La mia prima, traumatica ora con Ninja Gaiden 3

di Sergio Giannone • 2 aprile 2012 • Anteprima • Commenti (3) • 2124

Sono di ritorno da una sessione di gioco a Ninja Gaiden 3. La prima in assoluto, un’ora netta. Ahimè, nei giorni scorsi avevo letto pareri non troppo lusinghieri sul gioco, di conseguenza avevo qualche pregiudizio. Sono convinto di una cosa, però: il mio giudizio (chiaramente parziale) non è frutto di quei pre-giudizi. Sono appassionato di Ninja Gaiden almeno quanto ogni utente Xbox di vecchia data, quale sono. È chiaro che se mi proponi un nuovo Ninja Gaiden sono curioso di provarlo, a prescindere dai (pre)giudizi. Per cui l’ho fatto. Ma è stato un trauma.

Prima ora di gioco, primo livello. Londra. Bene, si inizia con una sequenza in cui Ryu toglie la maschera (toglie la maschera!) entro i primi cinque secondi. Praticamente: ecco come distruggere un mito, in cinque secondi. Poi i QTE à la Ninja Blade. Praticamente: ecco come copiare da un gioco che ti aveva copiato, e anche male. Team Ninja, c’è qualcosa che mi sfugge. Ma ingoio il rospo e vado avanti. Mi lancio dalla torre in stile Assassin’s Creed, salto su un nemico al volo, gli altri mi circondano, inizio a premere X ad libitum finché a schermo non ne compare una: è una specie di QTE (ancora una volta: Ninja Blade; che fine hanno fatto le combo?), l’ho superato con successo senza neanche rendermene conto. Voglio dire, premevo X già da dieci minuti, se mi chiedi di premere X mentre premo X… la premo, quella dannata X. No? Insomma, si va avanti a colpi di X, ogni tanto di Y, poi finalmente posso sfoggiare la magia nimpo: un dragone che uccide tutti (o almeno sembra) in una sequenza filmata inspiegabilmente, incredibilmente, schifosamente caotica.

Una falsa scelta morale a fine scontro (un soldato supplica di non essere ucciso, ma devi farlo se vuoi procedere), un boss di fine livello con cui giocare a rincorrersi in giardino (davvero, se corri ti rincorre e non ti becca mai, mai!), una serie e relativo fan distrutti in una misera, pregiudizievole, dimenticabile ora di gioco.

Now Playing. Quello espresso è un giudizio limitato alla prima sessione di gioco e non rappresenta l’opinione completa di XboxWay, che sarà pubblicata in un secondo momento.

A proposito di Sergio Giannone

È il fondatore di XboxWay, ma ha lavorato anche per tante riviste del settore, come GameRepublic, X360 e PlayStation Magazine Ufficiale. Adesso scrive per WIRED Italia. Seguilo su Twitter, Facebook o Google+.

Minosound

Insomma sono passati da un eccesso all’altro…prima impossibile oggi facilissimo? e pensare che è l’unico TITOLO che amo e che non ho potuto giocare per l’ESTREMA difficoltà…io 4 pad ho comprato…e tutti dopo aver tentato di RIgiocare alla PS3 i SIGMA e il 2 su XBOX360…
Filippo Tozzi

Condivido ogni singola parola. Addirittura Ryu senza maschera è sul retro della copertina…
Potevano giocarsela molto meglio quella carta, quella della sua identità.
Simonevisigalli

Pesante…e pensare a quanto erano difficili i vecchi ninja gaiden…questa storia dei QTE sta invadendo troppo, togliendo tanto gameplay per riempirlo con filmati e azioni istantanee pressoché inutili.
Un chiaro esempio, forse anche esagerato è Dragon Ball Ultimate Tenkaichi, che ha letteralmente rimpiazzato tutto quello che riguardava la libertà di movimento e decisioni,soffocandolo a non finire di QTE e beccandosi, come era ovvio, un votaccio oltre a parecchie lamentele…
Se ogni volta, 8 giochi su 10 che portano avanti le edizioni precedenti finiscono sempre col peggiorare di passo in passo creando discussioni o malcontenti, allora c’è davvero da preoccuparsi per i titoli hot che dovranno uscire quest’anno…