Trials Evolution

Aria di “evoluzione”, non di rivoluzione: Trials Evolution non ne aveva bisogno

di • 18 aprile 2012 • Senza categoriaCommenti (0)1199

Trials Evolution è il risultato di un’attenta analisi fatta sulla base di Trials HD, il suo predecessore, che ha portato RedLynx a perfezionare la formula e ribadirla oggi con una manciata di interessanti dettagli in più. Questi vanno dal multiplayer – che vero e proprio multiplayer non è – ai tracciati meno banali, dal ricco ed elaborato editor di mappe ai tutorial per fare di Trials una serie accessibile a tutti. O quasi.

“Quasi” perché, non ve lo nascondo, al di là dell’entusiasmo iniziale mi è servita e mi servirà una buona dose di pazienza. Sia perché, passata la fase inziale della difficoltà facile-media, gli eventi – disponibili in un’ottima quantità, tra giochi di abilità, “patenti” e gare lisce; stiamo pur sempre parlando di un Live Arcade – iniziano a farsi più complicati, sia perché, per un fan delle medaglie d’oro, è difficile accontentarsi del misero bronzo assegnato alla fine di ogni pista. È chiaro come, quindi, Trials Evolution goda di un impatto eccezionale sul giocatore: è la concretizzazione motocrossiana di Garry’s Mod, un non-gioco scaricabile per PC che consente di sbizzarrirsi con la fisica, con tutte le sue implicazioni più assurde. Se vi va di fare sul serio, ok, siete liberissimi di tentare il tempone e sudarvi la vostra medaglia; se invece volete divertirvi, non potrete fare a meno di lanciarvi in evoluzioni e acrobazie al limite della legalità, oppure giocherellare nelle sfide o col cadavere del povero pilota schiantatosi al suolo – è una lunga storia, da provare con mano, e che, oltre le preferenze personali, testimonia la bontà del titolo: siamo già a due sfaccettature diverse dello stesso gameplay, non è poco.

Esauritosi tale impatto, è altrettanto evidente che il giocatore debba fare i conti con una struttura in grado di sopravvivervi. Di non deludere, cioè, le aspettative create dal classico fuoco di paglia. Per quanto mi riguarda, Evolution non è riuscito a convincermi sotto tale aspetto, non abbastanza, almeno, da giustificare il prezzo dei 1200 Microsoft Points.

Al termine di ogni esibizione, il vostro personaggio verrà eliminato nei modi più assurdi, giusto per farvi fare qualche risata. Il sindacato dei piloti di cross sarà d'accordo?

Dovrò testarlo più a lungo e mi riservo pertanto la possibilità di cambiare idea in un Afterthought – sarà che l’idea del Track Central, un editor in piena regola, mi affascina ma non riesce a tenermi incollato allo schermo per la sua contorta realizzazione anche nella insufficiente modalità Light (la Pro è per i… professionisti della costruzione, sembra perciò mancare una via di mezzo); sarà perché, come anticipato, il multiplayer consente di giocare con gli amici ma ognuno sul proprio binario, con il proprio tempo da battere e con il proprio percorso da seguire evitando di inciampare nell’immancabile ostacolo; sarà perché, infine, la personalizzazione solo estetica di personaggi e moto stona con le meccaniche tanto realistiche del gameplay.

Sarà per tutti questi motivi messi insieme o per nessuno di loro, ma credo che chiunque abbia difficoltà a digerire una giocabilità essenzialmente ripetitiva e la sua smodata dose di humor dovrebbe valutare con grande attenzione l’acquisto di Trials Evolution. Chi non ha acquistato Trials HD e chi lo ha fatto con estrema soddisfazione potrà ritenersi felice di un riuscitissimo more of the same.


Sviluppato da RedLynx e pubblicato da Ubisoft, Trial Evolution è disponibile da oggi 18 aprile su Xbox Live al prezzo di 1200 Microsoft Points.

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