Recensione – Tomb Raider Legend (Xbox 360)

di • 25 giugno 2006 • RecensioneCommenti (0)1107

Titolo: Tomb Raider Legend
Genere: Azione/Avventura
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Crystal Dynamics
Publisher: Eidos Interactive
Data di uscita: 11 aprile 2006

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Finalmente, l’eroina più formosa (ehm… famosa) e bella del mondo torna sulle nostre console, dopo un periodo alquanto buio: questa volta, ci sarà da gioire?

[img alt='Ritornano le tipiche ambientazioni della serie']/immagini/Giochi/category1200/picture9750.aspx[/img]

Presentare un gioco come Tomb Raider è sempre un piacere, pochi titoli hanno avuto lo stesso impatto a livello mondiale. E’ bello ricordare i primissimi episodi, il senso di solitudine quando ci siamo trovati persi in mezzo a lande immense e desolate, quando ci si immergeva in lunghissime esplorazioni alla ricerca di chissà quale antico artefatto. Questo settimo (!) episodio ha il non facile compito di riportare la serie allo splendore di un tempo, che è letteralmente schizzato verso il basso assieme alla qualità del gioco dopo i prime due/tre titoli. Per fare ciò, Eidos ha optato per un drastico taglio, apportato sia all’aspetto dark che la serie aveva assunto con l’ultimo episodio uscito per Playstation 2, sia affidando lo sviluppo del gioco ai ragazzi della Crystal Dinamics.
Questo Tomb Raider Legend riesce nel compito solo in parte, proponendoci una quasi discreta avventura, ma non degna del pesante nome che porta e inferiore a quello che sarebbe potuto essere (o avrebbe dovuto essere).

Il lavoro dell’archeologa

La nostra sexy archeologa sarà nuovamente impegnata alla ricerca di strani e miracolosi manufatti, in un viaggio che ci porterà, come sempre, alla ricerca e all’esplorazione di luoghi incantati e dimenticati dall’uomo. In aggiunta, Lara scaverà nel suo doloroso passato familiare, collegato in qualche modo all’oggetto principale che stiamo cercando.
Il ritorno al passato di cui vi parlavamo sopra, si nota subito appena immersi nel gioco vero e proprio. Comandi semplici e immediati, un buon numero di movimenti a nostra disposizione e tanto da scalare! La nostra Lara corre, salta e si arrampica con una facilità disarmante, grazie ai pochi tasti utilizzati e alla semplificazione che gli stessi hanno subito.

[img alt='Il fido rampino di Lara']/immagini/Giochi/category1200/picture7839.aspx[/img]

La "grossa" novità è rappresentata da una specie di rampino, che ci permetterà sia di attraversare zone altrimenti impossibili da superare aggrappandoci a sporgenze predeterminate, sia di attaccarci e particolari oggetti e trascinarli o usarli per risolvere enigmi o liberare il passaggio. Come avrete intuito, questa variazione non influisce granchè sulle nostre opportunità di gioco, questo perché l’utilizzo di tale arnese è limitato a poche zone (per altro facilmente individuabili grazie al bagliore che emanano), tutte precalcolate, dove il giocatore deve solo seguire ciò che gli sviluppatori avevano in mente. Infine, per mantenere la nostra eroina al passo con la tecnologia moderna, Lara è stata dotata di un palmare che racchiude informazioni di vario genere e di un binocolo/scanner, utile a rilevare zone e oggetti essenziali per risolvere le varie situazioni proposte. Altre novità "inferiori" sono rappresentate dalle sezioni in moto (di cui vi parleremo a breve) e dall’inserimento dei "quick time events"; chi ha giocato Shenmue sa già di cosa stiamo parlando: durante alcuni filmati animati, dovremo essere rapidi e precisi premendo in sequenza il giusto pulsante sul pad che ci viene richiesto; l’eventuale errore può portare direttamente alla morte! Questa scelta contribuisce felicemente a variare l’azione e a renderla a volte un po’ più avvincente, anche se la trovata pecca di mancanza di originalità.

[img alt='La nostra archeologa si accinge a mettersi in sella, in vestito da sera, a una potente moto']/immagini/Giochi/category1200/picture9758.aspx[/img]

Le sezioni in moto consistono nel guidare Lara attraverso delle zone piene di classici pericoli quali massi e muri e sopravvivere ai numerosi nemici che ci inseguiranno. Guidare e contemporaneamente sparare è un diversivo non molto riuscito, giacchè, anche qui, la semplificazione dei comandi e dei controlli appare eccessiva e infine la realizzazione di questi livelli è un po’ sottotono.
Purtroppo, anche il cuore della nostra avventura, quello a base di esplorazione, sparatorie ed enigmi non è capace di donare al giocatore particolari emozioni e quel fascino che un tempo il gioco aveva. L’esplorazione, in quasi tutti i livelli, è praticamente assente, forzando il giocatore su un andamento troppo lineare e nemmeno gli enigmi (relativamente semplici) convincono appieno: anch’essi si possono risolvere unicamente in un modo. Le sparatorie, grazie ai proiettili infiniti, al "lock" automatico sul nemico e alla non eccezionale intelligenza artificiale di quest’ultimi, non costituiranno mai un reale pericolo per la vostra incolumità fisica e solo l’aumento del livello di difficoltà del gioco può migliorare un può quest’ultimo aspetto. A favore ci sono alcuni boss finali che non richiedono soltanto la semplice pressione del tasto "fuoco", ma spesso un piccolo intervento del vostro ingegno. Per portare a termine l’avventura principale vi occorreranno circa dieci ore, una media un po’ bassa, anche se comunque Tomb Raider Legend si lascia piacevolmente giocare e il tempo trascorrerà anche in fretta. Forse in pochi lo rigiocheranno (magari per trovare tutti i tesori nascosti e sbloccare così i vari contenuti extra), ma la modalità a tempo dei livelli ci permetterà di godere dell’immediatezza dei controlli e inoltre ci consentirà di sbloccare gli altri obiettivi utili al proprio punteggio personale. Il multiplayer, come avrete immaginato, è del tutto assente.
In definitiva, sembra che gli sviluppatori abbiano pensato ad avvicinare il gioco a un pubblico più ampio possibile, semplificando forse troppo il gameplay e dimenticandosi quindi di tutti i giocatori smaliziati che da anni seguono la serie e i videogiochi in generale. L’avventura riesce ad alternare momenti di soddisfazioni ad altri un po’ meno riusciti e questo anche sotto l’aspetto tecnico.

Le curve di Lara

[img alt='Non c'è che dire... Lara è bella come non mai']/immagini/Giochi/category1200/picture9106.aspx[/img]

L’aspetto tecnico del titolo colpisce per la qualità di alcuni scenari, più scenografica che per qualità di texture o freddi poligoni, il che non è necessariamente un male, anzi! Ottima soprattuto la varietà degli ambienti, in giro per il mondo non vi annoierete a osservare una diversificazione netta e totale degli stessi, passando da metropoli cittadine a foreste pluviali, da zone desertiche a catene montuose. Il modello poligonale di Lara è davvero buono così come le sue animazioni. Al contrario, molti dei nemici sono solamente discreti.
Nonostante il motore grafico, però, non sembri gestire una mole enorme di lavoro, non riusciamo proprio a capire perché perda fluidità in continuazione, soprattutto quando si ruota la libera telecamera con lo stick destro. Gli effetti sonori e le musiche che ci accompagneranno nelle nostre gesta sono senza infamia e senza lode, un po’ come tutto il gioco…

Nuova caduta o nuovo inizio?

XboxWay è rimasto un po’ perplesso da quest’ultimo episodio di Lara… e lo diciamo davvero a malincuore. I fasti di un tempo sono lontani, ma anche valutando il gioco per quello che realmente è, evitando confronti con il passato e con ciò che sarebbe dovuto essere, il risultato non è buono. Il gameplay non convince appieno, tutto troppo semplice, a volte scontato, la linearità dell’azione soffoca l’inesistente esplorazione, confiscando il gioco su un binario da cui è impossibile muoversi. Le sezioni in moto soffrono un po’ degli stessi difetti sopra menzionati e la longevità è solamente sufficiente. Buono l’aspetto tecnico generale, l’immediatezza dei controlli e il fascino generale che alcune sezioni e alcuni scenari sanno donare. Però l’amaro in bocca rimane, speriamo sia l’inizio di un lento risorgere…

La Pagella

Presentazione: 7
Menù molto semplici, discreta presentazione, alcuni filmati sono davvero bruttini.

Gameplay: 5
Il lato dolente, proprio non convince, troppo semplicistico, lineare, un po’ ripetitivo e le novità non incidono e non convincono.

Grafica: 8
Alcuni scenari davvero suggestivi, buono il modello di Lara, ma non è next-gen per tutto il resto… e poi, perché rallenta?

Sonoro: 6
Musiche ed effetti fanno solo il loro lavoro. Dialoghi completamente doppiati in italiano.

Longevità: 6
Poche ore per terminarlo, l’impegno richiesto non sarà elevato e difficilmente lo rigiocherete.

Multiplayer Factor: s.v.
Assente, ma sarebbe servito a qualcosa?

Voto complessivo: 6

Pochi pregi, tanti difetti, ci saremmo aspettati molto di più da un ritorno del genere. L’acquisto è consigliato solo ai fan sfegatati di Lara e a chi è in cerca di un’avventura tranquilla e modesta, da giocare senza troppi problemi.

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