tutti uguali; sono ugualmente assenti classifiche e ranking che possano indicare una crescita del giocatore o la possibilità di partire con equipaggiamenti eventualmente accumulati in partite precedenti.
A parte il conseguimento degli achievements con i relativi punti per le gamertag, non vi sono, poi, altri premi che incentivino il giocatore a proseguire e ad accrescere in bravura: nulla da poter sbloccare con il duro lavoro, nessun oggetto, magia o arma aggiuntivi da ottenere grazie ad ore e ore di gioco intenso.
Anche le possibilità di match making risultano sotto tono e spesso bisogna attendere parecchio tempo prima che il gioco trovi una partita in cui entrare, senza tra l’altro aver la minima possibilità di poter scegliere tra una lista di più match. In sostanza il computer effettuerà una scelta in base alle true skill (non visionabili in alcun modo) e assegnerà direttamente il giocatore ad una sessione in corso.
A mitigare almeno in minima parte queste deficienze, l’implementazione della gestione dei clan e una pressoché totale assenza di lag.

[img alt='La grafica non è di certo ai livelli delle ultime produzioni per Xbox 360']/immagini/Giochi/category1333/picture18047.aspx[/img]

Tecnologie del futuro…

Anche dal punto di vista tecnico Shadowrun non convince pienamente.
Il comparto grafico è sicuramente sottotono, con un character design poco curato ed esteticamente poco accattivante. Anche l’animazione dei personaggi convince molto poco, soprattutto quando si sale una scala a pioli e nei salti poco eleganti. L’ambiente di gioco risulta invece gradevole, soprattutto per le texture utilizzate per "screpolare" le superfici, al contatto di alcune armi e incantesimi. Gli effetti di luce e particellari rimangono nella norma e non risaltano particolarmente, se si eccettuano l’incantesimo di "fumo" davvero ben realizzato e l’albero della vita, decisamente evocativo.
Il sonoro è nella media, con i rumori delle armi sufficientemente convincenti e con un parlato, localizzato in italiano, sufficiente alla bisogna. I suoni prodotti dal lancio degli incantesimi, invece, risultano un po’ anonimi, forse qualcosa di più epico avrebbe avuto maggiore impatto.

Conclusioni

Che peccato! Shadowrun è l’ennesimo gioco che, sulla carta, può offrire molto ma che viene penalizzato da una realizzazione poco convincente e da scelte forse non pienamente condivisibili.
E’ indubbiamente un titolo divertente, ma che offre troppo poco per contrastare altri prodotti dal multiplayer più avvincente e meglio realizzato e che godono anche di una solida modalità in singolo.
Probabilmente avrebbe avuto più chance se fosse stato proposto a un prezzo abbordabile (come Table Tennis della Rockstar) invece che a prezzo pieno, cifra non giustificata, alla luce di quanto detto finora.
Temo dunque che gli utenti Xbox 360 e gli utenti PC dovranno attendere ancora qualche mese per giocare assieme ad un videogame degno di questo nome.

La Pagella

Presentazione: 7.5
Menù intuitivi ed esteticamente piacevoli e un libretto di istruzioni splendidamente realizzato elevano sopra la media questo aspetto del titolo.

Gameplay: 7
La possibilità di utilizzare magie e tecnologie futuristiche salvano il gameplay. Di fatto è un FPS come tanti.

Grafica: 6.5
Decisamente al di sotto della media cui le ultime produzioni ci hanno abituati.

Sonoro: 6.5
Le voci, gli spari e i suoni prodotti dall’uso della magia sono nella norma e non brillano per nulla in particolare.

Longevità: 6.5
La mancanza di una modalità single player e le poche modalità multiplayer rendono il gioco ripetitivo.

Multiplayer Factor: 7
Di fatto è l’unica modalità di gioco possibile, e non brilla per innovazione od originalità. E’ degna di plauso la possibilità di giocare per la prima volta assieme ad utenti PC.

Voto complessivo: 6.8

Godibile per qualche ora, a sprazzi divertente, rimane comunque un FPS come tanti.

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